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venerdì 18 dicembre 2020

Riportate a casa mia figlio




MAURO - mi chiamo Marcello e sono il papà di Santiago. Mio figlio lavora in Thailandia ed è rimasto bloccato là a causa del Covid. A giugno però, durante un'escursione, Santiago è precipitato da un ponte dell'altezza di 8 metri. E' vivo per miracolo e si è ritrovato fratture multiple in tutto il corpo. Ha subito un intervento chirurgico di 12 ore, lontano dalla sua famiglia, senza nessuno che si prenda cura di lui. I medici ci hanno dato il via libera per il rimpatrio, perchè Santiago deve subire un'altra operazione in Italia, ma la Farnesina ci sta completamente ignorando. Ci fa da mesi promesse che non mantiene, io chiedo solo che mio figlio torni a casa per poter essere curato e sostenuto da noi. Per questo chiedo anche il tuo aiuto.




#FatePresto: Riportate a casa mio figlio Santiago

943 hanno firmato la petizione di marcello Loccioni. Arriviamo a 1.000 firme!



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Sono Marcello Loccioni, padre di Santiago Loccioni. Mio figlio Santiago, che si trovava in Thailandia come animatore turistico, è rimasto bloccato per via del Covid-19. Il 20 giugno 2020, durante un'escursione turistica, Santiago è precipitato da un ponte in mezzo alla foresta nel territorio di Pai, dall'altezza di 8 metri.
Vivo per miracolo, si è ritrovato con fratture multiple: all' anca, bacino, schiena, osso del collo, cervicale. Aveva inoltre ferite, tagli e un ematoma alla testa.
Ha perso conoscenza e visto che a Pai non potevano fare nulla lo hanno portato nella clinica di Chiang Mai dove è rimasto bloccato e sottoposto ad un intervento chirurgico di 12 ore, con costi sanitari enormi.
Potete immaginare cosa voglia dire svegliarsi paralizzati soli dentro un posto dove tutti parlano e non si comprende nulla?Appena i medici ci hanno dato l'ok per il rimpatrio abbiamo però trovato tutte le porte chiuse: il consolato thailandese di Roma dopo 3 tamponi ci ha respinto il visto per la terza volta.
Il nostro Ministero degli Esteri ha bellamente ignorato le nostre ripetute richieste di aiuto e soccorso. Lavorando con il consolato italiano di Bangkok e con quello svizzero per poterlo ricoverare a Lugano abbiamo trovato 1000 opposizioni: annullamento di visti e di biglietti aerei pre-pagati anticipatamente - il 22 luglio, il 23 agosto, il primo settembre , il 4 settembre. Dopo ripetute richieste di aiuto ora le autorità diplomatiche ci hanno promesso che Santiago potrà rientrare a casa il 18 settembre ma alla luce di quanto abbiamo passato e stiamo vivendo non ci fidiamo delle promesse del Consolato. Dopo reiterati appelli inascoltati, che abbiamo rivolto anche ad autorità politiche e religiose, abbiamo provveduto a farlo trasferire a Bangkok.
Le cartelle cliniche sono state visionate anche da primari in Italia e in Svizzera : il giovane necessita di un altro intervento, che abbiamo prenotato con urgenza all'ospedale di Torrette ad Ancona. Chiediamo una celere partenza di Santiago da Bangkok con volo di linea fino ad Amsterdam e con volo di Stato da Amsterdam a Falconara Marittima.
Il tempo scorre inesorabilmente, ogni minuto che passa è prezioso: se Santiago non dovesse rientrare in Italia a breve, potrebbe rimetterci la vita AIUTATEMI. DIO VI BENEDICA


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