10 lug 2012 Il Giornale Vittorio Feltri
IN RAI 700 TRUCCATORI E mentre gli eurocrati discutono del nulla, lo spread vola
L'azienda ha 10.190 dipendenti e un buco nel bilancio: quando si taglia?
Orientarsi è difficile, capire è impossibile: la Rai è l'emblema della sciatteria. Probabilmente non è una novità: da anni qualcuno definisce questa azienda un carrozzone sul quale trovano posto i raccomandati da chi detiene il potere politico. Il quale potere politico cambia spesso colore, e a ogni cambiamento che fa? Assume amici, parenti e affini. A forza di assumere, i dipendenti sono saliti a quota 10.190, a tempo pieno e indeterminato, vale a dire gente inamovibile. Nei secoli non si registra un solo licenziamento. Per riuscire a farsi cacciare dalla direzione, forse non è sufficiente commettere un omicidio nel palazzo antennuto e farsi beccare con la pistola fumante in mano. Chi entra in Rai ha il pane e il companatico, in vita fino alla pensione, che non è mai minima.
Ciò andrebbe bene se l'Italia fosse un Paese florido, senza un debito pubblico da record mondiale; e si potrebbe tollerare se il cosiddetto ex monopolio avesse i conti in regola. Nulla di tutto ciò. Lo Stato boccheggia, molti cittadini tirano la cinghia, versano tasse invereconde; e i bilanci di viale Mazzini sono moribondi almeno quanto il cavallo scolpito che tira le cuoia in giardino, davanti all'ingresso principale del bordello di cui stiamo scrivendo (con grave (...)
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