Il Pd mette a dieta Palazzo Lascaris
Pubblicato Venerdì 30 Settembre 2011, ore 15,30
Proposte una serie di misure per ridurre i costi della politica in Regione, assieme a una bozza di nuova legge elettorale. Tagli a rimborsi, fine del vitalizio, meno consiglieri e abolizione del listino del presidente
Il partito democratico tira la cinghia e in tempi di vacche magre presenta una proposta per ridurre i costi della politica a Palazzo Lascaris. Entro il 20 ottobre il gruppo presenterà in Consiglio Regionale una proposta di legge di riforma della legge elettorale, da applicare al taglio dei consiglieri, che per effetto delle norme previste in finanziaria passeranno da 60 a 50. Tra le novità più significative c'è l'abolizione del listino bloccato, con l'attribuzione del premio di maggioranza all'interno delle circoscrizioni elettorali.
Veniamo, però, ai tagli. "Proponiamo, dalla prossima legislatura, l'abolizione del vitalizio per equiparare la condizione pensionistica di consiglieri, assessori e presidente a quella di tutti gli altri cittadini" spiega il capogruppo Aldo Reschigna. Solo per il Consiglio regionale, ipotizzando un Consiglio in cui ci sia un 20% di consiglieri alla prima legislatura, il risparmio, contando 50 consiglieri, sarebbe di circa 1,3 milioni di euro l'anno. Inoltre i democratici propongono la riduzione dei finanziamenti ai gruppi consigliari e per le spese di staff degli assessori e dei membri dell'ufficio di presidenza di Palazzo Lascaris.
"L'idea è di applicare un diverso sistema di finanziamento che dia ai gruppi una quota pari a 100 mila euro annui per ogni consigliere di appartenenza – spiega il vice capogruppo Pd Stefano Lepri, che poi aggiunge -. Questo, unito alla riduzione del numero dei consiglieri, porterebbe a un drastico taglio del 40% delle spese per i gruppi consiliari, che passerebbero dagli 8,3 milioni del 2011 a 5 milioni. Per quanto riguarda invece le assunzioni in staff per gli assessori e per i membri dell'Ufficio di presidenza, proponiamo un taglio del 20% dei finanziamenti". Per quest'ultimo punto si attenderà la prossima legislatura, per evitare di disattendere contratti già in essere con parte del personale. Infine verrà proposta l'abolizione delle autocertificazioni per i consiglieri che seguano avvenimenti al di fuori della stretta attività istituzionale, il taglio del 40% dei biglietti aerei nazionali e l'abolizione di quelli all'interno dell'Unione Europea.
Un pacchetto che garantirebbe un risparmio di 6-7 milioni di euro l'anno, pur non contenendo traccia di tagli alle indennità per i consiglieri regionali: «Perché questo tema è già in discussione a Roma in una ridefinizione complessiva degli stipendi di consiglieri regionali e parlamentari» spiega Reschigna, che annuncia nei prossimi giorni incontri con tutti i gruppi del Consiglio Regionale per «discutere nel merito le nostre proposte e recepire eventuali suggerimenti».
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