Anche Napolitano non si è prestato a certi giochi come sognava la sinistra
(...) a darsele di santa ragione come nel passato e fallimentare sistema. È una mia vecchia idea, come i lettori del Giornale sanno bene, che Berlusconi definì bontà sua «bellissima» in un teatro di Milano, salvo precisare che fino alle Amministrative del prossimo mese di maggio il Pdl si sarebbe battuto per resistere nella forma attuale.
C'è in effetti il problema di che cosa si debba fare del centrodestra. La faccenda è iscritta dentro un circolo al cui interno sta il Paese intero con i suoi dolori e i suoi timori e le sue speranze, i suoi partiti di centro e di centrosinistra, e il vento dell'antipolitica su cui soffiano da vent'anni media e magistrati d'assalto. Nel cerchio, e non in funzione marginale, sta anche Mario Monti ovvero la soluzione tecnocratica data alla crisi finanziaria e recessiva che affligge un'economia e una società e istituzioni fino a ieri non riformate per via del fallimento del vecchio sistema, in cui nessuno era in grado di governare, nessuno era in grado di preparare il governo dell'alternativa.
Nessun commento:
Posta un commento