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mercoledì 25 giugno 2008

Lo scandalo ASA e la Qualità dell'acqua nel tuo comune




Qualità dell'acqua nel tuo comune
http://www.smatorino.it/monitoraggiopageNum_analisi=11&totalRows_analisi=308
SMAT mette a disposizione dell'utenza i dati di rilevamento ai punti di prelievo delle acque potabili. E' possibile visualizzare la tabella aggiornata con i dati relativi a comuni serviti e punti di prelievo.Qui di seguito trovate il glossario dei termini utilizzati nella tabella dei dati di rilevamento:
IONI AMMONIO NH4+ E NITRITO NO2-:
Quando presenti, possono essere considerati sintomo di inquinamento recente a carico dell'acqua, essendo specie chimiche che si generano dalla decomposizione del materiale proteico che deriva dagli organismi viventi.L'ammoniaca può anche essere naturalmente presente in acque venute a contatto con residui di depositi marini profondi.Limiti di legge previsti dal D.Lgs. 31/2001:Ammonio: è inserito tra i parametri indicatori, con un valore massimo di 0,50 milligrammi/litroNitrito: 0,50 milligrammi/litro
CONCENTRAZIONE DEGLI IONI IDROGENO (PH)
E' la misura della quantità di ioni idrogeno presenti nell'acqua, e ne fornisce di conseguenza l'indicazione sull'acidità o la basicità.Poiché i processi naturali in soluzione si svolgono generalmente a valori di pH compresi tra 6 e 9, il parametro evidenzia un eventuale stato di alterazione dell'acqua esaminata.Limiti di legge previsti dal D.Lgs. 31/2001: è inserito tra i parametri indicatori, con un valore compreso tra 6,5 e 9,5.
RESIDUO FISSO
Il residuo fisso è una misura dei sali disciolti nelle acque e deriva principalmente dalla presenza degli ioni sodio, potassio, calcio, magnesio, cloruro, solfato e bicarbonato.Le specie che contribuiscono al residuo fisso sono prevalentemente di origine naturale, ma possono derivare anche da attività umane presenti sul territorio.Studi eseguiti con gruppi di assaggiatori hanno evidenziato che valori elevati di residuo fisso, maggiori di 1000 milligrammi/litro (mg/l), possono rendere l'acqua sgradevole o addirittura inaccettabile al gusto, così come valori estremamente bassi danno la sensazione di un'acqua piatta, insipida.Il residuo fisso è uno dei parametri più utilizzati per il confronto delle acque di rubinetto con le acque imbottigliate.Le acque possono essere classificate in base al residuo fisso come segue:- Minimamente mineralizzate: fino a 50 mg/l- Oligominerali o leggermente mineralizzate: fino a 500 mg/l- Mediamente mineralizzate: fra 500 e 1500 mg/l- Ricche di sali: oltre 1500 mg/lLimiti di legge previsti dal D.Lgs. 31/2001: è inserito tra i parametri indicatori, con un valore massimo consigliato di 1500 mg/l
DUREZZA TOTALE
E' una caratteristica naturale dell'acqua, che deriva sostanzialmente dalla presenza in soluzione di ioni calcio Ca++ e magnesio Mg++; è infatti definita come la concentrazione totale di calcio e magnesio, ed è espressa in milligrammi di carbonato di calcio CaCO3 presenti in un litro d'acqua.L'unità di misura più utilizzata è il Grado Francese (°F), che corrisponde a 10 milligrammi/litro di CaCO3.Un'altra unità di misura piuttosto diffusa è il Grado Tedesco (°D), legato al grado francese dalla seguente relazione:1 grado tedesco = 1 grado francese x 0,56Esistono diversi modi di classificare la durezza delle acque, spesso non coincidenti; la scala seguente può servire come orientamento:- Acque leggere o dolci: durezza inferiore a 15°F- Acque mediamente dure: durezza compresa tra 15 e 30°F- Acque dure: durezza superiore a 30°FLimiti di legge previsti dal D.Lgs. 31/2001: è inserito tra i parametri indicatori, con un valore consigliato da 15 a 50°F
IONE FLUORURO
Lo ione fluoruro si può trovare in natura come costituente di rocce e terreni in combinazione con altri elementi, ma può derivare anche da attività industriali presenti sul territorio.E' un elemento importante per l'organismo umano, essendo correlato con lo sviluppo dei denti e dello scheletro.L'assunzione di quantitativi eccessivi di fluoruro attraverso l'acqua o gli alimenti può portare all'insorgere di una malattia a danno dei denti, denominata fluorosi.Limiti di legge previsti dal D.Lgs. 31/2001: 1,50 milligrammi/litro
IONE CLORURO
Lo ione cloruro è ampiamente distribuito in natura sotto forma di sali di sodio (NaCl), di potassio (KCl) e di calcio (CaCl2).La soglia di percezione organolettica (sapore salato) dei cloruri di sodio e di calcio nelle acque potabili è intorno a 200 – 300 milligrammi/litro.Limiti di legge previsti dal D.Lgs. 31/2001: è inserito tra i parametri indicatori, con un valore massimo di 250 milligrammi/litro
IONE NITRATO
I nitrati sono presenti naturalmente nell'ambiente facendo parte del ciclo di decomposizione delle sostanze azotate.Inoltre, apporti di nitrati nelle acque di falda possono derivare principalmente dall'utilizzo di fertilizzanti contenenti azoto inorganico o da scarichi contenenti azoto di origine organica.Limiti di legge previsti dal D.Lgs. 31/2001: 50 milligrammi/litro
NICHEL
Naturalmente presente nelle acque che attraversano sottosuoli con particolare composizione mineralogica, il nichel può anche derivare dalle attività antropiche sul territorio, essendo utilizzato principalmente nella produzione di acciai e leghe al nichel.Normalmente l'acqua fornisce un contributo poco rilevante all'apporto quotidiano di nichel, la cui principale fonte è costituita dai cibi.Limiti di legge previsti dal D.Lgs. 31/2001: 20 microgrammi/litro


CHI DOVREBBE CONTROLLARE CHI CONTROLLA LE ACQUE ?

L' ATO.(Ambiti Territoriali Ottimali )


E CHI SAREBBE?
La legge n. 36 del 5 gennaio 1994 (conosciuta come L. Galli) ha definito la riorganizzazione dei servizi idrici sulla base di Ambiti Territoriali Ottimali (ATO). Il nuovo schema delinea una netta distinzione di ruoli fra l'Autorità d'ambito ed il Gestore, attribuendo alla prima funzioni di governo e di controllo, al secondo il compito di organizzare il Servizio Idrico Integrato, secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità.Per "Servizio Idrico Integrato", si intende l'insieme dei servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue.Alle Regioni la legge Galli ha, tra il resto, attribuito il compito di individuare gli ATO. La Regione Piemonte con la Legge Regionale del 20 gennaio 1997 n.13, ha individuato sei ATO, così indicati
ambito 1: Verbano, Cusio, Ossola, Pianura Novarese;
ambito 2: Biellese, Vercellese, Casalese;
ambito 3: Torinese;
ambito 4: Cuneese;
ambito 5: Astigiano, Monferrato;
ambito 6: Alessandrino.
L'ATO/3 è distribuito su un territorio piuttosto ampio, interamente situato in Provincia di Torino ed è costituito da 306 Comuni raggruppati in 13 Comunità Montane e 13 Aree Territoriali Omogenee.
Al fine di svolgere in modo coordinato le funzioni per l'organizzazione del Servizio Idrico Integrato, i Comuni appartenenti all'ATO/3 "Torinese" hanno stipulato apposita Convenzione, in base alla quale è stata costituita una Conferenza dei rappresentanti degli Enti Locali che riunisce i Sindaci dei Comuni non appartenenti a Comunità Montane (riuniti in Aree Omogenee di Pianura), e i Presidenti delle Comunità Montane.
La prima conferenza dell'ATO/3 "Torinese" si è tenuta nel mese di giugno del 2000: durante la seduta è stato eletto quale proprio Presidente, il Presidente della Provincia di Torino, Prof.ssa Mercedes Bresso.
Le finalità e funzioni dell'Autorità d'ambito, in conformità con gli atti istitutivi, consistono in:
specificazione della domanda di servizio e in generale, del livello qualitativo globale del Servizio Idrico Integrato da garantirsi agli utenti;
adozione del programma di attuazione delle infrastrutture e di acquisizione delle altre dotazioni necessarie per l'erogazione del Servizio Idrico Integrato;
determinazione dei livelli di imposizione tariffaria, finalizzazione e destinazione dei proventi tariffari e definizione del piano finanziario relativo al programma di cui al punto precedente;
definizione del modello organizzativo e individuazione delle modalità di produzione del Servizio Idrico Integrato;
compimento degli atti di affidamento della gestione del servizio;
controllo operativo, tecnico e gestionale sull'erogazione del servizio;
proposta d'individuazione delle aree di riserva idropotabile e delle aree di ricarica delle falde al fine della riorganizzazione delle fonti di approvvigionamento


E chi e' tra i Controllori della conferenza?


Composizione Autorità d'ambito n. 3 "Torinese"
COMPONENTI E QUOTE DI PARTECIPAZIONE

PRESIDENTE Dott. Antonio Saitta Presidente della Provincia di Torino
Assessore DelegatoDott. Dorino PirasAssessore alle Risorse Idriche e Atmosferiche.
Provincia di Torino — 25%
CONFERENZA DEI RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI LOCALI AREE OMOGENEE COMUNITA' MONTANE
A.O. 1 (Ivrea) — 2.69%Alessio Renato - Consigliere Delegato del Comune di Banchette C.M. Val Pellice — 2.03%Bertalot Claudio - Presidente
A.O. 2 (Rivarolo C.se) — 2.61%Ferraris Francesco - Assessore Delegato del Comune di San Giusto C.se
C.M. Val Chisone e Germanasca — 3.45%Coucourde Andrea -
PresidenteA.O. 3 (Chivasso) — 1.82%Martin Maurizio - Assessore Delegato del Comune di Rondissone C.M. Pinerolese e Pedemontano — 1.98%Mauro Mario - PresidenteA.O. 4 (Settimo T.se) — 2.74%Corgiat Loia Aldo - Sindaco del Comune di Settimo T.seC.M. Val Sangone — 1.40%Turello Giovanni - PresidenteA.O. 5 (Cirie') — 1.70%Brizio Francesco - Sindaco del Comune di CirièC.M. Bassa Valle Susa e Cenischia — 3.65%Vair Giorgio - Assessore DelegatoA.O. 6 (Venaria) — 2.16%Barrea Vincenzo - Sindaco del Comune di Borgaro C.M. Alta Valle Susa — 3.93%Castellano Michelangelo - Assessore DelegatoA.O. 7 (Torino) — 15.68%Mangone Domenico - Assessore all'ambiente del Comune di Torino C.M. Val Ceronda e Casternone — 0.77%Bergero Ausilio - Assessore DelegatoA.O. 8 (Chieri) — 2.59%Corinto Carlo - Sindaco del Comune di Baldissero TorineseC.M. Valli di Lanzo — 4.31%Bona Stefano - Assessore Delegato A.O. 9 (Carmagnola) — 3.03%Surra Gian Luigi - Sindaco del Comune di CarmagnolaC.M. Alto Canavese — 1.06%Arcesto Walter - PresidenteA.O. 10 (Moncalieri) — 3.42%Ferrero Angelo - Sindaco del Comune di MoncalieriC.M. Valli Orco e Soana — 3.59%Crosasso Danilo - PresidenteA.O. 11 (None) — 2.65%Beltramino Attilio - Sindaco del Comune di VolveraC.M. Valle Sacra — 0.69%Mazza Pasquale - Vice-Presidente A.O. 12 (Orbassano) — 1.98%Neirotti Amalia - Sindaco del Comune di Rivalta C.M. Val Chiusella — 0.89%Clerico Secondino - Assessore DelegatoA. O. 13 (Rivoli) — 3.44%Ruzzola Paolo - Sindaco del Comune di Buttigliera AltaC.M. Dora Baltea Canavesana — 0.76%Roffino Giulio- Presidente
Ogni componente esprime nella Conferenza un voto di peso proporzionale alla quota di partecipazione.
DOMANDE
Semplici elucubrazioni mentali :
Da semplice cittadino mi pongo una serie di domande alle quali desiderei avere risposta.
Siamo sicuri che l'acqua esce dai nostri rubinetti e' bevibile e sicura? visto che la Smat avrebbe dovuto controllare le analisi effettuate dall'ASA poi risultate taroccate?
Perche' la Smat ne esce indenne da questa situzione?
Chi ci assicura che i dati forniti per la nostra acqua sangiustese siano veritieri?
Come possono succedere queste cose?
Se non controlla nulla a cosa serve l'ATO ?
E' un'altro modo per creare la duplicazione delle cariche , ma poi di fatto, non serve a nulla?
Perche' visto che il Vice Sindaco Sangiustese Ferraris fa parte anche di questo organismo, puo' bastare per la sicurezza , sapere che chi controlla e' cosi' vicino a noi? Oppure questa carica per contro potrebbe risultare una digrazia per noi Sangiustesi poiche' non permette una visione critica verso l'ATO stessa ,qualora si fosse in disaccordo?
Possiamo non pretendere qualche rassicurazione in piu'?
Dobbiamo proprio rivogerci a Guariniello per essere certi che l'acqua sia buona se ne' L'ATO ne la SMAT controllano chi dovrebbe controllare?
Scandaloso
D.O

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