Da più di quarant'anni nel cuore di Milano c'è un Vivaio, un luogo sinonimo di vita, una vita che spesso non è uguale per tutti. La diversità è la linfa, l'inclusione e' la sfida quotidiana. Ogni anno accoglie un centinaio di bambini, arrivano qui piccoli ed escono grandi, alcuni di loro sono speciali. E lo fa da 45 anni. La Vivaio è una scuola media, nel cuore di Milano, una scuola Speciale, nata come scuola per ciechi, diventata poi scuola per tutti. Aperta ai vedenti e agli altri "diversamente abili" è diventata la casa di tutti. La specificità della Vivaio è nella presenza di tante diversità, nella loro valorizzazione e nell'opportunità offerta a tutti gli alunni (ma proprio a tutti!) di vivere e studiare assieme. La musica, il tempo lungo o le altre "insolite" materie il cui insegnamento viene impartito nella Vivaio, sono infatti il mezzo che un corpo docente particolarmente preparato utilizza per raggiungere la sensibilità ed il cuore di tutta la comunità educante, superando differenze e dimostrando quanta ricchezza educativa possa venire dalla diversità. In questo momento di silenzio elettorale facciamo sentire la nostra voce e chiediamo a tutti coloro che pensano che la scuola sia un vivaio, un luogo in cui si coltiva non solo la cultura, il sapere ma anche l'inclusione e l'importanza della diversità di sostenere questa petizione. Perché una petizione? Perché è intenzione del Comune non rinnovare il contratto di affitto, un contratto dicono "costoso" che potrebbe essere eccepito dalla Corte dei Conti. Un contratto che però diciamo noi, nei tanti rinnovi è nuovamente scaduto dopo 12 anni. Ci si chiede che cosa abbia fatto il Comune negli ultimi 12 anni per trovare un'altra collocazione adeguata alla scuola di Via Vivaio. Ci si chiede anche se davvero possa essere eccepito il pagamento di un affitto alla Fondazione dell'Istituto dei Ciechi, che a sua volta in quanto ente morale da più di un secolo offre servizi a supporto della disabilità visiva a tutto il territorio Lombardo svolgendo cosi un ruolo sociale sul territorio. Una Fondazione il cui consiglio di Amministrazione, tra l'altro, è formato da rappresentanti dello stesso Comune di Milano. Comune che, forse, ha ritenuto più opportuno mantenere un oculato silenzio e una studiata immobilità per arrivare a proporre alla scuola, come uniche alternative, soluzioni inadeguate che condurrebbero alla perdita dell'autonomia della scuola, sancita peraltro da un apposito decreto, e alla perdita per la comunità di una delle eccellenze della scuola italiana che accoglie alunni da tutto il territorio milanese. Proprio il sindaco Sala che scrivendo agli alunni della scuola dichiara: "essere aperti al mondo e alle diversità è un valore importante nella vostra scuola - che ha fatto dell' inclusione una vera missione"; "la nostra città, da sempre, ha fatto dell'accoglienza, del dialogo con altre culture, dell'apertura alla diversità una delle sue caratteristiche migliori e di questo, come milanese, ne vado particolarmente fiero." Cosa chiediamo: che il Comune si impegni a rinnovare il contratto di locazione a valori di mercato che la Fondazione Istituto dei Ciechi si impegni ad accettare il rinnovo a condizioni di mercato che il Comune individui un immobile alternativo, laddove le condizioni di rinnovo non siano accettabili, che sia IDONEO allo svolgimento delle attività scolastiche e che sia in una zona centrale di Milano ACCESSIBILE, equivalente a quella attuale. che il Sindaco neoeletto si impegni a VALORIZZARE LE ECCELLENZE PRESENTI NEL SUO TERRITORIO E A SALVAGUARDARE IL DIRITTO ALL'ISTRUZIONE E ALL'INCLUSIONE DELLE PERSONE CON MAGGIORI DIFFICOLTA' TROVANDO SOLUZIONI CHE PERMETTANO ALLA SCUOLA PER CIECHI DI VIA VIVAIO DI MANTENERE L'AUTONOMIA, IL CARATTERE SPECIALE E PROGETTUALE E L'ACCESSIBILITA' DA PARTE DI TUTTI I SUOI UTENTI. #NOISIAMOVIVAIO e lo sono anche tutti coloro che, firmando questa petizione, pensano che la scuola vada tutelata da logiche di mercato ed economiche. Proteggiamo il futuro dei nostri ragazzi, non c'è nessun principio economico che può portare alla distruzione di valore. La Comunità educante - VIVAIO FIRMA LA NOSTRA PETIZIONE
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