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venerdì 19 aprile 2019

Urgente: domani mi buttano fuori di casa!





Ciao MAURO, mi chiamo Franco, ho 78 anni, faccio l’agricoltore e da 40 anni lotto da solo contro una grande ingiustizia.
Lo Stato mi ha devastato tutto ingiustamente: la mia azienda, la mia casa, la mia vita. Nel lontano 1980 lo Stato espropriò e devastò la mia azienda agricola per costruirvi la superstrada Aurelia. L’esproprio fu poi giudicato illecito dal tribunale. Sono passato poi attraverso una vera e propria odissea giudiziaria: 4 gradi di giudizio - per ben 2 volte in Corte di Appello a Firenze - da cui son sempre uscito vincente. Tuttavia non solo non ho mai ottenuto un risarcimento ma sono stato costretto a pagare le spese processuali: costi altissimi che mi hanno letteralmente spogliato di ogni risorsa. Nel 2007 presentai ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo: in tale sede nel 2013 lo Stato italiano, messo alle strette, chiese alla Corte di sospendere il mio ricorso in atto perché intendeva propormi una trattativa extra giudiziale. Una proposta che a distanza di 6 anni non ho ancora ricevuto. Quando tutto questo è iniziato avevo 39 anni ora ne compio 78. Una vita dannata tutta dedicata a rincorrere la giustizia e un sacrosanto risarcimento subendo invece vicissitudini di tutti i generi, paradossali e allucinanti che sto descrivendo a puntate sulla mia petizione qui su Change.org. Pochi giorni fa, lo scorso 14 marzo, finalmente, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha emesso sentenza condannando lo Stato italiano a risarcirmi per l’illecito usurpativo. Meglio tardi che mai, certo, anche se mi pende sul capo il rischio e l’eventualità che lo Stato possa ricorrere e chiedere il riesame alla Grande Camera nel tentativo di ritardare ulteriormente il risarcimento dovuto. Per questo chiedo a tutti voi la massima solidarietà e di unirvi al mio appello firmando numerosi: affinché io possa ottenere finalmente giustizia e la fine di questo calvario. Vi ringrazio di cuore.

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