Politici piemontesi a tariffa Aci
Pubblicato Giovedì 22 Settembre 2011, ore 6,00
Spagnuolo, Bonino e Angeleri: anche in Regione non mancano i furbetti del rimborso chilometrico. Basta spostare la residenza il più lontano possibile e lo stipendio aumenta IN RIVIERA Carla Spagnuolo
Verranno ribattezzati i politici a tariffa Aci, nel senso che si fanno rimborsare chilometri che non hanno mai percorso. I non con la frequenza di un normale tragitto casa-lavoro. In Provincia come in Regione la tentazione è troppo forte per resistere. Lo Spiffero qualche giorno fa ha svelato l'escamotage adottato da alcuni consiglieri provinciali, pronti a cambiare la propria residenza per poter usufruire della trasferta, pagata ovviamente con soldi pubblici. E poco importa se in realtà si tratta di una seconda casa, ottima per i weekend, ma dove mai e poi mai si sognerebbero di abitare: tanto paga Pantalone.
Nonostante indennità decisamente più gratificanti, non si sottraggono al trucchetto nemmeno i consiglieri e assessori regionali. Quella che ha osato più di tutti è Carla Spagnuolo, con residenza a Sanremo, in Liguria. Lì, in effetti, possiede una casa, nella quale si reca periodicamente anche per dedicarsi alla sua serra, grazie alla quale spesso onora i colleghi con coloratissimi omaggi floreali. Lei però vive abitualmente a Villa San Secondo, in provincia di Asti, decisamente più vicino al capoluogo. E lo stesso dicasi per il leghista Antonello Angeleri: residenza a Incisa Scapaccino, in provincia di Asti, ma prima casa nella zona collinare di Torino, in strada del Pino. E a proposito di spostamenti (veri o presunti) anche l'assessore ai Trasporti Barbara Bonino ha scelto come residenza Sauze d'Oulx, nonostante la sua casa sia a Torino, nei pressi della Gran Madre: un giochetto già utilizzato in Provincia (si racconta che quando i suoi colleghi stizziti le hanno chiesto le ricevute dell'autostrada lei avesse risposto che soffriva di claustrofobia nelle gallerie e per questo era sua abitudine percorrere la statale). Unica consolazione è che gli assessori, usufruendo di auto blu e autista, non incassano i rimborsi. Per nulla accostabile il caso di Daniele Cantore, torinese doc ma residente da quando è nato a Chiusa San Michele, cittadina valsusina nella quale il padre Riccardo è stato per anni sindaco.
Applicando la tariffa Aci (ma sappiamo che quelli di piazza Castello sono molto più generosi) i rimborsi risultano un consistente emolumento, da moltiplicare per la tratta percorsa ogni giorno fino al confine regionale (nel caso della Spagnuolo, per esempio, la Regione paga da Torino all'ultimo paese piemontese). Il risultato va ancora moltiplicato per i giorni al mese che il consigliere si reca nel capoluogo per impegni istituzionali (di solito quattro o cinque). Al lettore lo sfizio della calcolatrice. Per fortuna ci pensa il governatore Roberto Cota a far risparmiare qualche quattrino alla collettività: lui, infatti, pur vivendo a Milano mantiene la sua residenza a Novara.
Nessun commento:
Posta un commento