GIOVEDÌ 5 APRILE 2012
COME MAI IN QUESTO "pseudo" VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE MANCANO TRE IMPORTANTI ED ESSENZIALI ELEMENTI ?----1) IL PARAGONE DELL' ASINO CHE NON SA DECIDERE----CON LA MINORANZA CHE SI ASTIENE---2) LA FRASE DEL PRESIDENTE NONCHE' SINDACO RIGUARDANTE IL SIGARO DI BOSSI " UN SIGARO NON HA MAI FATTO MALE A NESSUNO" FRASE DEFINITA "SCIOCCANTE"---da tv e giornali locali---3) LA RISPOSTA "imbarazzante" CHE X PIU' VOLTE VOLTE IL SINDACO HA DATO ALLA CONSIGLIERA PARISCH DOPO ACCESA ED ANIMATA DISCUSSIONE----E CIOE': "ORA",---COME, QUANDO E CONTRO CHI PROCEDERA' L'AMMINISTRAZIONE CON L'AMMENDA (multa) X LE FUMATE DI BOSSI AL SALONE GIOANNINI ?---CHIEDEVA LA CONSIGLIERA DI CENTRO DESTRA X S. GIUSTO---IL SINDACO DICHIARAVA: "come sempre usiamo il buon senso e non si procedera' contro NESSUNO la questione finisce qui' "...3 ELEMENTI IMPORTANTI, ESSENZIALI E SOSTANZIALI E NON ELUDIBILI PENA L'INVALIDITA' O "falso" IL VERBALE---LE MINORANZE VOGLIONO ATTIVARSI X LA VERIDICITA' DEL DOCUMENTO ?---I DOCUMENTI PUBBLICI DEVONO ESSERE ANALITICI E NON "sommari o approssimativi"---UTILI X IL RISCONTRO DI EVENTUALI "reati" O ALTRESI' SI FALSA LA VERITA' DEGLI STESSI----
IL CONSIGLIO COMUNALE
Il Presidente dà la parola al Gruppo di Minoranza Pagina Nuova per la mozione
relativa al divieto di fumo nel Salone "G. GIOANNINI".
Legge la mozione che si allega, All. n. 1, la Consigliera FIORINA Mila.
Il Presidente precisa:
"Il salone Gioannini non è una struttura amministrativa e di servizio di locali di
pubbliche amministrazioni, non è una azienda, non è una agenzia pubblica, non è un
esercizio di pubblico servizio, ma è un salone pubblico pluriuso che di volta in volta
è dato a titolo gratuito o locato a persone diverse. E' evidente l'impossibilità ad
identificare un unico preposto tant'è che questi può coincidere col soggetto che
organizza la manifestazione. Costui deve individuare un responsabile della sicurezza
all'interno del locale. Tale responsabile in questo caso fu individuato
nell'organizzatore, il quale implicitamente si è assunto tutti gli oneri conseguenti.
E' inesatto affermare che nessuna autorità presente durante la manifestazione
oggetto di discussione, non abbia fatto rilevare al Senatore BOSSI il divieto di
fumare poiché espressamente e molto chiaramente il Vice Sindaco 2 volte e il
Consigliere Conto 1 volta, lo hanno fatto.
L'Amministrazione Comunale non è solo formata dalla maggioranza, ma da
maggioranza e minoranza e all'interno della manifestazione è intervenuto per tutta la
sua durata, un consigliere di minoranza, confirmatario della mozione, che ravvisata
l'eventuale irregolarità aveva tutti i titoli per far presente all'Onorevole il divieto di
fumo imposto con i cartelli. A quanto ci risulta non lo ha mai e assolutamente fatto
ed è bizzarro che nel firmare la mozione si sia autoaccusato!!!
E' evidente l'imbarazzo di tutti di fronte a un Senatore della Repubblica che
disattende ad un divieto emanato su base nazionale.
Confermo che l'Amministrazione ha sicuramente agito correttamente nel rispetto di
un a personalità pubblica scortata ed assistita a vista d'occhio da organi di sicurezza
pubblici e presenti costantemente in sala.
Del resto anche il Governatore della Regione Piemonte (con visibilità decisamente
superiore alla Mia, anzi alla Nostra), non ha minimamente espresso alcun segno di
disagio o contrarietà. E' evidente che in tutti è prevalso quello che si chiama buon
senso e prudenza poiché azioni clamorose avrebbero potuto degenerare con problemi
alla sicurezza.
E' di questi giorni l'encomio dato a quel Carabiniere che di fronte alle provocazioni
di un facinoroso "NO TAV" è rimasto impassibile. Suo dovere sarebbe stato quello
di procedere nei confronti di una persona che insulta un pubblico ufficiale, ma il
buon senso e la prudenza hanno portato ad un altro comportamento che non è stato
oggetto di interrogazione parlamentare ma di encomio da parte di tutte le forze
politiche".
Il Consigliere IAVELLO chiede sulla sicurezza che cosa sarebbe potuto succedere se
si faceva smettere di fumare il Senatore Bossi.
La Consigliera ROMANO Rosetta dice che bisogna chiederlo all'organizzatrice della
serata la Consigliera PARISCH e non al Sindaco.
Il Consigliere IAVELLO ritiene che il Sindaco a casa sua nel suo territorio è
sovrano.
La Consigliera PARISCH ritiene che alla mozione manca la conclusione.
Il Presidente replica che la conclusione è evidente perché tutti quanti in presenza di
un ospite di riguardo si sono trovati in difficoltà ad impedire, attraverso azioni di
forza che fumasse e che è stato usato il buon senso e la prudenza.
Ciò riguarda tutti quanti anche il Consigliere di minoranza che poteva invitare le
forze dell'ordine ad intervenire. Evidentemente anche lui si è trovato in imbarazzo.
Il Consigliere IAVELLO replica che non è intervenuto perché non lo riteneva un suo
ruolo intervenire in quanto invitato.
Il Presidente replica che è comodo quando si vuol intervenire rivestire la carica di
consigliere e poi quando non si vuol intervenire definirsi invitato.
L'Assessore GALATI si rammarica della mozione presentata dal Gruppo PAGINA
NUOVA ed afferma che va contro l'organizzatrice cioè la Consigliera PARISCH.
La Consigliera PARISCH ritiene che non va contro di Lei in quanto non era tenuta a
far osservare il divieto di fumo nel locale.
Il Consigliere AMATO Salvatore fa presente che il Salone non è come un'azienda
dove vi è un responsabile sempre presente che interviene per sanzionare chi firma,
ma essendo un salone dove vendono organizzate diverse manifestazioni il
responsabile non può che essere l'organizzatore della serata. Poi precisa che il
divieto di fumo e sicurezza dei locali, sono due cose diverse.
La Consigliera PARISCH chiede se ci fosse stato un reato durante la manifestazione
se sarebbe stata responsabile Lei? Ritiene che erano le forze dell'ordine che
dovevano intervenire. Poi dice di aver parlato con i suoi legali, e legge il
documento che si allega, All. n. 2;
Il Presidente precisa che la mozione chiede se il Salone "GIOANNINI" sia in regola
con la normativa antifumo e precisa che il salone è in regola a tutti gli effetti, poi
chiede se l'Amministrazione ha agito nel rispetto della legalità;
Poi il Sindaco invita a votare la mozione.
VISTO il parere favorevole reso, ai sensi dell'art. 49, del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267,
dal Responsabile del servizio, in ordine alla regolarità tecnica;
Con voti N. 12 favorevoli, N. 4 contrari, (Sigg.ri PARISCH A., FIORINA M.,
FIORINA L., IAVELLO P.), su N. 16 Consiglieri presenti e votanti
D E L I B E R A
1) DI APPROVARE la mozione presentata dal Gruppo Consiliare PAGINA
NUOVA PER SAN GIUSTO su: "Divieto di fumo nei locali chiusi, pubblici e
privati. Legge 16.01.2003 n. 3 e s.m.i.".
La Consigliera PARISCH invita il Sindaco a mandare la multa al Senatore BOSSI
per chiudere la questione.
Il Presidente replica di non scherzare e che i problemi di San Giusto sono ben altri
che non il divieto di fumo nel Salone Gioannini che impone al Consiglio lunghe
discussioni.
Poi il Sindaco pone il problema del Consigliere IAVELLO che ha votato contro se
stesso dicendo di non aver agito correttamente la sera della manifestazione e si
chiede se dà le dimissioni.
Il Consigliere IAVELLO replica che responsabile del divieto di fumo è il Sindaco ed
era lui tenuto ad intervenire ed è pronto a dare le dimissioni subito dopo che il
Sindaco si sia dimesso.
Il Sindaco replica che la mozione chiede: se l'Amministrazione ha agito
correttamente ed il Consigliere che fa parte dell'Amministrazione ed era presente alla
manifestazione, ha votato confermando a suo dire che l'Amministrazione non ha
agito correttamente, quindi dovrebbe trarre le conseguenze del suo comportamento.
La Consigliera FIORINA Mila afferma che l'Amministrazione vuole rigirare la
frittata attribuendo le proprie colpe al Consigliere IAVELLO. Poi chiede coma mai
non si parti di cose serie come il Decreto Ingiuntivo di 290.000,00 € per fideiussione
concessa al Canavese.
Il Presidente replica che l'Amministrazione in consiglio parla delle mozioni o
interrogazioni che vengono richieste ed adesso si sta rispondendo a quanto chiesto
dalla minoranza.
Il Vice Sindaco BOLLETTINO afferma che la minoranza PAGINA NUOVA PER
SAN GIUSTO sarebbe contenta che l'Ente paghi i 290.000,00 € per la fideiussione
rilasciata alla Canavese.
Il Consigliere IAVELLO afferma il contrario e che sarebbe ben contento se un
cavillo legale consentisse di non pagare.
Il Presidente invita i Consiglieri a ritornare alla discussione sulla mozione presentata.
Il Consigliere IAVELLO chiede che sia messo a verbale che il Sindaco chieda
formalmente le sue dimissioni e la motivazione.
Il Sindaco precisa che il consigliere IAVELLO era presente alla manifestazione e in
questa mozione ha votato contro quindi si è detto da solo che non ha agito
legittimamente e quindi tragga lui stesso le conseguenze. Afferma il Sindaco "Io non
chiedo le dimissioni di nessuno".
La Consigliera FIORINA Mila dice che la mozione presentata dal Suo gruppo si
riferisce al comportamento della maggioranza e non certamente al Consigliere
IAVELLO.
Il Presidente precisa che anche i Consiglieri di minoranza fanno parte
dell'Amministrazione.
Il Consigliere IAVELLO insiste affinché il Sindaco chieda formalmente le Sue
dimissioni.
Il Presidente replica che può stare in consiglio per tantissimi anni.
DA "MINORANZA ATTIVA"
Il Presidente dà la parola al Gruppo di Minoranza Pagina Nuova per la mozione
relativa al divieto di fumo nel Salone "G. GIOANNINI".
Legge la mozione che si allega, All. n. 1, la Consigliera FIORINA Mila.
Il Presidente precisa:
"Il salone Gioannini non è una struttura amministrativa e di servizio di locali di
pubbliche amministrazioni, non è una azienda, non è una agenzia pubblica, non è un
esercizio di pubblico servizio, ma è un salone pubblico pluriuso che di volta in volta
è dato a titolo gratuito o locato a persone diverse. E' evidente l'impossibilità ad
identificare un unico preposto tant'è che questi può coincidere col soggetto che
organizza la manifestazione. Costui deve individuare un responsabile della sicurezza
all'interno del locale. Tale responsabile in questo caso fu individuato
nell'organizzatore, il quale implicitamente si è assunto tutti gli oneri conseguenti.
E' inesatto affermare che nessuna autorità presente durante la manifestazione
oggetto di discussione, non abbia fatto rilevare al Senatore BOSSI il divieto di
fumare poiché espressamente e molto chiaramente il Vice Sindaco 2 volte e il
Consigliere Conto 1 volta, lo hanno fatto.
L'Amministrazione Comunale non è solo formata dalla maggioranza, ma da
maggioranza e minoranza e all'interno della manifestazione è intervenuto per tutta la
sua durata, un consigliere di minoranza, confirmatario della mozione, che ravvisata
l'eventuale irregolarità aveva tutti i titoli per far presente all'Onorevole il divieto di
fumo imposto con i cartelli. A quanto ci risulta non lo ha mai e assolutamente fatto
ed è bizzarro che nel firmare la mozione si sia autoaccusato!!!
E' evidente l'imbarazzo di tutti di fronte a un Senatore della Repubblica che
disattende ad un divieto emanato su base nazionale.
Confermo che l'Amministrazione ha sicuramente agito correttamente nel rispetto di
un a personalità pubblica scortata ed assistita a vista d'occhio da organi di sicurezza
pubblici e presenti costantemente in sala.
Del resto anche il Governatore della Regione Piemonte (con visibilità decisamente
superiore alla Mia, anzi alla Nostra), non ha minimamente espresso alcun segno di
disagio o contrarietà. E' evidente che in tutti è prevalso quello che si chiama buon
senso e prudenza poiché azioni clamorose avrebbero potuto degenerare con problemi
alla sicurezza.
E' di questi giorni l'encomio dato a quel Carabiniere che di fronte alle provocazioni
di un facinoroso "NO TAV" è rimasto impassibile. Suo dovere sarebbe stato quello
di procedere nei confronti di una persona che insulta un pubblico ufficiale, ma il
buon senso e la prudenza hanno portato ad un altro comportamento che non è stato
oggetto di interrogazione parlamentare ma di encomio da parte di tutte le forze
politiche".
Il Consigliere IAVELLO chiede sulla sicurezza che cosa sarebbe potuto succedere se
si faceva smettere di fumare il Senatore Bossi.
La Consigliera ROMANO Rosetta dice che bisogna chiederlo all'organizzatrice della
serata la Consigliera PARISCH e non al Sindaco.
Il Consigliere IAVELLO ritiene che il Sindaco a casa sua nel suo territorio è
sovrano.
La Consigliera PARISCH ritiene che alla mozione manca la conclusione.
Il Presidente replica che la conclusione è evidente perché tutti quanti in presenza di
un ospite di riguardo si sono trovati in difficoltà ad impedire, attraverso azioni di
forza che fumasse e che è stato usato il buon senso e la prudenza.
Ciò riguarda tutti quanti anche il Consigliere di minoranza che poteva invitare le
forze dell'ordine ad intervenire. Evidentemente anche lui si è trovato in imbarazzo.
Il Consigliere IAVELLO replica che non è intervenuto perché non lo riteneva un suo
ruolo intervenire in quanto invitato.
Il Presidente replica che è comodo quando si vuol intervenire rivestire la carica di
consigliere e poi quando non si vuol intervenire definirsi invitato.
L'Assessore GALATI si rammarica della mozione presentata dal Gruppo PAGINA
NUOVA ed afferma che va contro l'organizzatrice cioè la Consigliera PARISCH.
La Consigliera PARISCH ritiene che non va contro di Lei in quanto non era tenuta a
far osservare il divieto di fumo nel locale.
Il Consigliere AMATO Salvatore fa presente che il Salone non è come un'azienda
dove vi è un responsabile sempre presente che interviene per sanzionare chi firma,
ma essendo un salone dove vendono organizzate diverse manifestazioni il
responsabile non può che essere l'organizzatore della serata. Poi precisa che il
divieto di fumo e sicurezza dei locali, sono due cose diverse.
La Consigliera PARISCH chiede se ci fosse stato un reato durante la manifestazione
se sarebbe stata responsabile Lei? Ritiene che erano le forze dell'ordine che
dovevano intervenire. Poi dice di aver parlato con i suoi legali, e legge il
documento che si allega, All. n. 2;
Il Presidente precisa che la mozione chiede se il Salone "GIOANNINI" sia in regola
con la normativa antifumo e precisa che il salone è in regola a tutti gli effetti, poi
chiede se l'Amministrazione ha agito nel rispetto della legalità;
Poi il Sindaco invita a votare la mozione.
VISTO il parere favorevole reso, ai sensi dell'art. 49, del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267,
dal Responsabile del servizio, in ordine alla regolarità tecnica;
Con voti N. 12 favorevoli, N. 4 contrari, (Sigg.ri PARISCH A., FIORINA M.,
FIORINA L., IAVELLO P.), su N. 16 Consiglieri presenti e votanti
D E L I B E R A
1) DI APPROVARE la mozione presentata dal Gruppo Consiliare PAGINA
NUOVA PER SAN GIUSTO su: "Divieto di fumo nei locali chiusi, pubblici e
privati. Legge 16.01.2003 n. 3 e s.m.i.".
La Consigliera PARISCH invita il Sindaco a mandare la multa al Senatore BOSSI
per chiudere la questione.
Il Presidente replica di non scherzare e che i problemi di San Giusto sono ben altri
che non il divieto di fumo nel Salone Gioannini che impone al Consiglio lunghe
discussioni.
Poi il Sindaco pone il problema del Consigliere IAVELLO che ha votato contro se
stesso dicendo di non aver agito correttamente la sera della manifestazione e si
chiede se dà le dimissioni.
Il Consigliere IAVELLO replica che responsabile del divieto di fumo è il Sindaco ed
era lui tenuto ad intervenire ed è pronto a dare le dimissioni subito dopo che il
Sindaco si sia dimesso.
Il Sindaco replica che la mozione chiede: se l'Amministrazione ha agito
correttamente ed il Consigliere che fa parte dell'Amministrazione ed era presente alla
manifestazione, ha votato confermando a suo dire che l'Amministrazione non ha
agito correttamente, quindi dovrebbe trarre le conseguenze del suo comportamento.
La Consigliera FIORINA Mila afferma che l'Amministrazione vuole rigirare la
frittata attribuendo le proprie colpe al Consigliere IAVELLO. Poi chiede coma mai
non si parti di cose serie come il Decreto Ingiuntivo di 290.000,00 € per fideiussione
concessa al Canavese.
Il Presidente replica che l'Amministrazione in consiglio parla delle mozioni o
interrogazioni che vengono richieste ed adesso si sta rispondendo a quanto chiesto
dalla minoranza.
Il Vice Sindaco BOLLETTINO afferma che la minoranza PAGINA NUOVA PER
SAN GIUSTO sarebbe contenta che l'Ente paghi i 290.000,00 € per la fideiussione
rilasciata alla Canavese.
Il Consigliere IAVELLO afferma il contrario e che sarebbe ben contento se un
cavillo legale consentisse di non pagare.
Il Presidente invita i Consiglieri a ritornare alla discussione sulla mozione presentata.
Il Consigliere IAVELLO chiede che sia messo a verbale che il Sindaco chieda
formalmente le sue dimissioni e la motivazione.
Il Sindaco precisa che il consigliere IAVELLO era presente alla manifestazione e in
questa mozione ha votato contro quindi si è detto da solo che non ha agito
legittimamente e quindi tragga lui stesso le conseguenze. Afferma il Sindaco "Io non
chiedo le dimissioni di nessuno".
La Consigliera FIORINA Mila dice che la mozione presentata dal Suo gruppo si
riferisce al comportamento della maggioranza e non certamente al Consigliere
IAVELLO.
Il Presidente precisa che anche i Consiglieri di minoranza fanno parte
dell'Amministrazione.
Il Consigliere IAVELLO insiste affinché il Sindaco chieda formalmente le Sue
dimissioni.
Il Presidente replica che può stare in consiglio per tantissimi anni.
DA "MINORANZA ATTIVA"
7 COMMENTI (SE VUOI COMMENTARE CLICCA QUI):
Tanto perché non si possa dire che si agisce su suggerimento del blog, ti posso assicurare che le mozioni e/o interrogazioni per questo ed altre gravi situazioni, sono già depositate da giorni in municipio.
Se tu, e tutti quanti quelli che non sopportano più situazioni simili presenzieranno al Consiglio Comunale, avranno modo di conoscere nei dettagli quanto le minoranze stiano facendo.
Anna Maria Parisch
LA SIGNORA SINDACO NON HA PARLATO DI POLITICA DEL "BUONSENSO" , MA DI POLITICA DEL "DOPPIOSENSO" OVVERO DIRE UNA COSA , MA ANCHE (VI RICORDATE IL SUO MAESTRO VELTRONI PRESO IN GIRO DA CROZZA ?) FARNE UNA DIVERSA.
COSI' ADESSO ANNUCIERA' LE DIMISSIONI IN CONSIGLIO COMUNALE , "MA ANCHE" LE RITIRERA' IL GIORNO DOPO ED IL SUO "COMPLICE" SEGRETARIO SCRIVERA' SUL VERBALE "....IL SINDACO "ACCENNA " ALLE DIMISSIONI..."
CONTENTI ?
W LA REPUBBLICA DELLE BANANE ANZI DEL SALAME DI PATATA
io non vivo sul blog e non mi nascondo dietro l'anonimato. Talvolta mi segnalano commenti che mi riguardano e, allora, li leggo. Mi porto a casa gli insulti e prendo nota di quanto scrivete. Questo è il mio mestiere. E' facile dire che ……." le minoranze, tutte, non chiederanno mai formalmente e pubblicamente in consiglio le dimissioni del sindaco: nicchieranno, parleranno, discuteranno ma in concreto cara paris non farete un "belino" come sempre vi mancano le "palle"…… " Forse tu sei uno dell'ultim'ora perché abbiamo chiesto le dimissioni più volte ma la "maggioranza" manco a dirlo, non ha votato con noi e forse non lo farà mai. Non perché non condivida con noi "insulsa minoranza" ma perché alzare la mano e esporsi è dura e la critica dietro le spalle è più facile ma non conclude.
Quello che non avete recepito è che sarebbe meglio parlarci e costruire insieme nell'interesse del Paese, non siamo carbonari, ci trovate facilmente.
Anna Parisch