FTSE All Share verso 25.000 ...riparte la caccia ai titolini !di Emilio Tomasini
A volte in Borsa ti stupisci di come il generale stupore sia assolutamente falso. Vedi il caso di Draghi e del ribasso dei tassi avviate giovedì scorso, quando persino nei bar della Romagna tutti davano per certo che finalmente qualcuno avrebbe fatto qualcosa per questa agonizzante periferia d'Europa. Eppure la Borsa ha fatto finta di essere colta impreparata ed è volata al rialzo con una forza inaspettata. Facile ora prevedere che presto il nostro indice Ftse All Share tornerà in vista dei massimi di qualche mese or sono, quando arrivò a violare quota 24.000. Eppoi ? Rimaniamo sempre del parere che basterebbe una qualche riforma non di facciata (mercato del lavoro ad esempio) per proiettare il nostro indice nei pressi del massimo di 45.000. E del resto se il mercato ha provato in ogni modo ad andare al ribasso e non ci è riuscito questo è un segnale potentissimo di quanto il Toro stia scalpitando. Quali titoli comprare ? Per prima cosa osserviamo che le nostre Cembre, CSP, Zignago, Mutui On Line sono esattamente allo stesso punto in cui le abbiamo iniziato ad attenzionare qualche mese or sono. E quello che affascina di questo rialzo è che i titoli bene impostati oggi sono quelli che hanno dato il via al recente rialzo: Banca Ifis, Banca Generali, Azimut … vi dicono qualcosa ? E' una strana ricorrenza questa, ciò che ha fatto faville all'inizio dello scorso rialzo ora è il primo a riprendersi dopo la batosta, come se la forza relativa non abbandonasse mai un titolo che ha fondamentali solidi. E fa sorridere tornare a considerare per acquisti altamente speculativi titoli come Banca Profilo e Ferrovie Nord Milano: la prima ha rotto con violenza una trendline ribassista e si sta avviando verso i massimi, l'altra ha congestionato stretta stretta e ora si sta portando in vista dei massimi. E se tutto questo è vero tra breve ci metteremo a raccomandare Reno de Medici, Banca Finnat e qualche altra vecchia gloria. Strano mestiere la Borsa, a volte davvero non ti stupisci più di quanto riesca ancora a stupirti. Ma passiamo ora ai grafici titolo per titolo:
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