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domenica 11 settembre 2011

ROBERTO COTA.....

No Tav, Maroni: "Qualcuno vuole uccidere"

Ma il ministro ribadisce la linea della fermezza: "I lavori andranno avanti"

foto LaPresse
13:00 - "Ho sentito che il sindacato di polizia Sap dice che questi hanno intenzione di uccidere: io temo sia così, perché quando si prendono le bombe carta, le molotov, i massi da lanciare addosso a poliziotti e carabinieri si ha intenzione di uccidere": lo ha detto il ministro Maroni parlando delle manifestazioni per il cantiere Tav in Val di Susa. "Lo avevo detto e lo ribadisco - ha aggiunto il ministro -. Questa è la mia opinione".
Il ministro dell'Interno ha dunque ribadito la linea della fermezza nei confronti di chi con la violenza intralcerà il lavoro dei cantieri. "Siamo assolutamente determinati e in grado di gestire la situazione - ha sostenuto Maroni parlando coi giornalisti -. I cantieri andranno avanti, questi qua si rassegnino perché l'opera continuerà". Maroni ha riferito di aver ricevuto "una serie di valutazioni" dalla prefettura di Torino in base alle quali formulerà delle "valutazioni", anche perché "seguiamo ora per ora l'evoluzione della situazione in Val di Susa". 11/9, più controlli ma nessuna minaccia "E' stata diramata dal Viminale una circolare per aumentare i controlli, ma non c'è una minaccia specifica", ha detto poi il ministro parlando delle misure di sicurezza adottate in vista dell'anniversario dell'11 settembre. Intervenendo a margine del'inaugurazione della Fiera di Varese, Maroni ha detto comunque di non essere preoccupato al riguardo. Rischi d'autunno, equilibrio e fermezza In vista dell'autunno il ministero dell'Interno ha valutato eventuali rischi per l'ordine pubblico derivanti in particolare dalla situazione economica, che andranno affrontati con "equilibrio, prudenza ma anche fermezza" sempre secondo Maroni. Il ministro ha però detto di essere "tranquillo e non preoccupato". "Ho parlato in questi giorni con il capo della Polizia - ha detto ancora Maroni - sulle prospettive, su quello che potrà succedere in materia di ordine pubblico, che è la cosa più difficile da gestire, perché ci vuole equilibrio, prudenza ma anche fermezza in vista dell'autunno". Il titolare del Viminale ha riferito che nell'occasione con il capo della Polizia si è "valutata la situazione e deciso un po' di cose da fare, quindi sono tranquillo, non sono preoccupato". "Manovra giusta così, quello che manca è l'Europa" "Sarà sufficiente la manovra fatta? Penso di sì, ciò che manca è un ruolo più attivo dell'Unione Europea", ha detto Maroni, ribadendo il suo no a un intervento sulle pensioni di anzianità e auspicando l'adozione degli Eurobond da parte della Ue. Maroni è tornato a ribadire che il taglio delle pensioni di anzianitaà è "una bandiera ideologica sventolata da Confindustria, ma non c'è necessità di farlo perché il sistema di previdenza italiano è in equilibrio, come dice l'Ue". Per questo il ministro dell'Interno ha aggiunto di sperare che "questa battaglia ideologica di Confindustria cessi per occuparsi di cose piu' importanti". Quanto all'adozione degli Eurobond, Maroni ha spiegato di pensarla esattamente come il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, argomentando che "l'Europa aveva e avrebbe ancora la possibilità di dimostrare che c'è come Europa e non come semplice somma di Stati, che pone vincoli"

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