POLITICA & GIUSTIZIA
La Corte di Cassazione si pronuncerà il 16 aprile sul ricorso del governatore decaduto Roberto Cota
contro il pronunciamento del Tar, poi confermato dal Consiglio di
Stato, con cui sono state annullate le elezioni regionali del 2010. Lo
scorso febbraio il presidente leghista aveva dato il via all’ultima
battaglia a suon di carte bollate, ottenendo da parte di una giunta
straordinaria il via libera da tutti i partiti della coalizione.
L’impugnazione attiene il difetto di giurisdizione “per eccesso di
potere”, poiché, a detta dei ricorrenti, i giudici di Palazzo Spada hanno
stabilito l’equipollenza tra giudizio civile a seguito di querela di
falso e giudizio penale nell’accertamento delle firme false della lista Pensionati per Cota.
Nei giorni scorsi all'azione del governatore si è aggiunto un ricorso
ad adiuvandum presentato da una decina di consiglieri di maggioranza,
atto protocollato lunedì scorso. Con questa decisione, l'Alta Corte
accoglie la richiesta del governatore di ottenere un verdetto prima del
25 maggio, quando è stato fissato il voto per le nuove elezioni
regionali. Un pronunciamento favorevole al presidente, infatti, terrebbe
in carica un altro anno, fino alla scadenza naturale del mandato,
l'attuale Giunta, annullando di fatto la campagna elettorale. Una
notizia accolta con soddisfazione dal vice presidente della Regione Piemonte Gilberto Pichetto,
che esprime «soddisfazione» perché, spiega «l’anticipo dell’udienza
permette di avere un verdetto prima del deposito delle liste e consente
di fare definitivamente chiarezza sulla vicenda, senza entrare a gamba
tesa nella campagna elettorale».
08 Aprile 2014, ore 18,37
Nessun commento:
Posta un commento