I lavoratori dei supermercati e di ogni negozio alimentare sono in prima linea dall'inizio della pandemia, continuano la loro attività senza sosta e senza adeguata protezione. Non hanno mai smesso di lavorare, non hanno mai cessato il contatto con i clienti, ma non sono mai stati nominati dalle istituzioni e non hanno ricevuto tutele o premi per i pericoli affrontati. Sono stanchi, stressati e, nonostante ciò, sempre a disposizione. In tanti hanno ricevuto le mascherine in ritardo o non le hanno ricevute, stessa cosa per il plexiglass alle casse. Divertenti le battute sul lievito che va a ruba, impressionanti i video dei supermercati svuotati all'inizio dell'emergenza. Dietro a tutto ciò c'erano loro. Mia mamma è proprio tra questi lavoratori, per cui sento questo tema molto vicino. Aveva paura ad entrare in casa con noi dopo una giornata a contatto con centinaia di persone, aveva paura di andare a lavorare tra i clienti con le mascherine sotto il mento o addirittura senza.La lettura di un recente articolo che parlava della morte di un dipendente di un negozio di alimentari a causa del Covid mi ha colpita e ho subito sentito la necessità di fare qualcosa di più concreto delle solite lamentele. Devono avere la priorità sulla vaccinazione. Subito.
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