Accendiamo la luce: flash mob intorno alla villa confiscata al narcotrafficante Assisi
Martedì 30 ottobre – h. 20.00 – Vicinale della Mosa – San Giusto Canavese(To). Un flash mob, per accendere la luce sulla villa confiscara a Nicola Assisi, narcotrafficante ancora latitante. Appuntamento martedì 30 ottobre alle 20.00, di fronte alla villa confiscata a Nicola Assisi, a San Giusto Canavese (To). Iniziativa è promossa da Libera Piemonte e Avviso Pubblico che invitano cittadini, studenti, associazioni a portare con sè torce, luci e pile per illuminare il bene. La data scelta per l’iniziativa non è casuale. Sei mesi fa, infatti, abbiamo deciso di compiere il primo passo verso la restituzione sociale del bene.Il 30 aprile scorso decidemmo di entrare, con le Istituzioni, nella villa di San Giusto Canavese, confiscata a Nicola Assisi, narcotrafficante ancora oggi latitante. A 6 mesi di distanza, molto è successo, in questo bene nella campagna del Canavese. Poco dopo la nostra marcia, ignoti si sono introdotti nel bene posizionando due bombole di gas e appiccando un incendio con l’obiettivo, per fortuna non raggiunto, di farlo saltare in aria. Abbiamo risposto al vile atto intimidatorio – fianco a fianco con le Istituzioni – vivendo il bene, organizzando lì la nostra Assemblea Regionale e presidiando la struttura, notte e giorno, nel mese di luglio. Nonostante tutti gli sforzi fatti, la villa appartenuta ad Assisi rimane vuota, nessun intervento è stato fatto a seguito dell’attentato incendiario. Nel bene ci sono ancora le pareti annerite dalla fuliggine, calcinacci e, persino, le due bombole del gas usate per appiccare l’incendio. Un bene confiscato in via definitiva nel 2011 ad uno dei più potenti narcotrafficanti italiani, in contatto diretto con la ‘ndrangheta, sfuggito alla giustizia italiana. Anni dopo, nel marzo del 2018, è stato liberato dai familiari di Assisi che lo occupavano, nonostante le sentenze di confisca. Il flash mob vuole essere un atto dimostrativo per spingere tutte le Istituzioni competenti a mettere in campo le forze necessarie per restituire socialmente la villa, un bene confiscato dall’alto valore simbolico. Non dimentichiamoci che l’attentato incendiario, un chiaro atto intimidatorio per impedire che questo bene rinasca, rappresenta un unicum nel nostro territorio. C’è chi vuole che la villa rimanga al buio, noi vogliamo portare la luce e trasformarla da bene esclusivo a luogo di tutti, per tutti.
"FORSE I NOSTRI AMM., TUTTI, NON SI RENDONO CONTO CHE DEVONO DARE UN SEGNO..CHE DEVONO FAR QUALCOSA X LA LEGALITA' ECC..E' VERGOGNOSO INDECENTE, INACCETTABILE ECC.. IL NON AGIRE DI (chisti ominicchi quaquaraqua)"..VERGOGNA,VERGOGNA.
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