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sabato 8 giugno 2013

"GIO' E COMPARI,,,PAGHERETE CARO?",,, ora tocca alla Corte dei Conti,,,

Sotto molti aspetti è la più insidiosa. L'apertura delle indagino da parte della Corte dei Conti sull'utilizzo dei fondi dei gruppi consiliari del Consiglio regionale del Piemonte fa ancora più paura ai politici di Palazzo Lascaris. E hanno ragione. La magistratura contabile, infatti, qualora accertasse l'uso illecito delle risorse pubbliche, potrebbe rivalersi direttamente sui singoli, applicando parametri molto severi. E così la notizia che la Corte, a seguito dell'inchiesta penale avviata dalla Procura di Torino, ha gettato lo scompiglio tra i componenti del parlamentino piemontese. La magistratura contabile ha avviato due iniziative parallele: la prima della procura regionale, di cui è titolare il sostituto procuratore Corrado Croci; la seconda della sezione regionale di controllo, incentrata sui rendiconti dei gruppi. I magistrati hanno anche acquisito dalla procura i verbali degli interrogatori ai consiglieri regionali condotti nell'ambito dell'inchiesta che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di 56 consiglieri. L'azione della Corte era stata peraltro preannunciata il 16 aprile scorso a un dibattito sulla corruzione e gli sprechi presso il Centro Mario Pannunzio, dal professor Salvatore Sfrecola, presidente della sezione piemontese della Corte dei Conti: «Non voglio parlarne perché potrei essere chiamato a pronunciarmi - aveva precisato - ma c'è sicuramente un fascicolo aperto».
Articolo completo06 Giugno 2013, ore 18,09

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