contributo del Prof. Federico Valerio, pubblicato a questo indirizzo..
SUNTO RELAZIONALE:
Impianti termoelettrici a biomasse
Nel nostro Paese l'uso di biomasse per la produzione di elettricità è in forte espansione per gli ingenti incentivi dati a questa produzione, con il meccanismo dei certificati verdi.
L'impatto ambientale delle centrali a biomasse Per l'approvazione di una centrale a biomasse ci sembra insufficiente, come di solito si vede scritto nei documenti di presentazione, un semplice riferimento all'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili; questo è un requisito obbligatorio per legge, per ottenere l'autorizzazione, ma che da solo non garantisce la salute dei cittadini esposti agli inquinanti, comunque prodotti ed immessi nell'ambiente. i fanno esplicito riferimento alla Direttiva 96/62/CE sulla gestione e qualità dell'aria ambiente dei paesi dell'Unione che, all'Articolo 1 individua tra i suoi obiettivi quello di "mantenere la qualità dell'aria ambiente, laddove è buona, e migliorarla negli altri casi". Nella progettazione spesso si ignora il fatto che gli inquinanti, immessi direttamente e indirettamente nell'ambiente dall'attività della centrale (in particolare ossidi di azoto e ozono) possono, in modo rilevante, ridurre la produzione agricola [14-16] e l'accumulo nell'ecosistema di composti persistenti (metalli, policiclici, diossine) [17] [18], prodotti dalla combustione. Altro problema critico è il livello di tossicità delle ceneri ed in particolare delle ceneri volanti raccolte dagli impianti di depurazione dei fumi. Anche questo specifico argomento non ci sembra adeguatamente approfondito nelle relazioni fornite.
SUNTO RELAZIONALE:
Impianti termoelettrici a biomasse
Nel nostro Paese l'uso di biomasse per la produzione di elettricità è in forte espansione per gli ingenti incentivi dati a questa produzione, con il meccanismo dei certificati verdi.
L'impatto ambientale delle centrali a biomasse Per l'approvazione di una centrale a biomasse ci sembra insufficiente, come di solito si vede scritto nei documenti di presentazione, un semplice riferimento all'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili; questo è un requisito obbligatorio per legge, per ottenere l'autorizzazione, ma che da solo non garantisce la salute dei cittadini esposti agli inquinanti, comunque prodotti ed immessi nell'ambiente. i fanno esplicito riferimento alla Direttiva 96/62/CE sulla gestione e qualità dell'aria ambiente dei paesi dell'Unione che, all'Articolo 1 individua tra i suoi obiettivi quello di "mantenere la qualità dell'aria ambiente, laddove è buona, e migliorarla negli altri casi". Nella progettazione spesso si ignora il fatto che gli inquinanti, immessi direttamente e indirettamente nell'ambiente dall'attività della centrale (in particolare ossidi di azoto e ozono) possono, in modo rilevante, ridurre la produzione agricola [14-16] e l'accumulo nell'ecosistema di composti persistenti (metalli, policiclici, diossine) [17] [18], prodotti dalla combustione. Altro problema critico è il livello di tossicità delle ceneri ed in particolare delle ceneri volanti raccolte dagli impianti di depurazione dei fumi. Anche questo specifico argomento non ci sembra adeguatamente approfondito nelle relazioni fornite.
2 commenti:
De piffero, non ti ricordi che lei,franceschiello & c. avevano firmato per l'inceneritore.
Se non ti piacciono le centrali a biomasse tirati su le maniche e "bugia le ciape"
anonimo pirlozzolo a me della vostra centrale a biomasse non mi cambia la vjta x' non sono e non vivo a s.g. pero' leggendo il blog e facendo parte di un comitato che contrasta l'inquinamento e ricordando quando ci incontravamo nelle battaglie x l'inceneritore del canavese ricordo che vi era il gruppo gerbo grande ed un cane sciolto che chiamavano quercs e quando ho letto di questo insediamento mi sono chiesto x' nessuno battagliava per difendere il proprio territorio ed ho pensato di inviare qualche informazione per aiutare. se poi a voi che abitate li nulla vi frega beh cavolo vostri e buona fortuna pirla.
Posta un commento