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lunedì 8 marzo 2010

SAN PRECARIO SEI PEGGIO DI BERLUSCONI, ALMENO LUI CI METTE LA FACCIA ti ha inviato un messaggio

SAN PRECARIO SEI PEGGIO DI BERLUSCONI, ALMENO LUI CI METTE LA FACCIA ti ha inviato Sandro Di Carlo ha inviato un messaggio ai membri di SAN PRECARIO SEI PEGGIO DI BERLUSCONI, ALMENO LUI CI METTE LA FACCIA. Oggetto: DOMANI ALLE 15 TUTTI A PIAZZA NAVONA PER MANIFESTARE IL NOSTRO DISSENSO ALLA LEGGE AD LISTAM VARATA

DOMANI ALLE 15 TUTTI A PIAZZA NAVONA PER MANIFESTARE IL NOSTRO DISSENSO ALLA LEGGE AD LISTAM VARATA DA BERLUSCONI CON LA COMPLICITA' DI NAPOLITANO CI SONO POCHE CHIACCHIERE DA FARE, SIAMO AL REGIME, D'ORA IN POI NON POSSIAMO LASCIARE LE PIAZZE SENZA LA TSTIMONIANZA DEL DISSENSO DEL POPOLO VIOLA A QUESTO SCEMPIO DELLA LEGALITA' PERPETRATO DAL GOVERNO BERLUSCONI.

CREIAMO UN PRESIDIO DEL POPOLO VIOLA IN OGNI PIAZZA D'ITALIA E NON ABANDONIAMOLO FINCHE' NON SI RISTABILIRA' LA LEGALITA'.

Caro signor Napolitano con questa firma lei forse non se ne rende conto ma ha dato il suo avallo al rientro del regime in luogo della democrazia, forse pensava che era meglio questo che il pericolo di uno scontro istituzionale, beh caro signor Napolitano ha pensato non male ma malissimo, lei è venuto meno ai suoi doveri, lei non ha difeso il paese e la repubblica dlla sprezzo della Legge e della Costituzione che ha dimostrato questo governo infame. Se avesse avuto un pò di coerenza si sarebbe dimesso pur di non firmare questa ennesima nefandezza ma non l'ha fatto, forse perchè temeva la minaccia del cavaliere di scendere in piazza. Ma quale piazza, gli Italiani ne hanno le tasche piene di questo impostore. 18 leggi ad personam, non se ne può più. LE PIAZZE LE RIEMPIREMO VOI FINCHE' NON VI SPAZZEREMO VIA TUTTI!!!

Non possiamo permettere che questo individuo continui a far scempio della Costituzione e permettere che lei gli tenga banco. IL PRESIDENTE SANDRO PERTINI SI RIVOLTERA' NELLA TOMBA E VEDERE COME SIAMO SCESI IN BASSO. Presidente dia un segnale di coerenza al paese, si dimetta. Lo faccia per il bene di questo Paese diventato la barzelletta di tutto il mondo.

da Ferdinanado Imposimato su Facebook 6 marzo 2010 ore 18.48:

Interpretazione della legge elettorale

Il decreto stravolge le regole non le interpreta.

Il decreto ("salva-lista" n.29 del 5 marzo 2010) stravolge le regole non le interpreta. In claris non fit interpretatio. La legge chiara non richiede interpretazione, specie da chi è parte in causa, come il governo.

In questo caso la legge elettorale vigente era chiara: poneva un termine perentorio per la consegna delle liste; tale termine è stato violato. A mio sommesso avviso, il Presidente della Repubblica non poteva firmare il decreto, che non spiega ma introduce una nuova regola, stravolgendo, a vantaggio di una parte, quella esistente: la nuova regola è che la presenza di una persona nell'ufficio elettorale equivale a consegna della lista elettorale. Un assurdo : si viola la legge attraverso un'altra legge che introduce una regola sbagliata. Questo significa cambiare le regole del gioco, mentre la partita è in corso. Ciò non è ammissibile. Chi detiene il potere cerca di mantenerlo violando le regole . Non c'è più alternanza. Di qui la dittatura.

L'essenza delle libertà civili consiste nel diritto di ogni uomo di rivendicare la protezione delle leggi, tra cui la legge elettorale. La libertà nelle democrazie tende a proteggere il cittadino dall'oppressione attraverso le leggi. La certezza del diritto viene meno perché il continuo mutamento dello stato delle leggi rende i comandi poco affidabili. Le leggi, come il decreto emanato, sono sempre più settoriali e parziali, favorendo alcuni e danneggiando tutti gli altri. Rousseau affermava che la libertà «è fondata dalla legge e nella legge». «Nessuno di voi è così poco illuminato da non sapere che là dove viene meno il vigore delle leggi , non vi può essere né sicurezza né libertà per nessuno». E concludeva: «La libertà segue sempre la sorte delle leggi fondamentali, essa regna e perisce con queste; nulla mi è noto con maggiore certezza». Il punto essenziale è questo: siamo liberi quando obbediamo a leggi generali e uguali per tutti e non a leggi personali cambiate dai governanti- padroni per i loro comodi. Una democrazia «senza quella autolimitazione che è il principio di legalità si autodistrugge». In questo caso si è creato un vantaggio non giustificato a favore di un partito che non ha rispettato il termine, rispetto ad altri partiti che lo hanno rispettato.

Il giudice del TAR che deve applicare il decreto dovrebbe sollevare la questione di Costituzionalità per violazione del principio che la legge è uguale per tutti (art 3). Noi confidiamo che lo faccia.

Ferdinanado Imposimato

*************************************** DAL GRUPPO:FERDINANDO IMPOSIMATO AL QUIRINALE http://www.facebook.com/group.php?gid=208028396462

Vogliamo un Capo dello Stato che sia realmente AUTOREVOLE e che simboleggi l'anelito alla legalità di un intero popolo. Vogliamo Ferdinando Imposimato PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA.

L'iscrizione al gruppo come un modo per far vedere che noi cittadini vogliamo dal Quirinale una voce autorevole e rigorosa come quella di Ferdinando Imposimato, strenuo difensore della Costituzione, e non una voce molle od ambigua da difensore fiacco della Costituzione.

Non vogliamo un presidente della Repubblica che vada a "riabilitare" dei corrotti morti (vedi le parole Napolitano su Craxi) o beatificare dei corruttori vivi.

La Costituzione va difesa e attuata. Passa parola

Gli articoli di Ferdinando Imposimato: http://www.facebook.com/pages/Ferdinando-Imposimato/161361346749

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