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venerdì 13 giugno 2008

SULL'ICI IL COMUNE VI ASPETTA : la trasmissione dei pensieri

Visto che non ne vuol proprio sapere di fare 10 Manifesti da attaccare ai muri rendendo pubbliche queste possibili detrazioni. Chi beneficia dell'esenzione Ici decisa dal Governo Berlusconi? Da quest'anno non dovranno più pagare l'Ici i proprietari della casa adibita ad «abitazione principale». Fanno eccezione le abitazioni signorili (A/1 al Catasto), le ville (A/8) e i castelli (A/9): anche se questi immobili costituiscono l'«abitazione principale», i proprietari devono continuare a pagare l'Ici. Come si identifica l'«abitazione principale», sulla quale non si deve più pagare l'Ici? Si tratta della casa dove il contribuente ha la residenza anagrafica. Il contribuente può comunque provare che ha la dimora abituale in un immobile diverso da quello in cui ha la residenza anagrafica e ottenere il beneficio su quell'abitazione. Che cosa accade se i proprietari di una casa sono più di uno? L'esenzione spetta ai proprietari solo se per loro costituisce l'«abitazione principale». Quindi, per esempio, se una casa ha tre comproprietari ma solo per due di questi è l'«abitazione principale», il terzo deve continuare a pagare l'Ici calcolata in base alla propria quota di possesso. L'esenzione Ici vale anche per i box? Sì, i proprietari non dovranno più pagare l'imposta anche sulle pertinenze (come box, garage, cantine) dell'abitazione principale. Le pertinenze sono però esenti nei limiti (che possono investire numero e tipologie catastali) eventualmente stabiliti nei regolamenti comunali. Quali sono le abitazioni «assimilate» a quella principale per cui vale l'esenzione Ici? Si tratta degli immobili ai quali il Comune ha deciso di estendere i benefici previsti per le abitazioni principali, ai fini dell'aliquota agevolata o anche della detrazione. L'assimilazione deve però essere contenuta nel regolamento comunale, in vigore al 29 maggio scorso. Un caso tipico di assimilazione è quello dell'abitazione concessa in uso gratuito ai parenti. Se uno dei coniuge viene a mancare, è possibile beneficiare dell'esenzione anche sulla casa ereditata? In caso di decesso di uno dei coniugi, all'altro spetta il diritto di abitazione sulla casa che costituiva abitazione della famiglia. Finché il coniuge superstite continua a vivere nella casa ereditata, è lui l'unico soggetto passivo dell'imposta che, in base alla nuova esenzione, non dovrà pagare. Né dovranno versarla gli altri eredi, che si trovano in una situazione analoga a quella del nudo proprietario. Se un contribuente è proprietario di più case, può beneficiare più volte dell'esenzione Ici? Sì, è possibile. Può accadere, per esempio, al proprietario dell'abitazione principale che possiede anche altre case date in uso gratuito ai parenti, se il regolamento comunale ha assimilato queste ultime all'abitazione principale: il contribuente non dovrà pagare l'Ici su nessuna di queste case, anche se si trovano nello stesso Comune. Se i coniugi si separano, quello non assegnatario della casa coniugale deve pagare l'Ici? No, a meno che non possieda la propria casa di abitazione principale nello stesso Comune. Se invece è proprietario di una casa di abitazione principale in un altro Comune, non dovrà pagare l'Ici né sulla casa assegnata all'ex coniuge nè sulla propria abitazione principale. L'esenzione vale anche per le case possedute dai cittadini italiani che risiedono all'estero? No, questi immobili sono esclusi dal beneficio. Attenzione, anche in questo caso, al regolamento comunale: se li assimila all'abitazione principale, neanche su questi immobili si dovrà pagare l'Ici.

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