Torino: un nuovo bene restituito alla cittadinanza
L'Associazione Aliseo e Libera Piemonte, alla presenza della dott.ssa Daniela Mosca del Comune di Torino, hanno inaugurato sabato pomeriggio la nuova gestione di un immobile confiscato a Placido Barresi, esponente di spicco della cosca 'ndranghetista dei Belfiore.
L'appartamento, sito nel centro di Torino, in via santa Giulia, è di circa 90 mq, e fu sequestrato nel lontano 1996, confiscato nel 1999, destinato al Comune di Torino nel 2004 e definitivamente liberato nel 2008, quando fu assegnato all'Associazione Aliseo, che si occupa di prevenzione e cura dell'alcolismo. Solo oggi, tuttavia, al termine dei lavori di ristrutturazione, si può dare ufficialmente avvio alle attività sociali e culturali previste.
"Un lungo iter, dovuto a molte complicazioni: in primo luogo lo stato di inagibilità dell'immobile, e in secondo luogo la persistente presenza dei familiari del Barresi. Lo sgombero è avvenuto solo grazie all'intervento di un avvocato", ha spiegato la dott.ssa Mosca, responsabile della Direzione Patrimonio del Comune di Torino. "Libera ha avuto un ruolo importante, come interlocutore al tavolo istituzionale e come mediatore nella ricerca di un valido progetto da proporre per il riutilizzo dello stesso bene".
L'immobile sarà utilizzato prevalentemente per il reinserimento di persone già fuoriuscite dalla dipendenza, che sono attualmente in fase di riabilitazione. Il motivo lo ha ben espresso Beatrice Scolfaro, presidente dell'Associazione Aliseo: "Chi ha avuto problemi di questo tipo spesso fatica a ricreare intorno a sè una rete di relazioni, e a trovare uno spazio in cui sentirsi accolto. Avvieremo dunque in questo luogo nuovi progetti, per rimediare a queste solitudini, prestando particolare attenzione alle donne. Pensiamo inoltre di formare un gruppo di giovani studenti a cui affidare la cura del sito internet dell'associazione".
Per Libera Piemonte è intervenuta la referente regionale Maria Josè Fava, "Ancora una volta il maltolto è stato restituito alla collettività", afferma. "E' importante, oggi più che mai, prendersi cura dei beni confiscati". A tal proposito ha citato l'episodio di Borgo Sabotino (LT), dove due settimane fa alcuni esponenti della camorra hanno danneggiato pesantemente, per l'ennesima volta, l'area ristrutturata e gestita dalle associazioni del territorio.
La rete di Libera è stata ancora una volta veicolo per la valorizzazione delle sinergie. "Grazie a Libera l'Associazione Aliseo ha potuto ampliare le proprie possibilità. La rete delle associazioni non può che essere considerata una ricchezza", ha concluso Beatrice Scolfaro.
Per contatti: aliseo@gruppoabele.org
Guarda il TG3 Regione del 5/11/2011 (dal minuto 17)
La Repubblica – Torino del 5/11/2011 : Un centro per alcolisti nell'alloggio confiscato alla mafia di A. Giambartolomei
La Stampa – Torino del 5/11/2011 : L'alloggio confiscato aiuta le vittime dell'alcol di A. Ciattaglia
2 commenti:
che "m...." di amministratori tutti minoranze comprese non fanno nulla contro le mafie con la scusa che non sono giudici...ma non fanno nulla neanche ove vi sono state sentenza e confische dei beni e dico CONFISCHE e non sequestri...!!! c'è bisogno del commissario prefettizio questi "m....-c...." non fanno nulla solo i loro interessi...e forse non si muovono x' "COINVOLTI"?...pure loro in qualche "C...-P..."...andate a casa vergognatevi...
HA RAGIONE IL SIG ANONIMO CHE SI DEFINISCE "MERDE" QUESTI AMMINISTRATORI MAGG. E MINOR. SONO UGUALI;NON VEDONO, NON SENTONO, NON PARLANO COME LE TRE FAMOSE SCIMMIETTE...AI SIGNORI MANCA L'ONESTA' INTELLETTUALE ED IL SENSO CIVICO DELLA COMUNITA' SI COMPORTANO IN UN MODO CHE A DEFINIRE PENOSO E VERGOGNOSO E' FARGLI UN FAVORE...VERGOGNATEVI...VERGOGNATEVI...
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