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2 commenti:
Signora Marco , non le è mai capitato di andare in giro per il paese quando era affetta da influenza "umana"? Anche lei nel suo piccolo ha contribuito a spargere virus.
La "messicana" pare non sia poi così certo provenga dai suini e comunque a S. Giusto in prossimità delle case ci sono MUCCHE non suini.
Sono pure mucche produttrici di latte e quindi sottoposte a rigorosi controlli sanitari come e più di tutti noi umani. Personalmente non ci trovo nulla di male se qualche volta "sfilano" in piazza . Sono animali simpatici che ci ricordano che viviamo in un paese ancora (purtroppo sempre meno) agricolo. Se lei abitasse in una casa lungo strade a grande traffico forse invece dell' odore di stallatico assaporerebbe i fumi cancerogeni della benzina e del gasolio con tanto di particelle di piombo , arsenico, cadmio e chi più ne ha più ne metta. Quindi si ritenga fortunata.......Ognuno ha i suoi vantaggi e svantaggi.....Ad ogni buon conto operiamo per fare in modo che la prossima Amministrazione sia anche più sensibile dell' attuale nel mediare tra le esigenze dei singoli cittadini e quelle derivanti dalle attività produttive senza esagerazioni e prese di posizione ,ma con un giusto equilibrio fra le parti
La saluto.
Franco
oh! finalmente qualcuno che parla chiaro, trasparente, onesto... le stalle "aziende inquinanti di primo grado" (sono pur in parte necessarie), ma non sono aziende termali ove si cerca e si trova il benessere e le cacche non sono fanghi curativi...ma fonte di miasmi, virus, batteri...e non si capisce perchè non si adottano sistemi e situazioni onde evitare disastri ambientali e di salute; ci si stupisce di quanto accade, e tanti sindaci forse sanno ma fingono ed ignorano per motivi politici ED ELETTORALI. ( l'agricoltura è una lobby...)Se si riuscisse a capire che si può fare agricoltura in modo diverso come descritto, rispettando leggi e regole, forse eviteremo questi disastri "EVVIA I PRINCIPI, NO AI CLIENTELISMI QUALUNQUE ESSI SIANO"
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