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mercoledì 22 luglio 2015

Ammetto di nutrire una certa passione per il confronto, laico e lucido, fra la dimensione della fede cattolica e l'impegno socio-politico. Mai come in questa fase storica, in cui si stanno ricostruendo le grandi narrazioni europee e mondiali, la Chiesa di Francesco gioca un ruolo da protagonista. Un ruolo che va analizzato in tutte le sue implicazioni, così da leggerlo nella sua continuità col magistero e discontinuità pastorale: non m'interessano le chicche fotografiche pauperistico-folk-pop con Evo Morales e il "Crocifisso comunista" regalato a papa Bergoglio: ammetto di aver usato la fotografia solo per attirare il lettore con una roba che i media (spesso in modo superficiale) leggono come scandaloso e ossimorico. Ecco un contributo alla discussione legato al II Encuentro Internacional dei movimenti popolari, tenuto la settimana scorsa a Santa Cruz in Bolivia
La “coalizione sociale internazionale” del pontefice argentino Quanti carri armati ha il Papa?
«Este sistema ya no se aguanta. Tenemos que cambiarlo, tenemos que volver a llevar la dignidad humana al centro y que sobre ese pilar se construyan las estructuras sociales alternativas que necesitamos. [El] Encuentro de Movimientos Populares es un signo, es un gran signo: vinieron a poner [...] una realidad muchas veces silenciada ¡los pobres no solo padecen la injusticia sino que también luchan contra ella!»
Non è la Quarta Internazionale: quando si cita il Pontefice regnante, è sempre bene specificarlo. Era il 28 ottobre 2014 quando il Papa riceveva nell'aula vecchia del Sinodo, nella Città del Vaticano, poco più di un centinaio di rappresentanti dei movimenti popolari dell'America Latina. I movimientos populares erano stati chiamati a raccolta dal Pontificio Consiglio Iustitia et Pax, organismo istituito dopo il Concilio Vaticano II [.. per continuare a leggere clicca qui]
Postato da   Posizione: Pisa Pisa, Italia  Etichette: #largheintese #papafrancesco 2015 austerità chiesa cultura politica diritti evo morales in-movimento                          integrazione movimenti sfitto sinistra sperimentazione vaticano

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