Iren, Torino paghi i suoi debiti Pubblicato Lunedì 21 Novembre 2011, ore 19,53
Il Consiglio comunale di Reggio Emilia approva una mozione che impegna la giunta a sollecitare il capoluogo piemontese a saldare l'esposizione di 223 milioni verso la società energetica SINDACI CONTRO Delrio e Fassino
Reggio Emilia contro Torino, Graziano Delrio contro Piero Fassino. Al centro della querelle l'ingente debito del capoluogo piemontese nei confronti di Iren, l'azienda elettrica in cui in seguito alla fusione mediante incorporazione tra Iride ed Enia, siedono amministratori delle due città. Il consiglio Comunale di Reggio ha infatti approvato una mozione che impegna la giunta a «delegare i propri rappresentanti nel cda di Iren perché richiedano un approfondimento del piano di rientro del Comune di Torino dal debito sulle utenze relative all'illuminazione pubblica, integrandolo con adeguate previsioni di investimento sul risparmio energetico capaci di abbassare il rischio di insolvibilità nel medio e lungo termine».
Palazzo Civico risulta ad oggi avere una esposizione di 223 milioni, consistente in addebiti non corrisposti per il servizio di illuminazione pubblica alla societa Iride Servizi, ora facente capo ad Iren spa. Il Comune di Torino ha elaborato un piano di rientro dai debiti, ma di recente i consiglieri emiliani del consiglio di amministrazione di Iren sono stati costretti a sollecitare l'espletamento di tale piano, dato che il debito rappresenta una seria esposizione a fronte di un fatturato della conglomerata stimabile in 2,5 miliardi di euro circa all'anno.
La mozione impegna la giunta «a riferire in apposita commissione su quali garanzie normative generali sussistono. e che esulano dai patti stipulati in ordine alla fusione Enia Iride, in merito alla capacita del Comune di Torino o di altro socio pubblico di continuare a detenere le azioni della societa Iren». Torino, che compartecipa la società Iride Iren, risulta essere il Comune più indebitato d'Italia in rapporto alla popolazione, su ogni cittadino pesa un carico di 5781 euro (dati 2009, Politecnico di Milano).
Nell'ambito del dibattito odierno svoltosi in sala Tricolore l'assessore emiliano ai Progetti speciali Mimmo Spadoni ha precisato che «innanzitutto il debito del Comune di Torino è di 223 milioni e non di 300. Il Comune ha già inoltre attivato un piano di rientro di tale debito e ha già versato 50 milioni di euro a Iren. Tale debito – ha aggiunto – non ha in ogni caso ricadute sui cittadini delle altre amministrazioni socie di Iren. Si tratta infatti di una partita tra il Comune di Torino e Iren che non prevede la ripartizione degli oneri finanziari su altri soggetti. Tale debito non ha inoltre subito declassamenti ed è considerato sicuro. E grazie agli investimenti realizzati il Comune di Torino nel corso dell'ultimo anno ha già realizzato un risparmio di 11 milioni di euro».
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