Fassino Vs Pd: "Nessuna lezioneda chi ha prosciugato le casse"
Pubblicato Domenica 09 Ottobre 2011, ore 8,29
Il sindaco replica duramente ai compagni di partito che esprimono critiche sul piano di dismissioni delle partecipate. Cresce il malessere all'interno della maggioranza: "Tagliati fuori da Palazzo Civico". Stasera riunione della segreteria provinciale
"Non accetto lezioni da parte di chi ha lasciato le casse del Comune nell'attuale stato". Con queste parole sferzanti, pronunciate nel corso dell'ultima riunione del gruppo consiliare Pd, Piero Fassino avrebbe replicato alle critiche provenienti dai suoi stessi compagni di partito in merito al piano di dismissioni delle partecipate predisposto dalla Giunta per far fronte alla drammatica situazione debitoria di Palazzo Civico. A far saltare la mosca al naso del sindaco pare siano state in particolare le perplessità espresse da quei consiglieri – AlessandroAltamura e Domenico Mangone in primis - che nel precedente mandato sedevano nell'esecutivo e quindi, a suo giudizio, sono in qualche modo corresponsabili del dissesto finanziario.
«La verità è che si vuole imporre un clima da caserma in cui i consiglieri di maggioranza rispondano "signorsì" alle volontà della Giunta», spiega un esponente democratico, ex diessino, al suo secondo mandato in Sala Rossa. «A volte mi chiedo che ci stiamo a fare e non è con i contentini, tipo il seminario di Bard, una sorta di Cepu per amministratori carenti dei "fondamentali", che si risolve la mortificazione del ruolo del Consiglio». A preoccupare una parte consistente del gruppo e del partito è il piglio "autarchico" di Fassino nel prendere decisioni che invece devono coinvolgere ampi strati della città, partendo dai principali stakeholder «che paiono, invece, completamente estranei o, addirittura diffidenti».
Proprio per fare il punto sulla maxi operazione di ristrutturazione delle partecipazioni municipali e per sedare il crescente malessere nella pattuglia consiliare, questa sera è convocata la segreteria provinciale del Pd. Fassino ha chiesto a Paola Bragantini una forte azione del partito a sostegno delle scelte di Palazzo Civico. Ma c'è chi non ha per nulla intenzione di approvare la manovra a scatola chiusa e vuole vederci chiaro, ad iniziare dal pool di professionisti che affiancherà il Comune nella trasformazione in holding di Fct e nella nascita di Hct. E qualcuno fa già il nome di un noto studio di avvocati d'affari. Vedremo
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