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mercoledì 20 gennaio 2021

Stop all'emergenza nei Balcani




MAURO - in Bosnia in questo momento si sta consumando una catastrofe umanitaria nel silenzio più assordante. Nel Cantone dell'Una-Sana oltre 3.000 migranti, richiedenti asilo e rifugiati si trovano all'addiaccio, bloccati nei boschi, senza alcuna protezione. La temperatura è scesa sotto lo zero e nevica ma né le autorità locali né quelle internazionali vogliono trovare una soluzione a questa situazione disumana. Chiediamo che le autorità si attivino subito per trovare una soluzione a questa emergenza umanitaria.




Bosnia: Si fermi lo scacchiere della disumanità Bosnia: This inhuman chess game must stop

11.297 hanno firmato la petizione di RiVolti ai Balcani. Arriviamo a 15.000 firme!



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"RiVolti ai Balcani" raccoglie e condivide l'appello che arriva da singoli cittadini e cittadine, attivisti e volontari bosniaci, italiani e di altri paesi europei, affinché si fermi la catastrofe umanitaria che si sta consumando specialmente nel Cantone di Una Sana dove 3000 mila migranti, richiedenti asilo e rifugiati, vivono all'addiaccio. Di questi 1500 nel campo temporaneo di Lipa, a 30 km da Bihać, per i quali non vi è stata la volontà né dalle autorità locali né da quelle internazionali di trovare una soluzione. Sta nevicando e la temperatura è scesa sotto lo zero. Centinaia di persone si trovano qui bloccate all'aperto, altre centinaia si trovano sparse nei boschi senza assistenza. La rete "RiVolti ai Balcani" - composta da oltre 36 realtà e singoli impegnati a difesa dei diritti delle persone e dei principi fondamentali sui quali si basano la Costituzione italiana e le norme europee e internazionali - chiede all'Unione europea, all'Alto Commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite, alla delegazione dell'Ue all'Alto rappresentante in Bosnia Erzegovina, all'International Organization for Migration, al Consiglio dei Ministri della Bosnia Erzegovina, alle autorità del Cantone Una Sana e del Comune di Bihać, alle autorità delle due entità del paese – la Federazione e la Republika Srpska affinché: - sia trovata una soluzione immediata all'attuale emergenza umanitaria nell'area di Bihać e in Bosnia Erzegovina in generale;
- siano individuate soluzioni di sistema a lungo termine che dotino la Bosnia Erzegovina di un effettivo sistema di accoglienza e protezione dei rifugiati; - sia attivato un programma di evacuazione umanitaria e di ricollocamento dei migranti in tutti i paesi dell'Unione Europea. "RiVolti ai Balcani" collects and shares the appeals coming from individual citizens, activists and volunteers, bosnian, italian and from other european countries, , aimed at stopping the humanitarian catastrophe that is taking place especially in the Una Sana Canton where 3000 migrants, asylum seekers and refugees, are having to camp outdoors. Of these, 1500 in the temporary camp of Lipa, 30 km from Bihać, for whom neither local nor international authorities have wanted to find a solution. It is snowing and the temperature has fallen below 0°C. Hundreds of people are blocked here, , other hundreds are scattered in the woods without assistance. The network "RiVolti ai Balcani" - composed of over 36 entities and individuals involved in the protection of human rights and the fundamental principles of the Italian Constitution and European and international norms – request that the European Union, the United Nations High Commissioner for Refugees, the EU delegation to the High Representative in Bosnia Herzegovina, the International Organization for Migration, the Council of Ministries of Bosnia Herzegovina, the authorities of the Una Sana Canton and the Bihać Municipality, the authorities of the country's two Entities – the Federation and Republika Srpska: - find an immediate solution to the current humanitarian emergency in the Bihać area and Bosnia Herzegovina in general; - define long-term solutions equipping Bosnia Herzegovina with and effective refugee reception and protection system;- enact a humanitarian evacuation programme aimed at placing the migrants in all the countries of the European Union.


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