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lunedì 31 marzo 2014

Bologna, sabato 5 aprile: le metodologie per investire in Borsa in maniera consapevole



Settimanale di Borsa sui titoli sottili, sui bond e sui fondi di investimento
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RITORNA IL CORSO DI INVESTIMENTO DI BORSA

Tutto è partito dal corso di Bologna. Era il 1995 ed eravamo quattro amici al bar. Prima organizzammo 2 edizioni del corso di 10 lezioni di analisi tecnica a Modena e poi ci spostammo a Bologna, a San Donato. Anno dopo anno fino al 2001. Non mi chiedete perché abbiamo smesso quel corso. Ora riprendiamo quel percorso forti degli errori e forti dei successi. E soprattutto sfruttando le nuove tecnologie: il corso si terrà on line da ottobre a marzo e solo l'ultima giornata sarà sotto le due Torri in compagnia di una nutrita schiera di trader italiani e forse di una star proveniente dall'estero. Gli argomenti ? Come selezionare i bond, le azioni e i fondi comuni di investimento ... ovvero il lavoro di Rendimento Borsa & Fondi ... per rendere indipendenti i lettori nella formulazione delle loro strategie e delle loro scelte di investimento. Chi è digiuno di Borsa può partire fin da ora con le nostre raccomandazioni di libri e di testi da studiare. Insomma un percorso serio per chi vuole diventare "grande" nella gestione dei propri risparmi. Per maggiori informazioni potete trovare il programma del corso su www.riuscireinborsa.it
Si tiene all'Università di Bologna Complesso di San Giovanni in Monte  sabato 5 aprile il convegno nazionale sulle metodologie di investimento in bond e fondi di investimento. Il convegno è aperto al pubblico. Abbiamo chiesto ad uno speaker del convegno, Gabriele Turissini, di spiegare perché il promotore finanziario, l'investitore accorto, il risparmiatore, il professonista, l'artigiano e l'imprenditore debbono intervenire in un convegno che è unico nel suo genere.

PESI  IN ARMONIA NEL PORTAFOGLIO POST MARKOWIT   Di Gabriele Turissini

"Il compito del gestore deve essere quello di creare un portafoglio la cui composizione tra rischio e rendimento sia ottimale (...). La metodologia, basata sulla cosiddetta risk adjusted analisys teorizzata da Markowitz, prevede la rappresentazione grafica dei rendimenti di un portafoglio e della loro variabilità intesa in termini di deviazione standard. L'insieme dei punti rappresentati dai portafogli con la migliore combinazione di rischio/rendimento genera la cosiddetta "frontiera efficiente".
Il principio era inconfutabile a priori, poi  i 25 anni di lavoro 'sul campo' hanno avuto l'effetto del ruscello che diventa torrente, che poi aumenta la sua portata d'acqua e la violenza della caduta che prima scalfisce , poi demolisce, infine distrugge e travolge ogni certezza iniziale.
E si insinuano i dubbi: perché dopo tre anni dalla costruzione di un portafoglio, QUESTO -che si trovava sulla frontiera efficiente- oggi non "abita" più là ma è anonimo in mezzo a mille altri portafogli?
Ho sbagliato i prodotti?
E' colpa del timing o cosa?
Le lunghe riflessioni (e qui la fortuna di avere due colleghi molto più 'razionali' di me nel gruppo di lavoro, Andrea Milocco e Claudio Luzzi Conti, diviene fondamentale) corroborate dalle analisi quantitative hanno infine fatto maturare pian piano un'idea: che il 'cancro' che macera i tessuti di Markowitz non era nella bontà dei prodotti, non era nel timing di acquisto. Era nei pesi dei prodotti stessi.
 


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