Cerca nel blog

Scrivi su segreteria.tapparoudc.tapparoudc@blogger.com

  • COMMENTI POLITICI
  • DI TUTTO UN PO'
  • MALELINGUE POLEMICHE
  • MIRACOLI
  • MISCELLANEA
  • PENSIERI ED OPINIONI
  • PER PUBBLICARE I VOSTRI CONTRIBUTI (potete allegare foto + testo inviando una mail) segreteria.tapparoudc.tapparoudc@blogger.com
  • POESIE IDEE
  • PROBLEMATICHE SOCIALI
  • RICEVO E PUBBLICO

sabato 1 aprile 2023

GOAL MAG 📬 Ibra, il viale del tramonto?


Fischio d'inizio! In questo numero:
Prepartita - I dolori del quarantunenne Zlatan Ibrahimovic
1° Tempo - Kvaratskhelia, un marzo da urlo
2° Tempo - Inter, una difesa in scadenza: tra riconferme e addii
NXGN - Ryan Gauld, il 'Messi scozzese' che si è perso per strada

I dolori del quarantunenne Ibrahimovic: tra infortuni e la voglia di incidere ancora

Che a Zlatan Ibrahimovic non manchi la tenacia è un fatto assodato nel tempo, in tutti gli anni di una carriera che lo ha visto dominare fisicamente e tecnicamente anche su avversari molto più giovani di lui: proprio questa dote gli sta consentendo di restare in corsa nonostante i 41 anni compiuti ad ottobre, non soltanto con la maglia del Milan ma anche con quella della nazionale.Il campione di Malmoe, infatti, anziché lasciare ha addirittura raddoppiato: il commissario tecnico Janne Andersson lo ha convocato per i recenti impegni contro Belgio e Azerbaigian, ma il campo è stato assaggiato soltanto in occasione del primo nel confronto con l'interista Lukaku, uscito nettamente vincitore grazie alla tripletta che ha deciso la sfida.Il minore dei mali per Ibrahimovic, andato incontro all'ennesimo stop da quando è tornato al Milan nel gennaio 2020: un problema muscolare che sarà valutato di settimana in settimana, con mille punti interrogativi a minacciare il regolare prosieguo di un futuro ancora tutto da scrivere.Eppure il peggio sembrava essere passato per Ibrahimovic, a segno su calcio di rigore ad Udine, goal che gli aveva permesso di diventare il marcatore più anziano nella storia della Serie A. Un ritorno in bello stile durato pochissimo, dopo il calvario di un intervento per la ricostruzione del crociato anteriore con rinforzo laterale e riparazione meniscale che gli aveva fatto saltare tutta la prima parte della stagione, impedendogli di essere inserito in lista Champions.Un'operazione inevitabile al termine della passata stagione, conclusa con la vittoria dello Scudetto ma anche tra mille dolori per il liquido che si accumulava all'interno dell'arto, costringendolo costantemente a stringere i denti per aiutare la squadra a compiere un'impresa attesa da 11 anni.

Leggi su GOAL

Kvaratskhelia, un marzo da urlo: tra eurogoal, obiettivi centrati e premio di MVP

Non provate a fermarlo. Khvicha Kvaratskhelia eletto calciatore del mese in Serie A (successe già ad agosto), un riconoscimento che sa di ciliegina su una torta - quella di marzo - di una prelibatezza assoluta. Sia per il georgiano, che per il Napoli.Il rigore fallito a Francoforte a fine febbraio, anzichè abbatterlo, ha dato al 77 ulteriore slancio per confermare come il mondo del pallone si trovi di fronte ad un 'crack': l'assist di tacco a Di Lorenzo per lo 0-2 sul campo dell'Eintracht, dopo l'errore dal dischetto, ha avuto il sapore di un immediato riscatto tutto tecnica e personalità avvalorato dalla prova di Empoli e antipasto di ciò che sarebbe avvenuto.Tolta la prova sbiadita con la Lazio, in cui a risultare sottotono è stato tutto il Napoli, per Kvaratskhelia a marzo solo gioie: superfluo sottolineare come il picco massimo sia rappresentato dall'eurogoal all'Atalanta, uno slalom speciale da fuoriclasse assoluto e tra i frame indiscussi della cavalcata Scudetto azzurra. Una rete talmente bella da scomodare i paragoni con Diego.Magia alla Dea e, 4 giorni più tardi, lo storico traguardo tagliato insieme a Spalletti e al resto dei compagni: tris all'Eintracht e Napoli per la prima volta ai quarti di Champions, con lampi di Kvara a squarciare il cielo di un 'Maradona' festante.

Leggi su GOAL

Inter, un difesa in scadenza tra rivoluzioni, addii e conferme

Fatta eccezione per la stagione in corso, contraddistinta da mille difficoltà e tanta instabilità, il reparto difensivo è sempre stato un punto di forza per l'Inter negli ultimi anni: con Spalletti prima e con Conte dopo, mentre con Simone Inzaghi al timone sono iniziati quegli scricchiolii pericolosi che forse sono il frutto di una soglia dell'attenzione 'abbassata' dai chiacchiericci di mercato.Seconda miglior difesa dello scorso campionato dietro a Milan e Napoli, mentre attualmente i goal incassati sono già 31, appena uno in meno dei 32 subiti nel 2021/22. Un aspetto reso ancor più nebuloso dall'incertezza relativa al futuro di ben quattro difensori, con la chiara possibilità di trovarsi di fronte ad un reparto quasi totalmente rinnovato durante la prossima estate.Escludendo Skriniar, che ha già firmato un ricco contratto con il PSG con decorrenza dal 1° luglio, la prosecuzione dell'avventura in nerazzurro di diversi suoi compagni non ha affatto i crismi dell'ufficialità: il caso più impellente al momento è quello di Bastoni, alle prese con un rinnovo del contratto in scadenza nel 2024. L'Inter ha tutta l'intenzione di evitare uno Skriniar-bis: i recenti contatti con l'entourage del giocatore hanno limato la distanza tra domanda e offerta, sicuramente colmabile nei nuovi incontri. Qualora però non dovesse essere trovata una quadra entro le prossime settimane, la cessione sarebbe lo scenario più plausibile per esorcizzare lo spettro di un addio a parametro zero tra poco più di un anno, ipotesi sanguinosa per le casse nerazzurre.Diversa è la situazione relativa ad Acerbi, prelevato in prestito oneroso con diritto di riscatto dalla Lazio: Marotta e Ausilio dovranno sedersi a trattare con Lotito e Tare per strappare un prezzo più conveniente per il 35enne nativo di Vizzolo Predabissi, la cui volontà è sicuramente quella di restare a Milano per giocarsi le proprie carte. Ai microfoni di 'DAZN' ha però dichiarato di non voler attendere fino al termine di agosto per decidere il proprio futuro, come avvenuto nell'estate 2022.

Leggi su GOAL

Non solo Retegui: tutti gli azzurri al gol all'esordio

Vancouver è molto lontana dalla Scozia, e lo è ancor di più da Barcellona.E' tuttavia in questa città canadese che si affaccia sul Pacifico che si può trovare colui che una volta era soprannominato il 'Messi scozzese'. Si tratta di Ryan Gauld, un giocatore capace di fare a pezzi le difese della MLS. Gioca lì da ormai quasi due anni e, in questo arco di tempo, ha sfoggiato alcune di quelle qualità che lo avevano portato ad essere accostato al più grande giocatore di ogni tempo.Si tratta di paragoni fatti quando era ancora un ragazzino. Fu allora che si ritrovò sulle spalle tutta la responsabilità dell'essere la grande stella che un Paese intero stava aspettando da tanto tempo. Lo hanno soprannominato il 'Messi scozzese' anche se era già chiaro a tutti che mai sarebbe stato all'altezza di quella etichetta. E chi potrebbe d'altronde? Sarebbe stato forse meglio parlare di lui come del prossimo Kenny Dalglish o forse del prossimo Denis Law, ma così non è stato.Gauld, alla fine, non è diventato l'eroe che tutta la Scozia aspettava, o almeno non lo è diventato ancora. Dopo aver collezionato una battuta d'arresto dopo l'altra in giro per l'Europa, ha apparentemente trovato molto lontano da casa, il posto ideale nel quale esprimersi al meglio.

Leggi su GOAL

Scelti per te da GOAL

Non solo Milan e Napoli: Empoli, per il talento Baldanzi c'è la fila

Un talento come pochi altri, giovane e italiano, cresciuto in uno dei vivai più produttivi d'Italia e che non ha alcun problema a lanciare ragazzi come lui in prima squadra. Stiamo parlando dell'Empoli e di Tommaso Baldanzi, trequartista classe 2003 che quest'anno ha già all'attivo 19 presenze e 4 gol fra campionato e Coppa Italia e che, non a caso è diventato uno degli obiettivi di mercato di tanti top club.
"ASPETTIAMO OFFERTE" - Non sarà una trattativa facile, perché l'Empoli è un club che vende, sì, ma che è anche bottega cara e per Baldanzi, forti di un contratto in scadenza il 30 giugno 2027 firmato a inizio anno, non sarà da meno. La valutazione è già esplosa superando quota 20 milioni, e intervistato dal QS il ds Pietro Accardi ha confermato che il club vorrebbe sì tenerlo almeno un altro anno, ma che ascolterà offerte per lui. "Penso che restare all'Empoli un altro anno possa fargli solo bene, ma lo pensavo ad esempio anche di Viti. Nel momento in cui si presenta un'occasione va valutata". Come dire, aspettiamo offerte per lui. 

Leggi su calciomercato.com



Nessun commento: