TORINO
Sono padre, figlio e nipote gli aggressori degli “Hell’s Angels” nella sparatoria a Giaveno Due i motociclisti feriti: uno è grave al Cto. Aperto un fascicolo per tentato omicidio
federico genta
- giaveno Sono tre italiani, padre, figlio e nipote, i sospetti aggressori
della sparatoria di questa notte, giovedì, davanti al
ristorante-rifugio Aquila di Giaveno. I carabinieri hanno raccolto
importanti indizi che confermerebbero la loro presenza nel parcheggio
dove è stato investito un primo motociclista e poi ferito alla testa,
con un colpo di pistola, un altro componente degli Hell’s Angel. I
militari hanno sequestrato, oltre alle auto utilizzate, anche due armi:
una Glock calibro 40 e un revolver Smith & Wesson. I tre fermati
risultano tutti residenti a Giaveno. LE SGOMMATE E POI GLI SPARI
Tutto inizia alle 22,15, quando due
giovani, a bordo di un Fiat Doblò, hanno raggiunto il piazzale ricoperto
di neve e hanno iniziato a cimentarsi in sgommate e sbandate. Così è
nato il primo diverbio con alcuni bikers associati all’«Hell’s Angels
motorcycle club» di Torino, che ha la sua sede proprio in una delle sale
interne all’hotel l’Aquila. Successivamente i due, dopo aver fatto
ritorno alle rispettive abitazioni a Giaveno recuperando due pistole,
sono nuovamente ritornati con due auto all’hotel, accompagnati dal padre
di uno di loro. Hanno prima investito un uomo di 41 anni di San Giusto
Canavese (ricoverato a Rivoli con lesioni alle gambe), poi hanno colpito
alla fronte con un colpo di pistola un quarantaseienne di Villar
Focchiardo, ricoverato ora in pericolo di vita al Cto. Prima di fuggire
con due auto, gli aggressori hanno sparato colpi di pistola in aria:
indagano i carabinieri della Compagnia di Rivoli e del Comando
provinciale. I due feriti, rispettivamente di 42 e 47 anni, sono
entrambi pregiudicati. Fanno parte del celebre gruppo di motociclisti
«Hell’s Angel», così come gli altri diciassette componenti della banda,
presenti nel parcheggio al momento della sparatoria. Intanto, già in
mattinata, la procura aveva aperto un fascicolo per tentato omicidio.
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