IT / EN / FR / ES / DE Le indagini delle ONG e gli audit condotti dall'Unione europea a partire dal 2010 hanno dimostrato la mancanza di conformità ai requisiti comunitari in materia di benessere degli animali e tracciabilità dei cavalli in Argentina, Australia, Canada e Uruguay. I cavalli vengono sistematicamente trascurati e maltrattati in ogni fase della filiera produttiva. Vengono picchiati, presi a calci e torturati con scariche elettriche. Sono malnutriti e vengono lasciati esposti a condizioni climatiche estreme nei recinti dei mattatoi e dei centri di raccolta. I cavalli feriti, malati e deboli non ricevono alcun trattamento medico e vengono lasciati morire senza assistenza. Attualmente i requisiti UE in materia di benessere degli animali si applicano solo ai mattatoi. I centri di raccolta e il trasporto non sono regolamentati dalla normativa. I cavalli vengono trasportati per lunghe distanze senza poter mai abbeverarsi, stipati insieme in rimorchi per il trasporto di bestiame non idonei e molti non sopravvivono al viaggio verso il mattatoio. Per diversi anni le ONG hanno fornito prove del fatto che gli audit della Commissione europea e degli importatori europei sono stati manipolati dai commercianti di cavalli e dagli operatori dei mattatoi: ad esempio, le cavalle gravide, i cavalli feriti, ammalati ed emaciati vengono sostituiti o rimossi. Le relazioni degli ultimi audit dell'Unione europea condotti in Uruguay e Argentina riportano che i centri di raccolta erano vuoti o che i cavalli erano stati sostituiti poco prima della visita. Nei suddetti paesi, i cavalli non sono considerati animali destinati alla produzione di alimenti e vengono solitamente trattati con farmaci vietati in Europa per i cavalli destinati al consumo umano. I sistemi di tracciabilità in vigore sono inaffidabili in quanto fanno affidamento sull'onestà dei proprietari e dei commercianti di cavalli, i quali rilasciano dichiarazioni giurate sui trattamenti medici effettuati nei sei mesi precedenti la macellazione. Nell'Unione europea, i cavalli sono muniti di microchip e hanno un passaporto in cui viene riportata la loro storia clinica. Nei paesi esportatori, gli vengono applicati dei cartellini poco prima di essere inviati al macello. A causa della mancanza di sistemi d tracciabilità, non è dato conoscere la provenienza e la storia clinica dei cavalli e i cavalli rubati entrano nella catena alimentare, rappresentando un rischio in materia di sicurezza alimentare per i consumatori europei. Chiediamo ai commissari europei Stella Kyriakides (DG SANTE) e Valdis Dombrovskis (DG Trade): di rimuovere l'Argentina, l'Australia, l'Uruguay e il Canada dall'elenco dei paesi terzi dai quali è consentita l'importazione di carne di cavallo, poiché questi paesi non possono garantire il rispetto delle norme vigenti nell'Unione europea in materia di benessere degli animali; di richiedere norme equivalenti in materia di benessere degli animali nei paesi esportatori, non solo per quanto attiene alla macellazione, ma anche al trasporto e ai centri di raccolta; e di sospendere le importazioni di carne di cavallo da paesi in cui il sistema di tracciabilità utilizzato si basa esclusivamente sulle dichiarazioni dei proprietari e dei commercianti di cavalli. È già stata imposta la sospensione delle importazioni di carne di cavallo dal Messico e dal Brasile a seguito degli audit condotti dall'UE in questi paesi. Dagli audit condotti in Argentina, Australia, Canada e Uruguay emergono preoccupazioni analoghe circa il benessere degli animali e la sicurezza alimentare. Vi chiediamo di aiutarci a sollecitare la Commissione europea a sospendere immediatamente le importazioni di carne di cavallo da paesi terzi che non garantiscono il rispetto dei requisiti dell'Unione europea, come Argentina, Australia, Canada e Uruguay ONG che sostengono l'iniziativa: Animal Welfare Foundation, Germania
Animales sin Hogar, Uruguay Animals' Angels, USA
Canadian Horse Defence Coalition, Canada CRRE, Argentina Coalition for the Protection of Racehorses, Australia Dier&Recht, Paesi Bassi Fondation Franz Weber, Argentina For the Animals, Uruguay GAIA, Belgio IHP Italian Horse Protection Onlus, Italia
Tierschutzbund Zürich, SvizzeraWelfarm, Francia Film documentari: Argentina (2019-2020) Australia (2018-2020) USA e Canada (2018-2019) Uruguay e Argentina (2018-2019)
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