sabato 17 maggio 200 PIERO PIERO E SAN GIUSTO CANAVESE
TRATTO DAL CANAVESE DEL 16.05.2008
E QUI SOTTO INVECE
TRATTO DALLA SENTINELLA DEL 14 .11.2007
Revochiamo la cittadinanza a Piero Piero'
Castellamonte, lo chiede Scala assessore di Alleanza Nazionale
di Dario Ruffatto
CASTELLAMONTE.
Un altro colpo di spugna all'opera svolta, nello scorso quinquennio, dalla giunta di centrosinistra presieduta da Eugenio Bozzello, arriverà nelle prossime settimane da parte della nuova coalizione di centrodestra guidata da Paolo Mascheroni. L'assessore Piero Scala, di Alleanza Nazionale, sta infatti formalizzando la richiesta (da discutere in una prossima seduta del consiglio comunale), di revocare la cittadinanza onoraria a Piero Urati 'Piero Piero'. 'Piero Piero' è stato comandante del raggruppamento Brigate Matteotti divisione 'Giorgio Davito', durante la Resistenza. La cittadinanza onoraria venne concessa due anni fa a Piero Urati, ora 85enne, dall'allora sindaco Eugenio Bozzello che motivò la decisione con il fatto che furono proprio gli uomini di 'Piero Piero' a liberare la città dai nazifascisti. «Riteniamo che la revoca della cittadinanza onoraria a Piero Urati conferita dall'ex sindaco Bozzello durante la ben nota 'pasticciata' riunione del consiglio comunale di due anni fa - rileva Scala -, sia un atto doveroso e in coerenza con quanto espresso sia precedentemente sia durante la campagna elettorale della scorsa primavera dai componenti della nostra lista e dai nostri più stretti collaboratori». Secondo l'attuale assessore ai Lavori Pubblici, la motivazione è la stessa che, all'epoca del conferimento, spinse sia il responsabile locale di An Carlo Romito, e gli allora consiglieri di minoranza, a protestare vibratamente nei confronti della decisione presa dalla giunta Bozzello. Prese di posizioni ribadite anche durante un convegno dal titolo 'Piero Piero, no grazie', al quale parteciparono numerosi cittadini castellamontesi e dei centri limitrofi. «Ritenevamo allora, e riteniamo sia valido ancora adesso - aggiunge Scala - inopportuno il conferimento della cittadinanza onoraria al comandante Piero Piero, in quanto personaggio estremamente chiacchierato. Partigiano al quale, nonostante la figura di comandante, non è mai stata conferita alcuna benemerenza pubblica. Ritengo pertanto che il conferimento della cittadinanza onoraria a Piero Urati abbia notevolmente diviso il paese, e non solo, e pertanto sia doveroso revocarla». La probabile revoca della cittadinanza onoraria concessa della giunta di centrosinistra a Piero Urati sarebbe, secondo alcuni castellamontesi, una risposta indiretta alla decisione presa cinque anni orsono dalla giunta Bozzello la quale, appena insediata, cambiò l'intitolazione della piazza nei pressi della chiesa di San Rocco, intitolata dalla precedente amministrazione Massucco, ai Martiri delle Foibe, sostituendola con "Sandro Pertini". Prossimamente la nuova strada (il proseguimento di via Giraudo) verso l'area industriale del Masero verrà intitolata proprio ai Martiri delle Foibe.
(14 novembre 2007)
E QUI SOTTO INVECE
TRATTO DALLA SENTINELLA DEL 14 .11.2007
Revochiamo la cittadinanza a Piero Piero'
Castellamonte, lo chiede Scala assessore di Alleanza Nazionale
di Dario Ruffatto
CASTELLAMONTE.
Un altro colpo di spugna all'opera svolta, nello scorso quinquennio, dalla giunta di centrosinistra presieduta da Eugenio Bozzello, arriverà nelle prossime settimane da parte della nuova coalizione di centrodestra guidata da Paolo Mascheroni. L'assessore Piero Scala, di Alleanza Nazionale, sta infatti formalizzando la richiesta (da discutere in una prossima seduta del consiglio comunale), di revocare la cittadinanza onoraria a Piero Urati 'Piero Piero'. 'Piero Piero' è stato comandante del raggruppamento Brigate Matteotti divisione 'Giorgio Davito', durante la Resistenza. La cittadinanza onoraria venne concessa due anni fa a Piero Urati, ora 85enne, dall'allora sindaco Eugenio Bozzello che motivò la decisione con il fatto che furono proprio gli uomini di 'Piero Piero' a liberare la città dai nazifascisti. «Riteniamo che la revoca della cittadinanza onoraria a Piero Urati conferita dall'ex sindaco Bozzello durante la ben nota 'pasticciata' riunione del consiglio comunale di due anni fa - rileva Scala -, sia un atto doveroso e in coerenza con quanto espresso sia precedentemente sia durante la campagna elettorale della scorsa primavera dai componenti della nostra lista e dai nostri più stretti collaboratori». Secondo l'attuale assessore ai Lavori Pubblici, la motivazione è la stessa che, all'epoca del conferimento, spinse sia il responsabile locale di An Carlo Romito, e gli allora consiglieri di minoranza, a protestare vibratamente nei confronti della decisione presa dalla giunta Bozzello. Prese di posizioni ribadite anche durante un convegno dal titolo 'Piero Piero, no grazie', al quale parteciparono numerosi cittadini castellamontesi e dei centri limitrofi. «Ritenevamo allora, e riteniamo sia valido ancora adesso - aggiunge Scala - inopportuno il conferimento della cittadinanza onoraria al comandante Piero Piero, in quanto personaggio estremamente chiacchierato. Partigiano al quale, nonostante la figura di comandante, non è mai stata conferita alcuna benemerenza pubblica. Ritengo pertanto che il conferimento della cittadinanza onoraria a Piero Urati abbia notevolmente diviso il paese, e non solo, e pertanto sia doveroso revocarla». La probabile revoca della cittadinanza onoraria concessa della giunta di centrosinistra a Piero Urati sarebbe, secondo alcuni castellamontesi, una risposta indiretta alla decisione presa cinque anni orsono dalla giunta Bozzello la quale, appena insediata, cambiò l'intitolazione della piazza nei pressi della chiesa di San Rocco, intitolata dalla precedente amministrazione Massucco, ai Martiri delle Foibe, sostituendola con "Sandro Pertini". Prossimamente la nuova strada (il proseguimento di via Giraudo) verso l'area industriale del Masero verrà intitolata proprio ai Martiri delle Foibe.
(14 novembre 2007)
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