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sabato 30 marzo 2013

GIO MAL COMUNE MEZZO GAUDIO? VEDRAI CHE ANCHE A S.G. SIAMO VICINO AL COMMISSARIAMENTO?

Regione sotto esame della Corte dei Conti
Pubblicato Giovedì 28 Marzo 2013.

Mentre presidente e neo assessori si preparano per il 4 aprile quando al Tavolo Massicci potrebbe essere avviata la procedura di commissariamento della Sanità, gli uffici sono in fibrillazione per il confronto con la magistratura contabile

Gli esami non finiscono mai. Mentre gli occhi sono puntati sul Tavolo Massicci, in agenda per il prossimo 4 aprile, quando a fronte della rendicontazione prodotta dalla giunta potrebbe aprirsi l'iter del commissariamento della Sanità, la Regione Piemonte è attesa al vaglio della Corte dei Conti. Entro la metà di questo mese, infatti, il presidente Roberto Cota deve inviare alla Sezione regionale di controllo della Corte dei conti la "Relazione sulla regolarità della gestione e sull'efficacia e adeguatezza del sistema dei controlli interni" con riferimento all'anno 2012, compresa degli aggiornamenti per l'esercizio in corso. Un appuntamento che suscita non poca agitazione in piazza Castello. I giudici a cui è affidato il dossier sono Giancarlo Astegiano e Giuseppe Maria Mezzapesa, non solo due magistrati considerati scrupolosi e competenti ma gli stessi che hanno istruito la pratica di dissesto del Comune di Alessandria. E la cosa non viene letta come un buon auspicio. La fase inquirente è invece svolta dal sostituto procuratore della Corte Corrado Croci, che ha svolto l'accusa nei confronti dell'amministrazione mandrogna.
 Come spiega nel column odierno Carlo Manacorda, la procedura è regolata dalla deliberazione della Corte dei conti, Sezione delle autonomie, n. 5 dell'11 febbraio 2013, adottata ai sensi del decreto-legge 174/2012 (L. 213/2012) in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali. Il testo contiene anche le "linee guida" cui le Regioni devono attenersi nella redazione del documento. La Relazione rappresenta una novità per le Regioni poiché per Comuni e Province esistono già da tempo forme simili di rendicontazione sulle loro gestioni.
 La sensazione è che non si tratterà di una passeggiata, ma di vere e proprie forche caudine, e che la Corte non si limiterà a evidenziare criticità nella situazione finanziaria, opponendo rilievi sulle scritture contabili, decidendo  invece di entrare nel merito della gestione dell'ente. Delle cinque sezioni della Corte che a vario titolo si occupano della Regione, preoccupa soprattutto cosa diranno la terza, la quarta e la quinta, ovvero quelle scandagliano i bilanci, valutano l'entità dei controlli interni, analizzano il servizio sanitario regionale.

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