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giovedì 7 ottobre 2021

Le studentesse afghane che non possono tornare al liceo




MAURO - dalla presa dell'Afghanistan da parte dei talebani, la donne afghane si sono trovate da un giorno all'altro a non poter più andare a scuola. Infatti i talebani non hanno previsto il ritorno a scuola per le donne dai 12 ai 17 anni, ma solo per gli uomini. Come ti sentiresti se da un giorno all'altro ti dicessero che non puoi più andare a scuola? O se accadesse a qualcuna che conosci? Per questa situazione di emergenza, Francesco chiede che l'Europa accolga le donne afghane che vogliono continuare a studiare, ma non possono.




Accogliamo nelle nostre scuole e Università le donne Afgane.

22.920 hanno firmato la petizione di Francesco Chessa. Arriviamo a 25.000 firme!



Firma con un solo click

Le donne afgane sono private in tutto o in parte del diritto allo studio. I talebani hanno diffuso le regole sull'istruzione delle donne. Si sono anzitutto espressi sul diritto allo studio universitario, asserendo che le donne avrebbero potuto continuare ad andare all'università, ma in corsi riservati a sole donne e tenuti da docenti donne, di cui, comunque, avrebbero rivisto i contenuti. Sabato 18 settembre hanno riaperto le scuole primarie e secondarie. Le bambine afghane hanno ancora accesso alle scuole primarie (tra i 6 e i 12 anni), riservate esclusivamente a classi di studentesse. Le ragazze tra i 12 e i 17 anni però non sono tornate in aula: il governo ha infatti autorizzato il ritorno alle scuole secondarie per gli studenti e i docenti maschi, senza menzionare le donne. L'eventuale divieto per le ragazze afghane di accedere all'istruzione secondaria impedirebbe loro di diplomarsi, privandole, per l'effetto, dell'istruzione universitaria, come accadeva durante il primo regime talebano. È evidente che il nuovo governo Afgano, nonostante i proclami, perpetua a danno di donne e uomini gravi violazioni dei diritti civili. Le donne e gli uomini nascono liberi, devono essere messi nelle condizioni di migliorare la propria condizione, di evolversi e di inseguire i propri sogni. È dovere dell'occidente, di tutta l'Unione Europea e dell'Italia, impedire che queste violazioni continuino facendosi carico dell'istruzione delle donne Afgane.
In un mondo sempre più collegato, ogni donna e uomo può contribuire al benessere di tutti. Non lasciamole sole. 


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