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Che a Rivara la situazione fiera non si sarebbe risolta facilmente era chiaro a tutti. Non si pensava, però, che il gruppo di minoranza Uniti per Rivara sarebbe passato alle maniere forti presentando un esposto in Procura e alla Corte dei Conti. «Poca trasparenza sulle modalità di gestione del contante, maneggi di denaro dubbi ed emissione di scntrini alquanto bizzarra, sorvolando sulla disgustosa e plateale presa in giro nei confronti degli esponenti del gruppo consiliare di Uniti per Rivara presenti. Il nostro Sindaco e i suoi consiglieri proprio non si sono fatti mancare nulla nel corso delle due recenti edizioni del pranzo della Fiera autunnale», afferma il capogruppo Lorenzo Terrando, ricordando poi i tentativi fatti dalla minoranza per portare maggiore chiarezza sulla gestione dei guadagni. «In occasione dei consigli comunali del 12 ottobre e del 28 dicembre 2106 i nostri valenti amministratori, non solo non hanno fatto chiarezza sugli aspetti dubbi della vicenda, ma si sono esibiti, rasentando a volte il patetico a volte il ridicolo, in un vergognoso mix di dichiarazioni confuse e affermazioni contraddittorie».Il capogruppo non risparmia attacchi personali diretti a esponenti della maggioranza: «A tutto ciò si aggiunga l'ulteriore vicenda legata alla colletta (finalizzata a finanziare il pranzo degli ospiti non paganti) effettuata anche, ma non solo, dal dimissionario vice sindaco Vallino e la cui destinazione dei contanti, ancora oggi, è alquanto nebulosa, poiché mai regolarmente contabilizzata. Ciliegina sulla torta il volo pindarico dell'intera compagine di maggioranza e il meraviglioso momento in cui, tutti compatti, han respinto, con un deciso No, la mozione in cui si chiedeva una gestione futura più chiara e trasparente». Terrando continua poi spiegando i motivi che hanno portato il gruppo di minoranza a presentare l’esposto: «Siamo veramente sconcertati di fronte a questo atteggiamento sfacciatamente incurante della legalità e del rispetto nei confronti dei rivaresi che, riteniamo, meritare di più e abbiamo provveduto a ragguagliare le autorità competenti sull'operato della totalità dei nostri amministratori. Corte dei Conti, Procura (il Prefetto in persona ha già prontamente recepito l'istanza), oltre ad altri enti competenti, son stati pertanto interpellati, affinché provvedano a fare luce su quanto accaduto. Sicuramente verremo, ancora una volta, accusati di voler far perdere tempo ai vari uffici ai quali l'esposto è stato presentato. Vogliamo però sottolineare che la necessità di fare chiarezza nella gestione della pubblica amministrazione non è mai una perdita di tempo e che risposte esaurienti e documentate, in occasione delle sedute pubbliche, non solo avrebbero evitato tutto ciò, ma sono un preciso dovere che gli amministratori hanno nei confronti dei cittadini». (P.f.)
Che a Rivara la situazione fiera non si sarebbe risolta facilmente era chiaro a tutti. Non si pensava, però, che il gruppo di minoranza Uniti per Rivara sarebbe passato alle maniere forti presentando un esposto in Procura e alla Corte dei Conti. «Poca trasparenza sulle modalità di gestione del contante, maneggi di denaro dubbi ed emissione di scntrini alquanto bizzarra, sorvolando sulla disgustosa e plateale presa in giro nei confronti degli esponenti del gruppo consiliare di Uniti per Rivara presenti. Il nostro Sindaco e i suoi consiglieri proprio non si sono fatti mancare nulla nel corso delle due recenti edizioni del pranzo della Fiera autunnale», afferma il capogruppo Lorenzo Terrando, ricordando poi i tentativi fatti dalla minoranza per portare maggiore chiarezza sulla gestione dei guadagni. «In occasione dei consigli comunali del 12 ottobre e del 28 dicembre 2106 i nostri valenti amministratori, non solo non hanno fatto chiarezza sugli aspetti dubbi della vicenda, ma si sono esibiti, rasentando a volte il patetico a volte il ridicolo, in un vergognoso mix di dichiarazioni confuse e affermazioni contraddittorie».Il capogruppo non risparmia attacchi personali diretti a esponenti della maggioranza: «A tutto ciò si aggiunga l'ulteriore vicenda legata alla colletta (finalizzata a finanziare il pranzo degli ospiti non paganti) effettuata anche, ma non solo, dal dimissionario vice sindaco Vallino e la cui destinazione dei contanti, ancora oggi, è alquanto nebulosa, poiché mai regolarmente contabilizzata. Ciliegina sulla torta il volo pindarico dell'intera compagine di maggioranza e il meraviglioso momento in cui, tutti compatti, han respinto, con un deciso No, la mozione in cui si chiedeva una gestione futura più chiara e trasparente». Terrando continua poi spiegando i motivi che hanno portato il gruppo di minoranza a presentare l’esposto: «Siamo veramente sconcertati di fronte a questo atteggiamento sfacciatamente incurante della legalità e del rispetto nei confronti dei rivaresi che, riteniamo, meritare di più e abbiamo provveduto a ragguagliare le autorità competenti sull'operato della totalità dei nostri amministratori. Corte dei Conti, Procura (il Prefetto in persona ha già prontamente recepito l'istanza), oltre ad altri enti competenti, son stati pertanto interpellati, affinché provvedano a fare luce su quanto accaduto. Sicuramente verremo, ancora una volta, accusati di voler far perdere tempo ai vari uffici ai quali l'esposto è stato presentato. Vogliamo però sottolineare che la necessità di fare chiarezza nella gestione della pubblica amministrazione non è mai una perdita di tempo e che risposte esaurienti e documentate, in occasione delle sedute pubbliche, non solo avrebbero evitato tutto ciò, ma sono un preciso dovere che gli amministratori hanno nei confronti dei cittadini». (P.f.)
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