Vendoliani al corteo, maggioranza in tilt
Pubblicato Giovedì 08 Dicembre 2011, ore 18,22
È bufera sull'adesione di Sel alle manifestazioni No-Tav. Il Pdl presenta una mozione di sfiducia nei confronti dell'assessore al Comune di Torino Pellerino. Nel centrosinistra tutti contro Curto
Com'era prevedibile l'adesione di Sel alle manifestazioni odierne con la Torino-Lione sta infiammando il clima politico. Ad aprire il fronte è l'opposizione in Sala Rossa che per bocca di Maurizio Marrone, consigliere comunale e vicecoordinatore vicario del Pdl torinese, annuncia la presentazione di una mozione di sfiducia nei confronti dell'assessore all'Istruzione, Maria Grazia Pellerino, in quota Sel, proprio per la partecipazione del suo partito al corteo No Tav in Valsusa. «Fassino si trova ostaggio di una sinistra estrema no-tutto, esattamente come Chiamparino– attacca Marrone -. A quel punto vedremo se Sel sta dentro o fuori dalla maggioranza». Anche la Lega Nord, «ora che Sel si è definitivamente e apertamente schierata contro la costruzione della Tav che Fassino aveva garantito essere una delle priorità della maggioranza» chiede con Fabrizio Ricca al primo cittadino di riferire al Consiglio i suoi intendimenti.
Una richiesta di "fare chiarezza" giunge anche dai radicali, alleati con i vendoliani nella coalizione di centrosinistra. Commentando quanto si è verificato oggi in Valle - «il solito film già visto», Silvio Viale ravvisa come unica novità «Sel che cerca di fare concorrenza ad Askatasuna e mette in soffitta la foto sbiadita di Vasto». «L'adesione di Sel pone la necessità di un chiarimento in consiglio perché, se non sbaglio, contraddice tutti i documenti su cui si fonda la maggioranza di Fassino, dalle primarie fino al documento programmatico approvato in Sala Rossa».
Dello stesso tenore la dichiarazione del parlamentare Pd Stefano Esposito: «Con l'adesione formale data a queste manifestazioni da parte del neo segretario di Sel di Torino, Michele Curto, non è più rinviabile da parte del Pd una netta ed inequivoca presa di distanza da questo partito con il quale purtroppo governiamo anche Torino. Un partito che ha dato la copertura politica e istituzionale a quello che rimane del movimento No Tav, e cioè i violenti».
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