Chiediamo ai Sindaci elbani di realizzare il progetto del canile/gattile e pronto soccorso veterinario H24. Siamo nel 2021 e all'Isola d'Elba manca ancora un canile!
Ma non solo! Manca anche una clinica veterinaria H24 e l'ultimo collegamento per il continente parte alle 20:30. Questo vuol dire che in caso di emergenza esiste il rischio concreto che nessun veterinario risponda al telefono e che un animale muoia senza possibilità di salvarlo. Purtroppo è capitato. All'Elba vivono 30.000 persone, ma durante la stagione estiva si arriva anche a 200.000 presenze con i turisti, molti dei quali accompagnati dei loro amici animali.
Per questo motivo non è più tollerabile l'assenza di un canile/gattile e del relativo pronto soccorso veterinario H24. I Comuni elbani nel corso degli ultimi 20 anni hanno perso ingenti finanziamenti pubblici e privati (parliamo di 835.000 euro!) e nonostante un preciso obbligo di legge ad oggi manca ancora una struttura per ospitare cani vaganti e abbandonati e gatti in difficoltà. L'iter di approvazione del progetto era quasi giunto al termine, quando si è appreso che la Fondazione tedesca disponibile a finanziare buona parte dell'opera si è ritirata per il troppo tempo trascorso. Ora i 7 Comuni elbani devono trovare le risorse finanziarie necessarie per coprire i costi di realizzazione del canile/gattile e la spesa, suddivisa tra tutti, non è affatto ingente. Chiediamo ai Sindaci dei Comuni elbani di realizzare finalmente, dopo 20 anni dall'avvio dell'iter, un canile/gattile e pronto soccorso veterinario H24 come previsto dalla Legge 281/1991 e dalla Legge regionale toscana n.59/2009 e come stabilito nella Convenzione che hanno firmato nel 2018. Oltre all'obbligo giuridico esiste un preciso dovere etico e di civiltà verso noi cittadini ed i nostri animali che non potendo chiederlo direttamente fanno sentire la loro voce tramite noi. Portate a termine il progetto! Quando accadrà i nostri e vostri animali avranno la possibilità di essere curati nel week end e anche di notte, i più sfortunati avranno un rifugio e le attenzioni che meritano, perché non c'è cosa peggiore di sentirsi impotenti e soli davanti al dolore dei nostri compagni di vita.
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