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mercoledì 18 marzo 2015

Ruby-Gate, dieci domande a Ezio Mauro "EHI GIOGI E ALTRI ANCHE VOI VORRESTE RISPONDERE AD ALCUNE DOMANDE? quanti comuni hanno un reggente pluri condannato? (patteggiamento=condanna processo merlo e condanna corte dei conti) e una quasi intera giunta condannata dalla corte dei conti x COLPA GRAVE X imperizia, incapacita', spreco DI DENARO PUBBLICO, solo al servizio del privato e non a difesa della conunita' ECC"--e non solo, HANNO PURE IL coraggio di RICANDIDARSI!-"che vergogna, CHE SCHIFO"-


a. Ezio Mauro

Ruby-Gate, dieci domande a Ezio Mauro

1 Quando ha deciso di scatenare il Ruby-Gate, e cioè uno scandalo sessuale, con toni sanfedisti, come non se ne vedevano dagli anni Cinquanta?
2 L’obiettivo dello scandalo era solo il presidente del Consiglio, o tutta la cosiddetta casta ?
3 Saprebbe quantificare quanto è costato al Paese, in termini politici, la sospensione della regolarità democratica dovuta allo scandalo Ruby e alla sua spettacolarizzazione?
4 E in termini economici?
5 Quando ha deciso di utilizzare tutta la forza editoriale e mediatica del suo giornale per sostenere lo
scandalo, aveva già in mente il nome di Monti alla presidenza del Consiglio?
6 Il governo Monti è stata una sua idea o gliel’hanno suggerita quelli che si chiamano i “poteri forti”?
7 Esattamente, quali poteri forti?
8 In questa campagna ha contato molto il parere del suo editore De Benedetti?
9 Lei che aveva sostenuto Bill Clinton e la sua privacy al tempo del Monicagate, ha impiegato molto tempo a cambiare del tutto opinione e a sostenere Boccassini nel Ruby-gate?
10 Essendo lei (assieme a Travaglio, a Boccassini e a Bruti Liberati), il protagonista assoluto del Ruby-gate lo sconfitto in tribunale, pensa di lasciare la direzione del suo giornale?


  1. Franco Santoro
    Il pallore del viso di E.Mauro di Travaglio e dei loro fedelissimi servitori( lettori) è l’indicatore più evidente della loro sporca coscienza ,abituata, per servizio,a sprigionare livore unidirezionale contro i loro nemici.Costoro non hanno avversari,soltanto nemici.Poveri mentecatti.Intanto continuano a formare(?) ed indirizzare le coscienze dei più deboli con i risultati che conosciamo.Perdoniamoli perchè non sanno quel che fanno!  Reply
  2. dino geromel
    Non ricordo le 10 domande a Berlusconi ma di sicuro queste 10 a Mauro sono “oziose”. Non è che quando uno viene assolto vuol dire che il processo non doveva esser fatto. Le assoluzioni si rispettano, come le condanne, ciò non significa che non si possa continuare ad avere una convinzione diversa…l’importante è prendere atto delle sentenze. Del resto Berlusconi e i berlusconiani contestano da sempre ogni decisione giudiziaria che riguardi l’ormai “cosiddetto” Cavaliere, compreso le sentenze di condanna definitiva, arrivando a parlare di eversione. Sarebbe come sostenere che in questo caso “la Magistratura” ha voluto rimettere in sella Berlusconi con una precisa volontà politica…e spero che nessuno, nè Ezio Mauro, al quale in relazione a questo articolo del Garantista va tutta la mia solidarietà, né altri nella schiera degli avversari politici di Berlusconi.  Reply
    • Vito Schepisi
      Non penso che si possano avere dubbi sulla sua solidarietà ad Ezio Mauro e alla Repubblica che, è bene sottolinearlo ieri è uscita con questo titolo: “Cassazione salva Berlusconi”.Salvata da che? Da una giustizia settaria e faziosa? Il giudizio etico sulle scelte delle persone – che sottintende la discriminazione di genere – è ciò che principalmente distingue la legge coranica dalla civiltà occidentale. L’applicazione, poi, in Italia del moralismo è selettiva, quasi che la morale debba essere più attenta ai rapporti eterogenei, cioè quelli che prevalentemente, o quasi esclusivamente, interessano i rapporti tra uomini e donne. Le minoranze, i diversi, invece, come una riserva preziosa, sono del tutto legittimati ad evadere dagli schemi etici. Il dubbio etico, pertanto, nasce spontaneo nel pensiero che curiosità e rigore giudiziario, fino nell’intimo delle camere da letto, si incrociano con l’odio politico e con chi mostra con evidenza i suoi pregiudizi. C’è chi pensa che questo sia stato un processo messo in piedi per ragioni diverse dalla Giustizia. Ed io sono dello stesso parere. Reply
  3. Luigi Bisignano
    Come dice Geromel vi erano tutti gli elementi perchè il processo andasse fatto con la consapevolezza che la sua fisiologia poteva portare a una o l’altra decisione. I PM questo lo sanno in partenza e guai se non agissero nel timore di un esito non gradito.
    La Boccassini è il diavolo dimenticando che ha votato la propria vita (pagando un prezzo altissimo) a contrastare la mafia mandando all’ergastolo fior di personaggi e ha sbaragliato la ndrangheta in Lombardia!Che lo dica un Sallusti o un Belpietro nulla quaestio ma IL GARANTISTA?Felici per Silvio … e all’inferno Boccassini, Pisapia, Caselli ecc. Il mondo all’incontrario! Reply
  4. ciannosecco
    Lei pone la questione su basi sbagliate.Non si tratta di pretendere che non si facciano le indagini e i processi,ma di pretendere che i Giudici applicano soltanto e solamente la Legge.Nel giudizio di primo grado abbiamo assistito a qualcosa mai visto prima,ovvero,non si è applicata la normativa vigente,ma quella soppressa,infatti la nuova normativa sulla riformulazione della concussione era in vigore da almeno sette mesi.Voglimo parlare delle indagini?Cosa c’entra un pm antimafia con questa indagine?Lei sa che l’accorpamento dei due reati ha prodotto: A la competenza della Procura di Monza a vantaggio di quella di Milano, B visto che il solo reato di prostituzione non avrebbe avuto l’autorizzazione alle intercettazioni,l’accorpamento ha avuto il risultato di estenderle anche a quel reato.Non ho spazio per descriverle quanti altri trucchi del mestiere sono stati usati per saltare la procedura,ma è evidente che,ad un’occhio esperto ,qualcosa non quadrava fin da subito.Il vero problema è che,questi trucchi li usano anche per i poveracci che non hanno le stesse possibilità di difendersi.Saluti. Reply
  5. BRAVOSANSO
    ….Non è che quando uno viene assolto vuol dire che il processo non doveva esser fatto….Il vero problema è proprio questo: il processo non doveva essere fatto per il semplice motivo che non esistevano e non esistono prove di reato commesso dall’imputato.Il giudizio morale su questa vicenda appartiene a ciascuno di noi, che è libero di pensarla come vuole. Ma è il nostro giudizio personale, il suo, il mio, quello di tanti altri. Reply
  6. Pingback: Chissenefrega del Ruby Ter (e basta, però!) – Al di là del Buco
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  8. Dante Morville
    Manca una domanda , la più fondamentale: CHI VI HA PAGATO? Berlusconi non voleva pagare il 18% dei titoli tossici ma solo il 5% e per questo la Merkel piangeva LETTERALMENTE lacrime amare È arrivato Monti ed ha pagato quel 18 %
    Monti ha dato 2,5 miliardi di euro a Morgan Stanley abbiamo perso in competitività mentre la Germania la acquistata a nostro danno …..Reply
  9. Prialo
    Ezio Mauro è stato troppo buono col caimano, altro che toni sanfedisti: scavando scavano si scoprirebbe molto di più del Ruby-Gate. Ma la povera destra non ha altri leader e non si può; per questioni di pura politica, il marcio rimane ancora nascosto. Reply ↓                     

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