Version Française Accogliere i russi che dicono "no" alla guerra criminale di Putin (l'Unione Europea deve proteggere i russi in fuga dalle repressioni e dalla mobilitazione criminale di Putin)Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea.Josep Borrell Fontelles, vicepresidente della Commissione incaricato del coordinamento dell'azione esterna dell'Unione europea.L'annuncio di Putin della parziale mobilitazione dei riservisti è un chiaro segnale alla comunità internazionale della sua volontà di continuare la sua guerra distruttiva che sta avendo tragiche conseguenze per l'Ucraina e conseguenze sempre più negative in tutto il mondo.Ma molti russi non sono pronti a morire per una causa che non hanno mai sostenuto e per una guerra che non hanno mai voluto. I russi hanno manifestato e sfidato le repressioni in Russia per esprimere il loro disaccordo con la guerra omicida di Putin dal 24 febbraio. Oggi ce ne sono ancora molti nelle strade delle città russe a dire NO alla guerra e NO alla mobilitazione.Sosteniamo i movimenti per la pace in Russia e i cittadini russi che stanno manifestando in questo momento in tutta la Russia contro la spirale sanguinaria del Cremlino. Questi russi hanno solo la scelta tra essere mandati a morte sotto minaccia o in prigione. Attualmente vengono anche arrestati per aver manifestato e vengono inviati a combattere in Ucraina.Una legge, approvata frettolosamente ieri, minaccia i militari di perseguire penalmente fino a 15 anni di carcere per qualsiasi tentativo di disertare o disobbedire agli ordini. E la resa volontaria all'esercito ucraino sarà punita con 10 anni di carcere.Fermiamo i sacrifici di ucraini e russi che si oppongono a questa terribile guerra! La cosiddetta mobilitazione "parziale" è un gesto criminale e disperato di Putin! Alla luce degli elementi sopra espressi, noi, membri dell'associazione "Russie-Liberties", proponiamo, su tutto il territorio dell'Unione Europea:1. di creare uno status giuridico speciale (visto umanitario e/o protezione temporanea) per i cittadini russi in fuga dalla Russia a seguito della loro pubblica opposizione alla guerra condotta dall'esercito russo in Ucraina 2. di istituire assistenza, anche finanziaria e legale, per l'accoglienza di tali cittadini russi nel territorio dell'UE L'associazione "Russie-Libertés", fondata a Parigi nel 2012, ha come obiettivo principale la difesa dei diritti umani e il sostegno allo sviluppo della democrazia in Russia. Siamo un gruppo di cittadini impegnati, indipendenti da qualsiasi partito politico o da qualsiasi altra influenza partigiana. In Francia portiamo la voce e le richieste dei rappresentanti della società civile russa, oppressa dal potere del Cremlino.Russia-Libertés ha combattuto fermamente, insieme alle organizzazioni ucraine in Francia, contro la guerra in Ucraina sin dal suo inizio nel 2014. Partecipiamo regolarmente a manifestazioni contro la guerra in Ucraina e facciamo parte del movimento internazionale Russians Against War. Siamo membri del Comitato Russia Europa, insieme a New Dissidents, Desk Russia, Community of Belarusians a Parigi e Citizens' Initiative for Europe (ICE).No alla guerra criminale di Putin e no alla mobilitazione criminale!
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