SINDACO NON TI VERGOGNI NEPPURE UN POCHINO ?
Hai amministrato con i criteri paranoici per 10 anni riducendo il paese ad una fogna in tutti i sensi , anche quello " sociale " di cui blateri senza conoscerne il significato ed ora ti prepari a continuare attraverso la investitura di una testa di legno che si faccia " guidare" modello burattino così come era successo per te guidata dal " galantuomo" Ciko , gran bidonista ?
E poi che " burattini " teleguidati si prospettano. ...
La Romano ? QUELLA DEI GIUDICI " OTTUSI " , gran modello del vostro senso della legalità
Il Galati ? QUELLO NEMMENO IN GRADO DI CAPIRE COSA VIENE DETTO IN CONSIGLIO (basta ricordarsi le scemenze dette e scritte per la faccenda asilo....) PER FAVORE SPARITE !!!
AVVISO DI VENDITA Fabbricato Civile - San Giusto Canavese .07.2013La sottoscritta
Professionista Delegata dr.ssa Daniela Rendine, vista l’ordinanza di
delega del Giudice dell’Esecuzione presso il Tribunale di Ivrea dr.ssa
Stefania Frojo ORDINA LA VENDITA SENZA INCANTOdella piena proprietà del seguente bene immobile, da vendersi nello stato di fatto e di diritto in cui oggi si trova.LOTTO UNICO Sotto il profilo della regolarità edilizia dovranno essere presentate: la fine lavori, la richiesta di agibilità con le relative dichiarazione di conformità degli impianti e la variazione catastale. Altre informazioni sono contenute nella perizia dell' Arch. Francesco Diemoz che si richiamaintegralmente. L'immobile è occupato dagli esecutati e pertanto libero ai fini della procedura.
Presentato stamani a Palazzo Vecchio il nuono regolamento urbanistico comunale (RUC) appena adottato dalla giunta.
“Il regolamento urbanistico - ha detto il sindaco Matteo Renzi - è un
passo in avanti straordinario: dopo il Piano strutturale a volumi zero,
primi tra le grandi città a farlo, adesso variamo questo strumento,
anch’esso a volumi zero, che consentirà la trasformazione di oltre 750
mila metri quadrati di città”.
“Ci conforta molto il fatto -
commenta il presidente dell'Ordine degli architetti di Firenze e
provincia, Alessandro Jaff - che dopo tanto tempo, dopo quindici anni
per l'esattezza, si cominci a intravedere la luce in fondo al tunnel e
ci si avvii alla fase finale di un percorso necessario per dotare la
città di un disegno unitario e coerente. La sfida, che deve portare a
ricadute positive anche in termini occupazionali ed economici, è quella
della rigenerazione urbana e del riuso degli spazi esistenti. Un
principio che da sempre il nostro Ordine condivide e rilancia. Non
appena sarà reso noto il testo, saremo lieti di dare un contributo in
termini di osservazioni al nuovo Regolamento urbanistico, proseguendo il
rapporto collaborativo già instaurato con l'assessorato e con gli altri
Ordini professionali, con lo spirito propositivo che sempre cerchiamo
di avere”. REGOLAMENTO - Il Regolamento Urbanistico approvato oggi dalla giunta si compone
di due parti: una di disciplina ordinaria, non sottoposta a decadenza,
che gestisce la trasformazione fisiologica della città e che si attua
attraverso l’intervento edilizio diretto, ed una parte straordinaria
(“strategica”) che decade dopo 5 anni. Questa seconda parte comprende
gli interventi che richiedono piano attuativi, le nuove attrezzature e
gli spazi collettivi.
Alcuni numeri del regolamento urbanistico
• è il primo regolamento urbanistico della città di Firenze
• è un regolamento urbanistico a volumi “0”
• oltre 750.000 metri quadri di superficie in movimento tramite gli
interventi di trasformazione previsti (interventi di restauro e
risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ristrutturazione
edilizia anche con demolizione e ricostruzione, ristrutturazione
urbanistica, nuova edificazione)
• 1.500.000.000 euro (1,5 miliardi di euro) il costo degli interventi che si renderanno possibili
• 10.000 i posti di lavoro creati con tali interventi (2.000 posti di lavoro per 5 anni)
• oltre 60.000.000 di euro gli oneri di urbanizzazione previsti dalle aree in trasformazione
• 73 aree di trasformazione, 17 aree con superficie in trasferimento, 21
aree con superficie in atterraggio, 111 aree per servizi dove
realizzare strade piste ciclabili, parcheggi, impianti sportivi, verde
pubblico e altri servizi pubblici
• quasi 40 mq ad abitante per le dotazioni di servizi collettivi (verde
pubblico, parcheggi, servizi sanitari, scolastici, ricreativi etc); più
del doppio di quanto previsto dalle norme nazionali. Alcune parole del regolamento urbanistico La semplificazione nelle procedure: possibilità di intervenire senza
piano attuativo e quindi con intervento edilizio diretto in caso di
restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia con
mutamento della destinazione d’uso originaria. La facilità d’uso del regolamento urbanistico grazie a oltre 200 schede norma,
nelle quale oltre alla destinazione di progetto, la superficie e le
modalità di intervento, è descritto il tipo di intervento consentito,
gli obiettivi dell’intervento, le prescrizioni, le specifiche
mitigazioni, la fattibilità idraulica geologica e sismica. La perequazione come strumento operativo
: la perequazione è trasferimento di superfici incongrue da un luogo ad
un altro. Il regolamento urbanistico per la prima volta definisce le
aree di trasferimento e le aree di atterraggio. Per l’eliminazione delle
forme di degrado è prevista la cessione gratuita degli spazi utili alla
collettività. La premialita’ per il trasferimento: nel caso di trasferimento con
medesima destinazione di quella originaria la premialità sarà del 20%
(ovvero un aumento della superficie pari al 20%), mentre nel caso si
mantenga la destinazione d’uso originaria la premialità sarà del 30%. La flessibilita’ nelle trasformazioni: qualora la previsione di
trasformazione contempli un mix di destinazioni d’uso, l’articolazione
percentuale di queste ultime può variare in più, o in meno del 20% della
superficie complessiva La rigenereazione urbana diffusa costituita da recuperi (dal restauro
alla ristrutturazione edilizia di edifici o complessi di edifici
esistenti), demolizioni con ricostruzioni/ristrutturazioni urbanistiche,
perequazione urbanistica con trasferimenti di superfici. La rete ecologica
e la riqualificazione ambientale: il regolamento urbanistico individua
40 aree di riqualificazione ambientale ovvero nodi e porzioni lineari
della rete ecologica che necessitano prioritariamente di interventi
mirati a rendere la rete più efficiente. E’ stato quindi definito un
programma di interventi cui l’amministrazione deve fare riferimento nel
disporre le risorse necessarie alla esecuzione degli interventi. Il
regolamento urbanistico propone di dedicare il 20% degli oneri di
urbanizzazione primaria alla riqualificazione della rete. Ottimizzazione del patrimonio esistentecon miglioramento prestazione
energetica:e’ ammesso l’incremento della superficie, all’interno della
sagoma esistente, se si garantisce un miglioramento in termini di
prestazione energetica.
Potenziamento del trasporto pubblico ed agevolazione del trasporto
privato: un insieme equilibrato di interventi che conducono al
potenziamento del trasporto pubblico ma contemporaneamente individuano
un assetto del trasporto privato in grado di agevolare gli spostamenti
tangenziali e di penetrazione, eliminando i punti di congestione e di
frizione con il trasporto pubblico. La mobilita’ sostenibile tramite la realizzazione di piste ciclabili e parcheggi scambiatori
Modalita’ alternative per l’accesso alla casa: l’housing sociale si
impone nelle trasformazioni ove sia prevista la destinazione
residenziale, che interessino una sul complessiva superiore a 2000 metri
quadri il reperimento di una quota pari al 20% di sul (superficie utile
lorda) da destinare alla residenza in forma convenzionata. L’attuazione
del regolamento urbanistico potrebbe teoricamente produrre circa 50.000
metri quadri di sul dedicata a queste forme di housing sociale. Le trasformazioni programmate nel regolamento urbanistico
Le aree di trasformazione nelle diverse tipologie (area di
trasformazione, aree con superficie in trasferimento, aree con
superficie in atterraggio) interessano tutte le parti di territorio
definite utoe ad eccezione della utoe 7 (zona Mantignano Ugnano). La
parte di città in cui si opera la maggior parte delle trasformazioni è
l’ utoe 12, che interessa il nucleo storico Unesco e la prima espansione
ottocentesca, con oltre 20 aree che prevedono prevalentemente il
mutamento della destinazione d’uso attraverso interventi conservativi di
immobili aventi sul >2000 metri quadri. La declinazione delle
funzioni con l’attribuzione delle destinazioni d’uso ai contenitori di
valore storico conferma la prevalenza della destinazione residenziale,
ma sulla base delle valutazioni effettuate ha riequilibrato il dimensionamento
a favore delle altre destinazioni (turistico ricettivo, commerciale) ed
in particolare della destinazione direzionale comprensiva delle
attività private di servizio. A tale proposito occorre sottolineare che
le attività private di servizio accolgono molteplici funzioni non
altrimenti collocabili negli altri capisaldi delle destinazioni d’uso
fra i quali centri di formazione professionale, scuole di alta
formazione, sviluppo di impresa, incubatori ecc., destinazioni di cui è
auspicabile l’insediamento nel centro storico Unesco dove è localizzata
la maggior parte degli interventi dell’utoe 12. La destinazione
turistico-ricettiva interessa il nucleo storico Unesco esclusivamente
per l’intervento di trasformazione dell’ex Teatro Comunale, mentre le altre quote riguardano interventi localizzati nella fascia ottocentesca. Segue per maggior numero di trasformazioni la utoe 3 nella quale si
registrano sostanzialmente dei mutamenti di destinazione di immobili
esistenti (2 di proprietà comunale). L’utoe 3 è interessata anche dalla
previsione dell’insediamento di un campeggio in località Rovezzano
per permettere la dismissione del campeggio Michelangelo e di due nuovi
impianti sportivi a cielo aperto, tutte attività che confermano il
ruolo di spazi per il tempo libero nelle diverse accezioni, confermando
il ruolo del parco fluviale dell’Arno .
Le utoe 8, 9 e 10 sono interessate dalle trasformazioni più consistenti
che modificheranno la zona ovest della città. In particolare si rileva
la trasformazione di zone ex produttive dismesse di consistenti
dimensioni in ambiti urbani fra le quali le più importanti sono ex Manifattura Tabacchi ed ex Officine Grandi Riparazioni, nella utoe 8, la ex Gover nell’ utoe 9, e la trasformazione del Centro alimentare polivalente (Mercafir)
e del Panificio Militare nell’utoe 10. Da sottolineare che l’utoe 9 e
10 sono anche interessate da interventi consistenti di nuova
edificazione derivanti dal residuo del prg previgente e confermati nel
piano strutturale. Mentre nell’utoe 8 e 9 viene confermata la prevalenza della residenza,
l’utoe 10 è caratterizzata, proprio per la presenza della trasformazione
del Centro alimentare polivalente da un mix funzionale tutto rivolto a
destinazioni diverse dalla residenza con una quota consistente dedicata
ad attività industriali e artigianali, che configureranno il nuovo
centro dedicato al settore alimentare e dalla presenza consistente di
attività commerciali in media struttura di vendita, correlate all’insediamento del nuovo stadio
(oltre alla media struttura di vendita prevista nell’ex Panificio
militare). Si evidenzia che per dare risposta alla domanda di turismo
open air è stata prevista un’ulteriore area per campeggio ad ovest della
città in località Mantignano nell’utoe 8. Le utoe 2 e 11
sono interessate da un minor numero di trasformazioni che riguardano
sempre insediamenti produttivi dismessi all’interno del tessuto
urbanizzato. L’intervento più consistente e delicato riguarda l’area ex
Cerdec, stabilimento dismesso ormai da tempo posto fra le Ville medicee
ed il borgo storico di Castello nell’utoe 11. Gli altri interventi di
più limitate dimensioni si convertono per la maggior parte in
insediamenti a destinazione residenziale. Le utoe 1, 4 e 5,
che interessano il territorio collinare posto a nord e a sud del
comune, compreso l’abitato fra Porta Romana e il Galluzzo, sono
accomunate dalla presenza di interventi di mutamento di destinazione
d’uso di complessi edilizi anche di valore storico-architettonico, in
origine servizi pubblici o privati (caserme, attrezzature
socio-sanitarie, scuole e convitti) per la maggior parte dismessi o
sottoutilizzati. Il regolamento urbanistico prevede per questo tipo di
trasformazioni il prevalente insediamento di residenza.
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Elenco delle utoe (unità territoriali organiche elementari)
utoe 01 - zona collinare a nord della città
utoe 02 - cure / faentina /campo di marte / coverciano
utoe 03 - madonnone / rovezzano / gavinana / varlungo / viale europa
utoe 04 - zona collinare sud
utoe 05 - via senese / due strade / galluzzo
utoe 06 - via baccio da montelupo / soffiano
utoe 07 - mantignano ugnano
utoe 08 - isolotto / argingrosso / cascine / s.iacopino / puccini
utoe 09 - via pistoiese / via pratese
utoe 10 - novoli / firenze nova / via mariti / viale corsica
utoe 11 - statuto / dalmazia / careggi / sodo / castello
utoe 12 - centro storico e fascia ottocentesca
Tornano la neve e il freddo sul Piemonte. Sia prima delle nuove
nevicate sia dopo rimarrà marcato il pericolo di valanghe su tutto
l’arco alpino. Il maltempo dovrebbe poi spostarsi al centro sud
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Nuovo regolamento urbanistico: trasformate 73 aree, creati 10mila ...FirenzeToday-1 ora faPresentato stamani dal sindaco Matteo Renzi il ruc (regolamento ...Renzi - è un passo in avanti straordinario: dopo il Piano strutturale a volumi zero, ... Il Regolamento Urbanistico approvato oggi dalla giunta si compone di ...
Mediapolis, nominato il commissariodi Rita Cola
Albiano, entro metà febbraio una prima valutazione. Intanto si fanno avanti San Giorgio, San Giusto e Montalenghe
E
dopo il sindaco di Bollengo, Luigi Ricca, che ha rilanciato l'area ex
Olivetti di Scarmagno come luogo per ricollocare il parco e quello di
Borgofranco, Fausto Francisca, che propone l'area industriale ex Alcan,
anche i sindaci di San Giorgio, San Giusto e Montalenghe si sono fatti avanti. Giosi Boggio, Massimo
Arri e Valerio Grosso, hanno firmato una lettera inviata
all’amministratore di Mediapolis Villa. E scrivono: «Le chiediamo di
valutare l’ipotesi di insediamento sui nostri territori del parco a tema
e annessi centri commerciali»....
I COMMENTI-Così il ministro per le infrastrutture e i trasporti, Maurizio Lupi all'annuncio delle dimissioni della De Girolamo: «Rispetto il grande ...
POLITICA & GIUSTIZIARimborsopoli, scavate nel centrosinistra Un
esposto di tre cittadini (pare su suggerimento del centrodestra) si
oppone alla richiesta di archiviazione degli esponenti di Pd e alleati.
L'avvocato Vecchio: "L'elettore può agire sostituendosi agli enti
pubblici". Contestato il principio del favor rei - LEGGI L'ATTO
Su Rimborsopoli ci sono stati due pesi e due misure. Il teorema più volte enunciato dal governatore Roberto Cota,
tra gli indagati dell’inchiesta sull’utilizzo dei fondi dei gruppi
regionali – è alla base di un esposto promosso da tre privati,
assistititi dall’avvocato Maurizio Vecchio, in cui si
chiede di riaprire le indagini sui consiglieri di centrosinistra, tutti
avviati verso l’archiviazione, con la sola eccezione di Andrea Stara, eletto nella lista di Insieme per Bresso e oggi iscritto al Pd, sul quale gli inquirenti hanno chiesto un supplemento di indagine, dell’esponente dei Moderati Michele Dell’Utri e dei tre eletti nell’IdvAndrea Buquicchio, Luigi Cursio e Tullio Ponso.
L'iniziativa prende spunto da un decreto legislativo del 2000 che
«consente al cittadino elettore - spiega l’avvocato Vecchio - di agire
in sostituzione del Comune e della Provincia per tutte quelle azioni che
questi Enti, per loro inattività, non propongono». Inoltre, secondo
l’atto di opposizione depositato oggi «le premesse alla richiesta di
archiviazione, prima ancora che gli elementi di indagine riferibili a
ciascuno degli indagati, muovono da una considerazione, in tema di dolo,
non condivisibile ma soprattutto “insufficiente”». Si contesta il
“metro” di valutazione - precisa il legale - adottato dalla Procura per
valutare la responsabilità dei singoli Consiglieri» perché «introdurre
il principio di “buona fede” in una tale vicenda - conclude - è quanto
meno non condivisibile da un punto di vista giuridico».
I ricorrenti sono Filippo Ferraro, Pietro Ricca e Giorgio Rizzato,
quest'ultimo dirigente sindacale dell'Ugl, e c’è chi sarebbe pronto a
giurare che l’imbeccata sarebbe giunta loro proprio da qualcuno dei
malcapitati consiglieri di centrodestra rinviati a giudizio. Si legge
nell’esposto formulato dall’avvocato Vecchio (foto): “Essi hanno piena
legittimazione a proporre opposizione alla richiesta di archiviazione.
L’assunto trova fondamento nella obiettiva situazione venutasi a creare
nel procedimento de quo in alcuni precisi riferimenti normativi che
disciplinano la c.d. “azione popolare” del cittadino che ha facoltà di
surrogarsi all’inerzia della Pubblica amministrazione. Vi è innanzitutto
una obiettiva situazione di inerzia della Regione Piemonte determinata
dall’evidente posizione conflittuale dei consiglieri (sia di maggioranza
che di minoranza) che impedisce al soggetto legittimato di esprimere le
corrette valutazioni in ordine alle azioni che direttamente
spetterebbero a tale Ente: l’eventuale opposizione alla richiesta di
archiviazione e l’eventuale costituzione di parte civile nei confronti
degli imputati”.
Nell’atto il legale contesta il principio del favor rei, adottato dai
giudici inquirenti. “Il mancato rispetto della norma e la sua palese
violazione – si legge – avrebbero dovuto, sul versante dell’emento
soggettivo, richiedere una specifica valutazione di stretta inerenza
all’attività politica del Gruppo Consiliare e nemmeno del singolo
consigliere. Sono infatti i singoli consiglieri – quali membri del
Gruppo Consiliare - ad aver disatteso, violandola, la norma dell’art. 4
(quella in cui si stabiliscono le modalità di utilizzo di tali fondi
ndr)”. Insomma, indipendentemente dal beneficio che ne abbiano tratto,
che si parli di un euro o di molto di più, i consiglieri sono tenuti a
conoscere le leggi che loro stessi (o chi li ha preceduti) hanno votato.
Di conseguenza “le premesse alla richiesta di archiviazione […] muovono
da una considerazione, in tema di dolo, non condivisibile ma
soprattutto “insufficiente”.
LEGGI L'ATTO
SI
AVVICINA CARNEVALE, LO STATO CI FA GLI SCHERZETTI. E' IL CASO DI DIRE
CHE NON HANNO CAPITO NIENTE QUALORA QUESTA FOSSE LA LORO UNICA SOLUZIONE
PER I 545 MILIARDI CHE FORMANO IL FORZIERE CARTACEO DELL'AGENZIA DELLE
ENTRATE.RITENGO CHE AVE...Visualizza altro
Respinta
la proposta di ridurre la "pensione" dei consiglieri regionali: un
assegno che arriva fino a 7mila euro mensili. Percepito al momento da
146 politici, ne usufruiranno gli attuali inquilini di Palazzo Lascaris
al compimento dei 65 anni Sobri e virtuosi a parole, i nostri politici, ma guai a toccare il
portafoglio. I consiglieri regionali hanno eretto barricate in difesa
dei loro vitalizi, attuali e futuri, giacché i tanto sbandierati tagli
ai costi della politica avranno effetto – almeno per quanto riguarda la
lauta pensione degli eletti a Palazzo Lascaris – sono a partire dalla
prossima legisla... presentati dalla Federazione della Sinistra (Fds)
finalizzati a effettuare un taglio sui vitalizi dei consiglieri
regionali. Contro si è espressa la maggioranza di centrodestra e della Lega Nord, ma persino le opposizioni (Pd, Udc e 5 stelle), non partecipando al voto, hanno contribuito a bocciare il provvedimento. Unica, meritevole eccezione Sel, rappresentata da Monica Cerutti.
Dicono che… neppure lui crede davvero alla possibilità di una corsa per
conquistare uno scranno al Parlamento europeo. Secondo i bene
informati, il vero obiettivo di Deodato Scanderebech, che ieri ha
annunciato il suo “ritorno in politica”, sarebbe quello di aprire le
trattative e rimettersi sul mercato. Con nessuna preclusione verso il
colore politico. Dopo i suoi trascorsi in quasi tutte le formazioni
dell’arco costituzionale (Forza Italia, Moderati, Udc, Pdl, F...
Eugenio Benettazzo è economista indipendente. Oggi le sue analisi e le sue conferenze di borsa sono seguite in tutta Italia. il 14 febbraio il suo Tour "Money for nothing" approda a Milano: vuoi saperne di più ? >> clicca qui <<
messaggio inviato nel rispetto del Decreto legislativo 196/03
...UNA COMUNISSIMA LETTERA..CON TANTO DI TIMBRI CHE LEGALIZZANO LA FIRMA DELLO SCRITTO.. ECCO SVELATO L'ARCANO DELLA CARTA DI FORMAGGIO, CHE TALE NON E'...FORSE SOLO PUDORE DELLA PRIVACY...E NON LA FESSERIA O STUPIDITA' PERSONALE...PRIMA DI DIRE E GIUDICARE...INFORMARSI, L'APPARENZA SPESSO INGANNA...E NON RENDE GIUSTIZIA E VERITÀ'...