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mercoledì 27 gennaio 2021

La Rai vuole pagare dei figuranti per il pubblico a Sanremo: è giusto?




MAURO - con l'emergenza dovuta al Covid-19 uno dei settori più sofferenti nell'ultimo anno è stato quello della cultura, dei teatri, della musica e degli spettacoli dal vivo in generale. In questo contesto e per raggirare i DPCM, la Rai sta pensando di ingaggiare dei figuranti pagati al posto del pubblico per il Festival di Sanremo. Sono sempre persone sedute in platea, come potrebbe esserlo un normale pubblico. Perché il Teatro Ariston deve essere un'eccezione alla legge? Per questo i lavoratori dello spettacolo chiedono parità di trattamento tra i teatri, sei con loro?




Equità fra il Teatro Ariston e tutti gli altri Teatri italiani

38.595 hanno firmato la petizione di Claudio Bellumore. Arriviamo a 50.000 firme!



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La Rai, dopo il "no" al pubblico nel Teatro Ariston da parte del Prefetto di Imperia, Alberto Intini, sta pensando di ingaggiare dei figuranti al posto del pubblico per il Festival di Sanremo. Visti tutti i DPCM dei mesi scorsi che vietano lo svolgimento di qualsiasi evento aperto al pubblico in teatri, sale da concerto, luoghi assimilabili o addirittura all'aperto, questo è inaccettabile. Cosa cambia tra i figuranti e il pubblico? Non si tratta sempre di persone sedute in platea che assistono allo spettacolo? Ne differisce solo il nome, un ottimo escamotage legale che offende tutti gli italiani che non possono lavorare nei teatri e quelli che da mesi non possono godere dell'Arte. Pertanto tutti i lavoratori del settore Arte e Spettacolo e tutti coloro che tengono a cuore questa causa, CHIEDONO parità di trattamento, in quanto il Teatro Ariston non è e non deve essere un'eccezione alla legge.In altro modo, anche tutti gli altri Teatri italiani potrebbero applicare rigidi criteri e protocolli di monitoraggio della diffusione del COVID-19, sanificazione e distanziamento, come hanno già fatto nei mesi estivi con ottimi risultati.La legge è uguale per tutti(?).Grazie.


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