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mercoledì 15 luglio 2020

Non ci sono regole di distanziamento sociale sui mezzi pubblici


MAURO - muoversi in Liguria è particolare dal momento che si sviluppa su una striscia di terra stretta. Molti liguri devono prendere i mezzi ogni giorno per andare al lavoro e non ci sono tante possibilità per spostarsi dalla riviera di ponente a quella di levante e viceversa. Ma da qualche giorno la Regione Liguria ha addirittura firmato un'ordinanza che prevede di poter occupare tutti i posti a sedere su ogni mezzo pubblico (autobus o treno) senza considerare il distanziamento sociale. Perché invece non potenziare il trasporto pubblico con più corse? Antonella chiede che la salute venga tutelata!




Toti, vogliamo più treni ...non dover viaggiare appiccicati !
235 hanno firmato la petizione di Antonella Marras. Arriviamo a 500 firme!


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Adesso basta! E' così che si tutela la salute delle persone? La Regione Liguria ha firmato una ordinanza che prevede dal 27 giugno la possibilità di poter occupare ogni posto a sedere sui mezzi di trasporto pubblici, treni  e gomma, non considerando quindi quando disposto dal governo con le linee guida per evitare il diffondersi del contagio, in riferimento alle distanze fisiche da mantenere tra persone non conviventi, che prevede appunto la distanza di un metro. Viene da domandarsi perché queste linee guida che devono ovviamente, essere rispettate da locali aperti al pubblico, pubblici uffici e aziende, che costituiscono il problema principale  per far ripartire o  meno e in che modalità le scuole, si possano invece tranquillamente evitare sui mezzi di trasporto pubblico, ricordando per altro, che le responsabilità della mancata osservazione di quanto disposto sui distanziamenti e l'utilizzo delle mascherine, è responsabilità personale che potrebbe portare a sanzioni. Viene da domandarsi perché la Regione Liguria e il Presidente Toti, non abbiano deciso di convocare ferrovie per l'Italia con le quali sono state stipulate convenzioni, chiedendo il potenziamento del trasporto pubblico e perché, dato il forte disagio creato da Aspi a causa delle manutenzioni certamente necessarie, ma ovviamente tardive, non si chieda proprio a chi ha in gestione le tratte autostradali, di pagare questo potenziamento.
Non vogliamo scelte fatte per mantenere i consensi. Vogliamo che la nostra salute venga tutelata.
Aumentiamo il numero e le frequenze  dei Treni, Tpl urbano ed extraurbano.

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