Domenica 26 Febbraio un'imbarcazione con a bordo numerosi migranti (oltre 200) si è spezzata a un centinaio di metri metri dalla riva di Crotone. 64 sono i morti accertati, un numero indefinibile le vittime ancora da recuperare, si ritiene almeno 30-40. Tra loro tantissimi bambini: 14 sono quelli recuperati tra cui due gemellini di pochi anni e un neonato di pochi mesi. Le vittime minorenni hanno un'età compresa tra i 14 anni e gli otto mesi. La maggior parte dei migranti proveniva da zone devastate da guerra e terremoti come Afghanistan, Iraq, Iran, Siria.La procura di Crotone ha aperto un fascicolo di indagine per approfondire quello che ha condotto a questa strage (dove i soccorsi che avrebbero potuto evitare la strage non sono pervenuti nonostante l'imbarcazione fosse stata segnalata da ore).Il ministro italiano Piantedosi, in conferenza stampa, ha rilasciato delle dichiarazioni che in qualsiasi altro stato europeo e paese civilizzato avrebbero portato alle sue immediate dimissioni.Di seguito ledichiarazioni del Ministro:«L'unica cosa che va detta ed affermata è: i migranti non devono partire».. «La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo le vita dei propri figli».Non c'è nulla da replicare ad un ministro che asserisce che non si può partire in mare per disperazione, addirittura arrivando alla colpevolizzazione delle vittime e delle madri che decidono di mettere su di un barcone i propri figli per cercare di salvarli dalla morte certa delle bombe e della fame.Un ministro che probabilmente non ha mai sentito con le proprie orecchie il rumore delle bombe sulla sua testa, che non ha mai visto con i suoi occhi uno stupro di gruppo perpetrato sulle donne provenienti da alcuni di questi paesi. Certamente non ha mai provato entrambe le cose nello stesso momento.L'unica cosa che possiamo e dobbiamo fare in questo momento è chiedere a gran voce e pretendere le dimissioni del Ministro Piantedosi Nessuno salverà i bambini innocenti e i più fragili al nostro posto. Tocca a noi riscattare la loro vita e il rispetto della morte e della dignità di tanti innocenti, che hanno come unica colpa quella di essere nati nella parte sbagliata del mondo. E tocca farlo insieme. Tu da che parte stai?
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