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sabato 26 maggio 2012

anche a S.G.si fanno queste robe?...o pensa solo al concerto di primavera?...

Ivrea - 24/05/2012
In mille alla fiaccolata per la legalità
di Federico Bona
Le fiaccole ieri sera hanno illuminato le vie di Ivrea nel corso di una delle manifestazioni più partecipate degli ultimi anni, organizzata dalle organizzazioni Sindacali e dal presidio eporediese di Libera, intitolato a Domenico Noviello.
Una manifestazione "contro ogni forma di stragismo", organizzata nel ventesimo anniversario dell'attentato a Giovanni Falcone e pochi giorni dopo il vile gesto di Brindisi, che ha ucciso una studentessa sedicenne, Melissa Bassi.
Un corteo con mille persone e nessuna bandiera (come espressamente richiesto dagli organizzatori), con le fiaccole, ma senza slogan. Una passeggiata che è partita da via Dora Baltea (il cuore del polo scolastico cittadino), per snodarsi in corso Nigra, Lungo Dora, corso Botta, via Palestro e raggiungere piazza di Città.
Ai piedi del Municipio due giovani di Libera hanno letto pagine di Benedetta Tobagi (figlia di Walter, il giornalista ucciso dai terroristi di estrema sinistra nel 1980) e Paolo Borsellino, ha preso la parola il Sindaco Carlo Della Pepa: «Siamo qui per dimostrare la voglia di legalità e di vivere in un paese "normale", a pochi giorni dall'attentato di Brindisi, che è stato un'esplosione nelle menti e nelle coscienze di tutti, a prescindere dalla matrice che lo ha provocato. Per la prima volta, nella storia del nostro paese, è stata colpita la scuola, il luogo della crescita e del progresso».
Della Pepa ha poi proposto la sua ricetta per la legalità: «La lotta alla mafia si fa vivendo ogni giorno nel rispetto delle regole e della legalità. Lottano contro la mafia gli sportivi che non si dopano, gli automobilisti che rispettano il codice e gli studenti che fanno il proprio dovere. Piccoli gesti, ma fondamentali per far vincere la cultura della legalità».
La chiusura è stata affidata agli esponenti di Cgil, Cisl e Uil: «Oggi siamo qui perché insieme gridiamo il nostro no alla violenza, a tutte le mafie, a ogni terrorismo, all'illegalità, alla paura. Oggi siamo qui, in silenzio, per dire basta alle parole inutili, per compiere un gesto in controtendenza, per mettere in comune l'orrore, lo sgomento, lo sconcerto, la rabbia e la voglia di non rassegnarsi. Oggi siamo qui, non arretriamo»

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