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sabato 18 agosto 2012

18 ago 2012

IL RE DELLA CASTA TUTTI I PRIVILEGI DI FINI

Il Viminale pronto a rivedere la super scorta per le vacanze del presidente della Camera. Ma questa è solo l'ultima furbizia del leader Fli, che non ha mai lavorato e da 30 anni vive a spese nostre. Senza contare Montecarlo, la pesca in aree proibite...

Gianfranco Fini ha chiesto ieri al ministro dell'Interno Cancellieri di rivedere pure la costosa elefantiasi della sua scorta, perché lui - scrive in una lettera a Repubblica - non vuole avere privilegi. Nobile gesto, apparentemente, ma tardivo e ovviamente tattico, come sempre accade quando il presidente della Camera viene colto con le mani nella marmellata dai giornali nei suoi comportamenti a volte al limite dell'abuso. Fini dice di non essersi accorto degli eccessi di spesa per proteggerlo. Non ci sorprende, la distrazione è una sua caratteristica. Per quarant'anni non si era accorto che il fascismo era «il male assoluto», come ebbe a dire anni dopo essere stato eletto in Parlamento dai voti fascisti dei missini, scaricati per rifarsi immagine e credibilità.
Per altri trent'anni non ha visto che il suo stipendio, la sua pensione e i suoi benefit di deputato erano un insulto agli italiani che lavorano. Per quasi vent' anni ha fatto carriera al traino di Berlusconi, salvo poi tradirlo in quanto persona pericolosa per la democrazia. Era distratto anche quando ha venduto a prezzi di favore un bene del partito, la famosa casa di Montecarlo, al cognato. Ovviamente non si era accorto che stava facendo pesca subacquea, con tanto di scorta, in un'oasi marina protetta, e neppure era in sé quando raccomandò la società di produzione della suocera al direttore generale della Rai per un appalto di oltre un milione.
L'elenco sarebbe lungo, per decenza ci fermiamo qui. Può essere credibile un uomo così quando dice di non voler essere un privilegiato? Si può credere a uno che aveva giurato di dimettersi se si fosse provato che la casa di Montecarlo era del cognato ed è ancora al suo posto nonostante l'evidenza? Non scherziamo, Fini è più che un privilegiato, è uno che ha vinto la lotteria della vita senza neppure comprare il biglietto. Non ha mai lavorato, vive a nostre spese, ma ancora non gli basta e ci prende pure in giro. Ci consola che la fortuna non è eterna. Dopo aver sfasciato il centrodestra per pura ambizione, il suo partito, il Fli, è dato nei sondaggi all'uno virgola. Vuoi vedere che al prossimo giro ce ne liberiamo per sempre? Ci candidiamo volentieri a scortarlo gratis fuori dal palazzo.

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