NON IL BUIO DELL'IGNORANZA!
Era una settimana che in classe non potevamo far niente. Per l’ennesimo giorno ci ritrovammo, i bambini ed io, nell’aula semibuia: erano rotte le uniche due lampadine al neon del soffitto, fuori, Venezia era, come spesso d'inverno, grigia e nebbiosa. Non ci si vedeva quasi neppure per camminare tra i banchi. La richiesta urgente al Comune perché cambiasse le lampadine, fatta tramite il direttore, non aveva avuto alcun esito.Dissi ai bambini di rivestirsi e prendere la cartella. Dopo mezz’ora eravamo in una sala d’attesa del comune, i bambini stesi a terra tra il via vai della gente, io in piedi: non troppo comodi.... ma cominciai a far lezione, mentre i bambini si ingegnavano a scrivere sui loro quadernoni.“Ma cosa fate? Non si può stare qui!” disse un vigile esterrefatto. “Eh, lo so – gli risposi - ma non so proprio come fare a far lezione al buio! Questo in fondo, come la scuola, è un locale pubblico di proprietà del Comune e quindi possiamo ben starci!”. Fu così che il giorno dopo trovammo l’aula finalmente debitamente illuminata!
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