Cerca nel blog

Scrivi su segreteria.tapparoudc.tapparoudc@blogger.com

  • COMMENTI POLITICI
  • DI TUTTO UN PO'
  • MALELINGUE POLEMICHE
  • MIRACOLI
  • MISCELLANEA
  • PENSIERI ED OPINIONI
  • PER PUBBLICARE I VOSTRI CONTRIBUTI (potete allegare foto + testo inviando una mail) segreteria.tapparoudc.tapparoudc@blogger.com
  • POESIE IDEE
  • PROBLEMATICHE SOCIALI
  • RICEVO E PUBBLICO

giovedì 8 dicembre 2011

CHI NON PAGA L'ICI...?....CHIESA E ANNESSI....? TUTTE LE CONFESSIONI RELIGIOSE ?...TUTTE LE SEDI DEI PARTITI E I LORO VARI CIRCOLI ? I SINDACATI CON I PATRONATI ?...E POI ANCORA CHI??????...IO UNICO "stronzo" CHE PAGO...? PAGO..? E ANCORA PAGO..?...CHE SCHIFO....!!!....

Profilo muratEcco dove l' esenzione Ici è scandalo ! Ecco dove l' esenzione Ici è scandalo !
CASA PER FERIE ANCELLE DELLA CARITÀ Via del Casaletto, 538 00151 Roma (RM) ALBERGO "GIUSTI" Istituto Suore di S.Anna della Provvidenza Via Giusti, 5 00185 Roma (RM) ALBERGO NOVA DOMUS Via Girolamo Savonarola, 38 00195 Roma (RM) CASA BONUS PASTOR VICARIATO DI ROMA Via Aurelia, 208 00165 Roma (RM) e via elencando per quello che riguarda "solo Roma" sono decine e decine Opere di carità che ospitano i poveri gratis ??????????? La casa BONUS PASTOR, che ho avuto modo visitare personalmente, fino a non molto tempo fa, si autodefiniva sul suo sito come:" CLASSIFICATA COME CASA RELIGIOSA MA IN EFFETTI ALBERGO A TRE STELLE" poi, per ovvi motivi la definizione è stata modificata!!! [www.casabonuspastor.it] si può verificare !
Profilo lucaOKNOPer correttezza di informazione:
TUTTE LE SEDI SINDACALI.
Link permanente 0 punti 4 voti scritto da lucaOKNO 6413 il 07 dic 11, 12:24:54
Profilo MilleColoriReturn
E qui ti sbagli: le sedi sindacali non sono esentate dall'ici, in quanto sono appartamenti privati, e l'ici è una tassa che pagano i proprietari, non gli affittuari. E questo è l'unico motivo per cui le organizzazioni sindacali non pagano l'ici: non ne sono i proprietari, di quegli immobili. Basta solo verificare al catasto immobili, per sapere a chi compete pagare la tassa, intelligentone.
Link permanente 4 punti 4 voti scritto da MilleColoriReturn 474182 il 07 dic 11, 12:37:29
Profilo lucaOKNO
Nessun sindacato è proprietario dell'immobile dove risiede? Hai controllato tutti i catasti d'Italia? complimenti. Realtà scomode caro mio...
Link permanente -1 punti 3 voti scritto da lucaOKNO 6413 il 07 dic 11, 12:40:34
Profilo MilleColoriReturn
Sbagli ancora, perchè un sindacato come la CISL, per esempio, del buon Bonanni, [it.wikipedia.org] ha circa tre milioni di iscritti, al costo di tessera pari a 12 euro mese. Credo che i soldi in questo modo escano fuori davvero, senza aiuti da parte della chiesa. Ma non ne sono troppo convinto, viste le posizioni altamente clericali dei rappresentanti della cisl stessa.... Realtà scomode, mio caro... si, veramente scomode per i bambaccioni...
Link permanente 3 punti 3 voti scritto da MilleColoriReturn 474182 il 07 dic 11, 12:48:35
Profilo lucaOKNO
e fammi capire, 12 euro al mese e quella non è un'attività di tipo commerciale????? AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH Ripassa un po questo. [www.iljester.it]
Link permanente 0 punti 4 voti scritto da lucaOKNO 6413 il 07 dic 11, 12:51:30
Profilo MilleColoriReturn
Una associazione che si regge con il tesseramento è una attività commerciale? Ma bravo, ecco perchè io non sono iscritto a nessuna organizzazione sindacale, a nessuna associazione cattolica (quanto costa la tessera di Comunione e Liberazione?), a nessuna organizzazione imprenditoriale se non obbligato dalla legge. Tu che invece sei cattolico, dai dirmi perchè fate pagare la tessera ai boyscout, notoriamente associazione con attività commerciali? Oppure perchè quando i preti battezzano, sposano, cresimano, comunicano confessano ed altro chiedono l'obolo? un battesimo, 150 euro, una cresima 150 euro, prima comunione 100 euro, matrimonio 500 euro.... estrema unzione 50 euro... popolo di simoniaci...
Link permanente 3 punti 3 voti scritto da MilleColoriReturn 474182 il 07 dic 11, 13:04:56
Profilo lucaOKNO
Non capisco tuttavia come mai dovremmo promuovere la disparità tra sindacato e chiesa allora.
Link permanente -1 punti 3 voti scritto da lucaOKNO 6413 il 07 dic 11, 13:16:46
Profilo tsetse
...NON ESAGERIAMO.....NON GENERALIZZIAMO....
Link permanente 1 punto 1 voto scritto da tsetse 13023 il 07 dic 11, 13:26:01
Profilo murat
Se vuoi aggiungere all' elenco anche tutte le sedi sindacali per me va benissimo !
Link permanente 3 punti 3 voti scritto da murat 252 il 07 dic 11, 12:39:04
Profilo tsetse
E i CAAF, chi li PAGA ????? E I PATRONATI ???? E le ORGANIZZAZIONI TERRITORIALI ????? E qui ??????? E la' ????????? SCAVA, SCAVA.......so tutti a libro paga.......... E quanto si INSUCCA LA CAMUSSO ?? EPIFANI ??? Bonanni ????? E COME MAI PIù DEL 50% DEGLI SCRITTI SONO PENSIONATI ???????????? NON DOVREBBERO DIFENDERE........I LAVORATORI???? E GLI immobili dei partiti, la pagano L'ICI ???????? Forse è anche il caso di ampliare a 360° il proprio orizzonte, e vedremo che non è solo la Chiesa ad eludere.........che poi , questa, non chiamerei neanche Chiesa..........
Link permanente 1 punto 3 voti scritto da tsetse 13023 il 07 dic 11, 13:00:14
Profilo Tetsuo
Concordo! Si devono esentare dall'ICI solo gli immobili senza REALI scopi di lucro e che svolgono attività sociali GRATIS o con guadagno pari a ZERO... come le mense caritas o gli oratori ad esempio. Ma una foresteria che costa come un B&B deve pagare le tasse come le paga il B&B, visto che gli fa diretta concorrenza! Idem le sedi sindacali o quelle che svolgono lavoro di CAF a pagamento!
Link permanente 2 punti 2 voti scritto da Tetsuo 22532 il 07 dic 11, 13:02:27
Profilo MilleColoriReturn
Approvo
Link permanente 2 punti 2 voti scritto da MilleColoriReturn 474182 il 07 dic 11, 13:05:52
Profilo lucaOKNO
Concordo. Tuttavia proporrei un criterio diverso dei guadagni pari a 0.
Link permanente 1 punto 1 voto scritto da lucaOKNO 6413 il 07 dic 11, 13:19:17
Profilo Tetsuo
Che proporresti? Per me è importante che chi veramente fa opere sociali (credenti o non credenti, la caritas e gli oratori svolgono ottime attività sociali) sia tutelato ed aiutato!
Link permanente 1 punto 1 voto scritto da Tetsuo 22532 il 07 dic 11, 13:23:06
Profilo lucaOKNO
Purtroppo è facile far risultare una societa o associazione con 0 guadagni, per questo lo dicevo!
Link permanente 1 punto 1 voto scritto da lucaOKNO 6413 il 07 dic 11, 13:58:36
Profilo Tetsuo
Tranquillo, non era mia intenzione essere provocatorio. E' vero quello che dici, ma il tutto va innestato in un controllo più severo e soprattutto serve uno sfoltimento di mezzi e mezzucci per fregare il fisco e scaricare l'impossibile.
Link permanente 2 punti 2 voti scritto da Tetsuo 22532 il 07 dic 11, 14:14:57
Profilo lucaOKNO
Nessuna provocazione nn ti preoccupare. Sarebbe una bella sfida interessante applicare il sistema che tu dici
Link permanente 1 punto 1 voto scritto da lucaOKNO 6413 il 07 dic 11, 15:02:59

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ici-Chiesa, confonde le idee anche il ministro cattolico

di Riccardo Cascioli09-12-2011

Ci mancava anche il ministro Riccardi ad aggiungere un po’ di confusione sul tema Ici e Chiesa. E’ vero, le sue parole pronunciate durante un’intervista in un programma tv della Rai sono state volutamente forzate: non ha detto “la Chiesa paghi l’Ici”, come hanno titolato alcuni giornali online; ha detto che gli edifici ecclesiastici adibiti ad attività commerciali già pagano l’Ici, e che se ci sono abusi tocca ai Comuni vigilare. Ma non c’è dubbio che le parole di Riccardi restano ambigue e fonte di ulteriore confusione, in un momento in cui è stato rilanciato il tormentone dell’Ici per attaccare la Chiesa.

Per la esatta e puntuale spiegazione dell’argomento Chiesa-Ici rimandiamo ad un articolo già da noi pubblicato mesi fa e preparato dall’avvocato Marco Ciamei, che spiega sinteticamente l’attuale situazione legislativa e risponde ai più diffusi luoghi comuni. Qui però vogliamo riprendere almeno un paio di questioni fondamentali che sarebbe bene che un ministro della Repubblica spiegasse ogni volta che deve intervenire sul tema, e non per difendere la Chiesa ma per ristabilire la verità e fare chiarezza.

Primo: non esiste alcuna legge che privilegia la Chiesa. L’esenzione dall’Ici prevista dalla legge riguarda tutti gli immobili utilizzati da un “ente non commerciale” e destinati “esclusivamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive”. In pratica c’è un’esenzione che riguarda tutto il mondo no profit ed è circoscritta a otto attività ben definite dalla legge. Al di fuori di queste attività, anche gli enti non commerciali pagano l’Ici. Sarebbe davvero curioso – ma sarebbe giusto dire discriminatorio - se con una legge ad hoc si escludessero soltanto gli immobili ecclesiastici dall’esenzione.

Secondo: “commerciale” non vuol dire “a fine di lucro”. Ed è su questo termine che si gioca il grande equivoco. Da un punto di vista tecnico, infatti, “commerciale” è tutto ciò che chiede un corrispettivo a fronte di un servizio, quale è ad esempio una retta per la frequenza della scuola materna. Ma questo tipo di attività commerciale rientra giustamente nell’esenzione perché è tra le otto categorie previste dalla legge. Quindi per questo genere di attività commerciali la Chiesa – come tutti gli altri enti no profit – non deve pagare l’Ici. La tassa sugli immobili viene pagata invece per altri tipi di attività commerciali, come ad esempio quella alberghiera. Ma anche qui bisogna essere chiari: un pensionato per studenti fuori sede o per l’ospitalità di parenti di malati ricoverati in ospedali lontani dalla residenza, non è assimilabile a un albergo. E’ invece una struttura ricettiva complementare, di carattere sociale, che rientra nelle otto attività suddette. E del resto soltanto un pazzo accecato dall’ideologia può sostenere che un pensionato per studenti fuori sede sia “concorrente” di un albergo.

Detto questo, i cattolici che oggi si stracciano le vesti per questo nuovo attacco pretestuoso e vergognoso alla Chiesa, guardino bene gli effetti in Parlamento di questa nuova campagna promossa dai Radicali. E ci pensino la prossima volta che sponsorizzano il finanziamento “illecito” di Radio Radicale a spese dei contribuenti.