Bestiario parlamentare
Una legge per istituire la professione dello "sfoglino", addetto alla piadina romagnola. Norme per regolare il gelato e autorizzare la vendita dei chewingum in edicola. O istituire nuove festività e lotterie locali. Guida semiseria a Camera e Senato
Mentre l'Italia sempre più viene risucchiata nel vortice della recessione, molti parlamentari si dilettano in "esercizi di stile" sfornando disegni di legge lontani anni luce dai bisogni reali del paese e sordi alle grida di giustizia dei cittadini. Servono posti di lavoro? Viene inventata la professione di "sfoglino", colui che conosce i segreti della sfoglia romagnola, C'è bisogno di riattivare l'economia nazionale? Ecco che dal cilindro estraggono la lotteria "Benevento città spettacolo". È necessario ufficializzare l'italiano quale lingua della repubblica italiana? Anche no, ma ad ogni modo, detto fatto. E ancora norme per qualificare il gelato artigianale, commi su commi per autorizzare la vendita delle gomme da masticare in edicola, o per introdurre una pellicola protettiva sulle lattine delle bibite. Un disegno legge contro il rumore degli antifurti che suonano di notte. Per non parlare di autentici busillis degni di legulei e azzeccagarbugli: tra Massa e Carrara ci vuole la "e" o il trattino? Un dilemma che merita una legge ad hoc. E la miriade di proposte di nuove feste nazionali o, di converso, l'abolizione di quelle esistenti sono un autentico must per un'Italia divisa in mille campanili. Esercizio trasversale nelle aule del Parlamento, a cui non si sottrae nessuno: destra, sinistra, centro. Sono solo un assaggio dei disegni di legge più assurdi, che sono stati discussi e proposti dai nostri parlamentari durante la XVI legislatura (2008-2013), che l'autore, insegnante parmigiano "precario" di storia dell'arte e sostegno alle scuole superiori e assai disilluso dalla politica, racconta, spulcia, esamina con tagliente ironia. Un libro tutto da ridere (o da piangere), scritto per senso di rivalsa, come ha ammesso Ambrosini in una recente intervista al blog di Alessandro Trentadue: "Non ce la facevo più a vedere la distanza tra queste proposte e le esigenze e i bisogni delle persone come me – spiega – me la prendevo a dei livelli preoccupanti. Roba da imprecare durante il telegiornale. Io, da cittadino e dipendente pubblico, dipendo dalle decisioni della classe politica. Allora ho deciso di riportare cosa succede. Senza dare giudizi, solo un elenco di documenti e qualche commento per accompagnarli". Marcello Ambrosini Onorevole... mi faccia il piacere! XL edizioni, Roma 2013 pp. 160, € 11,90
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