"GIO E BULETA E COMPARI..SUL SITO DEL COMUNE FATE LE CAMPAGNE ANTITRUFFA..PRIMA PERO' GUARDIAMOCI IN CASA?..X' COSTRUIRE SENZA VERA NECESSITA'?.. X POI VENERE E DARE RESIDENZE A CHI CHE SIA..? E FINIRE SUI GIORNALI?..E DOVERSI VERGOGNARE..VI PAR QUESTO IL MODO DI AMMINISTRARE?--X ACCONTENTARE QUALCHE PRIVATO O QUALCHE LOBBI SCREDITIAMO TUTTO IL PAESE?.. ORA BASTA!..VOLETE SMETTERLA CON STO COSTRUIRE SELVAGGIO DEL C...? NON SERVONO NUOVE CASE MA LEGALITA', SENSO CIVICO, SICUREZZA, GIUSTIZIA..MENO PERSONALISMI, EGOISMI E MENEFREGHISMO..CAPITO?" -Rivarolo- 19/06/2014 Bancario infedele smascherato dai Carabinieri: è ai domiciliari-- di Federico Bona--UNO VERAMENTE INCAZZATO--

Cronaca - Rivarolo - 19/06/2014In poco più di sei mesi sarebbe riuscito a sottrarre oltre 600mila euro dai conti correnti di due anziani. La pacchia però è finita: lunedì mattina i Carabinieri hanno eseguito la misura cautelare emessa dal Tribunale di Ivrea e ora si trova agli arresti domiciliari. Domani, venerdì 20, comparirà davanti al Gip Alessandro Scialabba per l’interrogatorio di garanzia: dovrà rispondere di truffa, falso e utilizzo indebito di carte di credito Protagonista della vicenda è Luigi Martinelli, 46 anni, Alessandrino di origine, residente a San Giusto e dipendente della Unicredit di Rivarolo: approfittando delle sue mansioni all’interno dell’istituto di credito, avrebbe sottratto, all’insaputa di due pensionati, quasi 650mila euro dei loro risparmi. Nel corso della perquisizione effettuata dai Carabinieri di Rivarolo nell’abitazione del bancario, sono state rinvenute alcune carte di credito e una somma in contanti (circa 50mila euro). I “prelievi clandestini” degli ultimi mesi sono stati accertati, ma c’è il sospetto che la prassi abbia origini più remote, forse addirittura dal 2010; le vittime sono due anziani di San Giusto e Rivarolo (frazione Argentera). Martinelli avrebbe conquistato la loro fiducia per poi “alleggerire” i conti correnti con continui prelievi dagli sportelli automatici, dei quali le vittime non si sarebbero rese conto. A insospettirsi, infatti, sarebbero stati i responsabili della Unicredit di Rivarolo.