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lunedì 14 novembre 2011

DON CAMILLO E PEPPONE ...CHE RAZZA DI ITALIANI

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Cari amici, vi segnalo la tavola rotonda dal titolo DON CAMILLO E PEPPONE ...CHE RAZZA DI ITALIANI organizzata per venerdi 18 novembre (ore 20.45) dall’associazione Zero45 in collaborazione con i Circoli Liberal di Verona. Relatori saranno MARCO CHINAGLIA (storico e cultore di Giovannino Guareschi) e GIAMPAOLO BESCHIN (Consigliere Comunale a Verona, che poi sono io).

Vari gli ospiti che hanno già confermato la loro presenza, tra cui l’on. FERDINANDO ADORNATO (direttore del quotidiano Liberal), Riccardo Maraia (coordinatore provinciale dei Circoli Liberal), Igor Fracaro (Presidente Iciss), i Consiglieri di Circoscrizione Luciano Zampieri, Ernesto Paiola e Andrea Pernigotti, Aldo Mininno (Presidente Collegio Sindacale di Amia Verona), Marco Bovo, Mildred Camarra, Sergio Schena e vari altri. Al termine dell’incontro, che si svolgerà a partire dalle 20.45 presso la restaurata SALA DA LISCA (a Verona in via Interrato dell’Acquamorta 54) è previsto un rinfresco a buffet con degustazione di vini e prodotti tipici veronesi.

DON CAMILLO E PEPPONE ...CHE RAZZA DI ITALIANI ovvero “quando il bene comune prevale sulla politica urlata" è il tentativo, partendo dai personaggi creati dalla penna di Giovannino Guareschi (1908/1968) alla fine degli anni quaranta e resi immortali dalle interpretazioni cinematografiche di Cervi e Fernandel, di riflettere sulla condizione della nostra politica nel quadro tormentato e spesso contraddittorio della Seconda Repubblica. Come recuperare il vero senso di “bene comune”, come indicato anche nella recente enciclica papale, di fronte ad un populismo montante che parlando “alla pancia" cerca di soddisfare solamente gli istinti della gente innescando meccanismi pericolosi? “Bene comune” versus “politica urlata” significa rilanciare una politica seria, per le esigenze della gente, in reale contatto col territorio, non con gli slogan. Per fare questo occorre anche una classe politica nuova, che trovi nella formazione e nella scelta partecipata la sua linfa vitale. In un'Italia sempre più frastornata, anche il messaggio che viene dalla Bassa emiliana degli anni quaranta e cinquanta, non dissimile nei tratti dal cattolico Veneto bianco, può essere di sprone per un domani migliore, dove i valori, laici e cristiani allo stesso tempo, di umanità, tolleranza, dignità, siano di aiuto per tutti noi. Tutto questo con un linguaggio semplice, umile, universale e soprattutto, di riconoscimento delle ragioni dell'altro, prima di tutto persona: una lezione utile anche per il nostro domani in questo quadro asfittico spesso dominato dalla bagarre e dalla contrapposizione fine a sé stessa.

martedi 6 dicembre tornano le cene della rassegna enogastronomica A CENA CON GLI SCALIGERI organizzata dalla Pro Loco di Verona e giunta alla quinta edizione. Appuntamento al ristorante LE CANTINE DE L'ARENA (in piazza Brà) per un menu degustazione che prevede Fagottino con funghi e formaggi di malga; Gnocchi di patate con pomodoro e basilico; Pezze della Nonna radicchio e pancetta; Pastissada de musso con polenta; Pandoro artigianale con crema di zabaione e degustazione vini dell’azienda agricola Costadoro (Bardolino). Il prezzo è di 35,00 euro a persona incluso acqua, vini, grappa e caffè. Posti limitati e PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA, contattando il ristorante allo 045.8032849

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