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sabato 5 maggio 2012

CIAO DON STEFANO...

Ivrea - 04/05/2012
Ciao, Stefano... ricordando un amico
Incredulità, rabbia, sconforto… sono questi, nell'ordine, i sentimenti che ho provato ieri quando ho appreso della morte di don Stefano. Niente di nuovo: è la sequenza di emozioni che colgono sempre chi è colpito da un lutto, ma ogni volta il dolore è nuovo, è una ferita che sanguina. Non si fa mai l'abitudine alla morte di un amico.
Perché Stefano, prima di essere un collaboratore di Localport e un prete, era un amico. Non un'amicizia facile: il suo essere vulcanico e irruento spesso ci portava anche a discutere, se non proprio a litigare. Ma ogni confronto, anche se ruvido, lasciava poi spazio a una pronta riconciliazione, favorita dal suo sorriso contagioso e dal suo abbraccio.
E' stata una brutta giornata, ieri, in redazione. Parlare di "uno di noi", morto all'improvviso, non è stato facile. E, soprattutto, non è stato facile credere che fosse successo davvero.
Invece… tutto vero! Questa volta il nostro cronista era "nella notizia", anziché "sulla notizia", come amava essere.
Impulsivo e senza peli sulla lingua quando seguiva le partite di calcio, era anche un buon cronista. Però, sostenendo che «Non sta bene che un prete segua la cronaca nera», avevamo concordato che questo genere di articoli li avremmo firmati con uno pseudonimo. «Quale? Fate voi…», ci aveva detto. Ed era nata così, scherzosamente, la firma "r.p.", acronimo di "Reverendo Padre", per unire le sue due anime, quella di giornalista e quella di sacerdote. La seconda era quella che aveva il sopravvento: mi viene da sorridere quando penso alle volte in cui mi telefonava dicendo: «C'è stata una rapina, ma non posso andare… ho il catechismo!».
Questo era Stefano, don Stefano, il prete-giornalista. E' così che lo vogliamo ricordare noi che abbiamo fatto un pezzo di cammino assieme a lui. E che non potevamo immaginare che il suo, di cammino, dovesse finire ieri mattina, a due passi da casa.
Ciao Stefano, un abbraccio…



Federico Bona

Don Stefano (al centro) allo stadio, da cronista... vogliamo ricordarlo così!

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