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venerdì 13 marzo 2009
[Fwd: Intervista a Casini - News da Castiglion Fiorentino e Valdarno]
Casini: «Sto al centro ma cerco un'alleanza con i riformisti»
di Susanna Turco
Per certi versi, e con tutte le difficoltà del caso, Pier Ferdinando Casini si trova al momento nel crocevia che coltiva da una vita. Di là, dicono che due terzi dei voti Udc arrivano dal centrodestra, e che quindi il suo leader tornerà da Berlusconi. E di qua, dicono invece che sta dragando voti all'area ex Margherita, e che prima o poi si alleerà con il Pd.
Vuole illuminarci sui suoi intendimenti?
Lei ha riassunto due versioni di comodo. Abbiamo stretto un patto coi nostri elettori, quello di restare al centro, e lì rimaniamo. Spiace per chi ha aspettative diverse.
Però ora state col pd Dellai a Trento, con Cappellacci in Sardegna, da soli per la. provincia di Cosenza.
Il territorio ha un suo protagonismo, non gli si può mettere la camicia di forza.
C'è chi dice che il vostro è un atteggiamento schizofrenico.
Schizofrenia è quella degli altri, che preferiscono in molti casi affidare il proprio futuro a persone che non hanno dimestichezza con
l’amministrazione: noi guardiamo il profilo delle candidature
Ma a chi sta parlando?
A chi ritiene che noi ci schieriamo di qua o di là per convenienza: ma chi si muove così, lo fa per prendere posti. Invece noi, i posti li abbiamo persi. Questa è la differenza tra l'Udc e i tanti trasformisti, oggi ben collocati nei partiti maggiori, che ci vogliono dar lezioni.
Si riferisce a Pionati?
No, guardi: francamente mi riferisco a tutti salvo che a lui.
Dice che lei vuol fare il Prodi della situazione. Vuole?
Pionati esiste in quanto insulta me. Contento lui, contenti tutti.
La Russa dice che l'Udc non può fare la politica dei due forni. Lei esclude appoggio organico al Pdl?
Ma certo che sì. La Russa continua a spiegarci come dovremmo far politica, continua a parlarci come se fossimo organicamente schierati nella Pdl. Forse si è distratto.
Forse è dispiaciuto...
Ritiene che ciò che è successo sia un incidente, invece è figlio di un'idea diversa del futuro dell’Italia.
A proposito di futuro, cosa le sembra del Pdl che va per acclamazioni e spartizioni percentuali?
È totalmente coerente: farà un congresso a sua immagine. Non vedo che
bisogno ci sia di fare uno scrutinio segreto per Berlusconi: il Pdl è lui, nel bene e nel male.
E cosa c'è di bene, nel Pdl?
Quel che rispetto sono i voti che prende. In politica il popolo ha sempre ragione, e ha votato il Pdl.
La nuova fase di governo Berlusconi, tutta decreti e fiducie?
Del tutto coerente con la sua idea di politica. Per il Cavaliere esiste il popolo e il leader, tutto il resto è un impiccio. Per me esiste la rappresentanza politica, ed è il motivo per cui mi batto per le preferenze. D'altronde, un Parlamento che si fa sistematicamente bypassare dal Governo è un posto i cui membri non sono consci del loro ruolo, Non è un caso che siano figli di quel tipo di selezione.
E il ruolo, anche critico, di Fini?
Si rende conto della situazione e ha un disagio oggettivo, dovuto al fatto che è presidente della Camera: cerca di rispondere a tutto questo.
Anche An coltiva questo disagio?
Mi pare chiaro che An si sia accovacciata, che abbia fatto la sua scelta.
Il fatto che Franceschini, ex dc come lei, sia diventato segretario del Pd non le suscita un po' d'invidia?
Ho tanti difetti, l’invidia no.
Non le è venuto in mente che magari anche lei poteva diventare segretario del Pdl, se ci fosse entrato?
Non lo so, ma a quelle condizioni non mi sarebbe interessato. Il problema in politica non è avere una carica anche a costo di perderci l'anima, ma fare ciò di cui si è convinti.
Il Pd dell’ex dc Franceschini può togliere spazio all'Udc o è un potenziale alleato più di prima?
Ritengo questo nominalismo una polpetta avvelenata della politica Il problema del Pd non è la provenienza del segretario di oggi come non
lo era di quello di ieri. E qui apro una parentesi su Veltroni.
Prego.
Con Veltroni mi sembra si sia peccato di ingenerosità, perché tutti sappiamo che senza di lui il Pd avrebbe preso almeno 5-6 punti in meno alle politiche. Ma al di là di questo, il punto del Pd sono le politiche che fa.
In che senso?
In periferia il Pd fa alleanze quasi sistematiche col Prc, dopo aver chiuso con quel partito a livello nazionale. Eppoi, per esempio, deve
scegliere se stare con la Cgil o con la Cisl. Con Rutelli o con la Finocchiaro sulla legge sul fine vita.
I primi passi di Franceschini la convincono?
No. Però lo conosco fin da ragazzo, è uno bravo, molto determinato e molto decisionista. Non sarà un segretario travicello, sono convinto che durerà a lungo.
Come fu per Zaccagnini?
Esatto. Detto questo, ha fatto la scelta di rassicurare la sinistra. Non lo biasimo, ha la preoccupazione di Di Pietro. Però è avviato a fare del Pd un partito guida del socialismo europeo. Nei Paesi normali queste forze governano o da sole o nelle grandi coalizioni, come in
Germania. Ma l’Italia non è un Paese normale.
Quindi?
Abbiamo davanti una legislatura di cinque anni, per cui calma ragazzi. Abbiamo tempo per capire se questo percorso porterà una forza come la mia a evidenziare maggiori elementi di convergenza con la maggioranza o con l'opposizione guidata dal Pd.
La Binetti ha già fatto capire che se il Pd non garantisce candidature coerenti in Europa è pronta ad andarsene. L’Udc sarebbe pronta a offrire rifugio politico ai teodem?
Domanda offensiva per noi e loro. Stanno conducendo una battaglia nel loro partito, è giusto che la facciano fino alla fine. Non è che io possa, o voglia, entrare in casa d’altri come un elefante in una cristalleria, non mi interessa.
Sta per giungere l’ora di rifare il centro?
A me le parole centro, destra e sinistra ormai di danno nausea.
Grande centro?
Ancora peggio. Queste robe non hanno più alcun senso. Ha senso un disegno riformista del Paese, perché l'Italia ha ritardi che non si
può più consentire. Ha senso che le persone che la pensano in modo uguale si diano una mano. Non ha più senso che l’opposizione,
soprattutto in un momento come questo, speri che passi il cadavere di Berlusconi, perché purtroppo passerà il cadavere dell'Italia.
A giugno scade il mandato di Montezemolo. Può essere della partita?
Montezemolo è maggiorenne e vaccinato. Per me, più gente della cosiddetta società civile fa politica meglio è. Però lasciamolo in
pace, non tiriamolo per la giacca.
08 marzo 2009
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Castiglion Fiorentino
Premessa: l’articolo di seguito riportato, scritto per il Periodico Comunale di Castiglion Fiorentino, è stato CENSURATO dal Sindaco Brandi e non è andato in stampa
Sindaco Brandi, ma quanto ci costi?
L’opposizione propone di destinare le risorse impegnate per collaborazioni esterne ad un fondo per le famiglie castiglionesi in difficoltà.
Le Istituzioni e chi ricopre incarichi, appunto, istituzionali, dovrebbe avere la forza di avere un approccio super partes, rappresentativa dell’intera cittadinanza.
Il Sindaco Paolo Brandi, purtroppo, già da tempo ha perso tale dimensione e, noncurante delle istanze dei Castiglionesi, ha indossato i panni del leader di partito.
Basta leggere gli articoli che scrive nel periodico comunale, o i comunicati stampa, per capire come Brandi viva in una sorta di campagna elettorale permanente.
Davvero singolari sono le accuse rivolte ai Gruppi di Opposizione, che con tono sprezzante il sindaco continua a definir minoranze, che a suo dire difetterebbero di capacità di iniziativa e spirito di proposizione, quando il sindaco medesimo con un campionario degno del più banale politichese afferma di combattere la crisi economica che, purtroppo, sta imperversando.
A ben vedere Castiglion Fiorentino, negli ultimi quindici anni, si è particolarmente contraddistinta per la continua perdita dei posti di lavoro e per l’impossibilità di nuove opportunità per i giovani.
Però c’è una “azienda” che sembra non averne risentito della crisi: l’Amministrazione Comunale!
Risulta agli atti, che l’Ufficio di Staff del Sindaco costa al contribuente castiglionese circa 50.000,00 euro all’anno.
Nel dettaglio: i collaboratori, componenti lo staff del primo cittadino, percepiscono compensi nell’ordine di 1.800,00 euro mensili, più eventuali rimborsi spese.
Va poi evidenziato come detti incarichi non comportino alcun rapporto di esclusività con l’Amministrazione Comunale: dunque, nulla esclude che per qualcuno possa trattarsi di secondo lavoro.
Nel dettaglio, notiamo che uno dei collaboratori del Sindaco, andato in pensione pochi anni fa, ha di fatto mantenuto il proprio posto di lavoro, nonostante sia stato sostituito.
Una collaborazione, quella in questione inizialmente prevista per l’avviamento e la formazione del nuovo assunto, che negli anni è stata oggetto di numerose proroghe e, da ultimo, è stata portata sino alla naturale scadenza del Mandato dell’Amministrazione, nel 2011 (determinazione 1203 del 30 dicembre 2008).
Altro esempio riguarda l’Ufficio Stampa, in cui figura un valente collaboratore con un rapporto non esclusivo con l’Amministrazione Comunale, il cui compenso risulta assai superiore agli addetti stampa di comuni limitrofi.
Infine, nelle graduatorie per le sostituzioni di maternità risultano solo due iscritti.
Prescindendo dalla formale correttezza amministrativa dei contratti in questione e dalla qualità e capacità delle persone, che non è nostra intenzione mettere in discussione, viene da chiedersi se nella dotazione organica comunale non vi fossero professionalità idonee ad eseguire le attività oggetto di detti contratti.
Anche nell’ipotesi in cui non vi fosse la possibilità di utilizzare dipendenti della struttura comunale, le attività per cui è stato fatto ricorso a personale esterno risultano proprio indispensabili per l’Amministrazione Comunale?
Il tutto risulta difficilmente giustificabile di fronte ad una situazione di oggettiva difficoltà, in cui numerose famiglie di Castiglionesi non arrivano alla terza settimana del mese e parla di crisi.
Perché non razionalizzare le spese dell’Ufficio di Staff, cercando di creare dei risparmi.
Con le risorse così reperite, potrebbe essere istituito un fondo a sostegno delle famiglie castiglionesi in difficoltà.
La possibilità di usufruire di un fondo di 50.000 euro sarebbe sicuramente un buon inizio per avviare un’operazione di sostegno dei più disagiati.
Il tema della razionalizzazione delle spese è la sfida che ogni buon amministratore deve giornalmente affrontare.
Proprio su tale argomento vorremmo che i consiglieri di maggioranza, alla cui onestà intellettuale facciamo appello, aprissero un serio confronto con il Sindaco Brandi, perché non è questione di colore politico ma del futuro della nostra comunità.
I Gruppi Consiliari Polo per Castiglioni e UDC
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