12 ago 2012 Davide Pisoni
Gol, calcioni ed espulsioni Il Napoli piange, la Juve vince
Successo bianconero ai supplementari: 4-2. Vucinic cambia la gara I partenopei chiudono in 9 e disertano la cerimonia di premiazione
Se questo è l'inizio c'è da tenersi forte. E da preoccuparsi. Il primo atto consegnala Supercoppa italiana alla Juventus a suon di gol e calcioni, svarioni e prodezze, polemiche e cadute di stile. Nei centoventi minuti nel Nido d'Uccello succede ditutto fino al colpoditeatro del Napoli che diserta la premiazione. Come la Juve nel '98 dopo il ko con la Lazio: allora i bianconeri salvarono la faccia recuperando in extremis sei volontari. Il gesto si ripete quattordici anni dopo perché la squadra di Mazzarri finisce in nove e si sente penalizzata. Tre espulsionie unrigore il conto azzurro dapagarenella primapartitaconsei «giudici» a dirigere. E a far discutere sono proprio due decisioni degli assistenti di Mazzoleni: Rizzoli, arbitro di porta, considera da rigore il fallo diFernandezsuVucinic; il guardalinee Stefani fa espellere Pandev per ingiurie. E poi i rossi di Zuniga e Mazzarri. A quel punto i supplementari servono solo a decretare il successo bianconero. Con l'autogoldi Maggiochecertifica la stregata notte cinese del Napoli.
QUINTO TRIONFO Buffon solleva la Supercoppa, la quinta vinta dalla Juve, mentre scoppia la festa
d.t.s. tivo 4-2, lo scout del montenegrino.AncheGiovincotraegiovamento dal cambio di partner: deve farne ancora di strada per il «10» di Del Piero, madimostra di averei numeri per una maglia così pesante.
Vucinic è la carta vincente bianconera esaltata dagli errori di Mazzarri e dei suoi giocatori. Che dopo il rigore contestato del 2-2 vanno in tilt. L'allenatore coi cambi: fuori CannavaroperFernandezche causa il rigore e regala insicurezza. Ma è soprattutto l'uscita di Hamsik a nonconvincereperchéMazzarri rinunciaallachiave concuierariuscito a ingabbiare Pirlo, praticamente pedinato dallo slovacco. Il Napoli si butta via perché Cavani per due volte non piazza il colpo del ko, perché gli azzurri in mezzo al campo iniziano a randellare quando dovrebberogestire. La conseguenza è un finale in cui saltano i nervi alla squadra che non ti aspetti. Dovrebbe succedere alla Juve, dopo la calda estate di scommessopoli. Invecei bianconerisi aggrappanoall'orgoglioper laquinta supercoppadalla scontata dedica al loro allenatore. Marotta esulta: «Trionfo di Conte e per Conte. Le polemiche? In coppa Italia noi abbiamo sorvolato su un rigore non dato a Marchisio». E Carrera teleguidato da Conte anche negli atteggiamenti in panchina e nelle parole: «Sviste arbitrali? Gli unici errori sono stati quelli della nostra difesa». Punto e a capo. La Juve si aggiudica il primo atto tra due squadre sempre più rivali. E il film girato da De Laurentiis nel dopo partita non aiuta. Se neanche l'Olimpico di Pechino è riuscito a ispirare i protagonisti, sarà una stagione senza esclusione di colpi.
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